C'era una volta in Cina

24 febbraio 2008 ore 16:04 segnala

un vecchio contadino che aveva un figlio ed una cavalla. Una sera la cavalla fuggì; allora i contadini che abitavano nelle vicinanze andarono da lui per manifestargli la loro solidarietà per quell'evento negativo: ma egli, invece di esprimere il proprio dolore, dichiarò che forse non era una disgrazia. Infatti, il giorno dopo, la cavalla tornò con tre stalloni. Ed allora tutti i contadini andarono a manifestargli la loro gioia per l'evento positivo: egli, invece, dichiarò che forse non era una fortuna. Infatti, il giorno dopo, il figlio del contadino per cavalcare uno degli stalloni cadde da cavallo e si ruppe una gamba; stessa processione dei contadini e stessa risposta del vecchio saggio. Infatti, mentre il ragazzo era all'ospedale, il soffitto della sua camera crollò, ma egli non subì alcun danno".

    Morale della favola: ciascuno di noi ha la possibilità di costruirsi chiavi interpretative favorevoli per uscire dai vincoli di una visione triste della vita. :ciao

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un vecchio contadino che aveva un figlio ed una cavalla. Una sera la cavalla fuggì; allora i contadini che abitavano nelle vicinanze andarono da lui per manifestargli la loro solidarietà per...
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24/02/2008 16:04:59
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UOMO DI COLORE

23 febbraio 2008 ore 19:49 segnala
Io, uomo nero, quando sono nato ero Nero
Tu, uomo bianco, quando sei nato, eri Rosa
Io, ora che sono cresciuto, sono sempre Nero
Tu , ora che sei cresciuto sei bianco
Io, quando prendo il sole sono Nero
Tu, quando prendi il sole sei Rosso
Io, quando ho freddo sono Nero
Tu, quando hai freddo sei Blù
Io, quando sarò morto sarò Nero
Tu quando sarai morto sarai Grigio  
:yoyo  E TU MI CHIAMI  UOMO DI COLORE!!!  :yoyo



si puo' non perdonare e non odiare?

22 febbraio 2008 ore 15:54 segnala
Viviamo in un mondo sempre più pazzo. Ogni giorno si sentono storie incredibili su morti ancora più incredibili.
Chissà se è giusto perdonare? :pazz
Si può perdonare chi uccide per un parcheggio auto? Si può perdonare chi uccide per una lite in metropolitana? Si può perdonare chi uccide e violenta bambini? Si può perdonare chi uccide per un pacchetto di sigarette? Si può perdonare chi uccide per una partita di calcio? Si può perdonare chi uccide per rubare una macchina? e molte altre storie allucinanti ogni giorno di ordinaria follia..
Nessun perdono al mondo potrà restituire la persona che è stata uccisa.
Il marito della donna napoletana che è stata uccisa per un furto d’auto: “nessun perdono, non posso perdonare… chiunque sia stato per me è un’uomo morto”. Questo il succo del discorso del marito, non ricordo le parole esatte ma la sintesi è una sola… Vendetta!!! :gun
Io credo che non si puo' biasimare una persona che non riesce e non trova giusto perdonare, e neanche la religione si puo' permettere di spingerci a farlo....
Credo che il non perdonare non  e' sinonimo di odiare.
Io non non perdono quella o quelle persone per le atrocita' commesse con estrema cattiveria,sopra i limiti dell'immaginazione,ma non per questo porto loro odio...

VOI CHE NE PENSATE?.. :fuma

SOLITUDINI TECNOLOGICHE

20 febbraio 2008 ore 14:13 segnala
Ci sono giorni in cui ti senti solo.
Giorni in cui vorresti parlare, tirar fuori i tarli che rodono, i dispiaceri che affliggono, le lacrime che reprimi, i sorrisi che regali al nulla, le capriole che immagini di saper fare.
Ci sono giorni in cui vorresti condividere la tua vita.
E non c’è nessuno con cui poterlo fare.  :testata

Non sono i mezzi che mancano.
Hai il telefono, il cellulare, le mail, il blog, skype. Puoi contattare il mondo con un click. Ma il mondo non si interessa di te. Ha altro da fare.
Il mondo corre e non ha tempo per te.
Mandi messaggi che restano senza risposta. E tutta la tua tecnologia resta muta. :batapc

Sono giorni di silenzio assoluto.

Forse anche tu sei uno che non ha tempo per il mondo. Anche se non ti sembra, può darsi che sia così. Quante volte sei di corsa, affannato, e rimandi tutto, anche un ascolto, a un domani che è peggio dell’oggi?  :firulì

Ci sono giorni in cui avverti tutta la solitudine di un mondo super affollato, super frettoloso, super tecnologico. Un mondo che ha molti mezzi per comunicare e nessuna voglia di farlo. Un mondo che non ha tempo per ascoltare o capire la gioia o il dolore altrui.

In giorni così vorresti tornare alla preistoria, quando bastavano un sorriso e un disegno su una pietra per comunicare.
In giorni così vorresti sentire  di nuovo il senso e il calore dell’umanità vera...

TATUATI IN OGNI ANGOLO DELLA PELLE.....

19 febbraio 2008 ore 16:15 segnala
Mentre

                                                    ascolto

                                     note liquide della mia musica

                                               caderci dentro

                                              battendo il tempo

                                          con la punta della lingua

                                           che ripassa il sapore

                                            e non dimentica nulla

                                                quei gesti antichi

                                                che si sanno fare

                                                       sentieri

                                                       segnati

                                                       tatuati

                                            in ogni angolo di pelle.

disinformazione.it oltre la verita' ufficiale

18 febbraio 2008 ore 15:37 segnala

- RELAZIONE SCIENTIFICA SUI PERICOLI DEI CIBI TRANSGENICI (in formato Pdf)
- Pagina alimentazione
- Libro sugli Ogm: "L'inganno a tavola"
- OGM-VIGILANZA

Pagina biotecnologie
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ROCKEFELLER SI FA L'ARCA DI NOE'. COSA CI NASCONDE? 7/12/2007 Maurizio Blondet
Nella gelida isola di Spitsbergen, desolato arcipelago delle Svalbard (mare di Barents, un migliaio di chilometri dal Polo) è in via di febbrile completamento la superbanca delle sementi, destinata a contenere i semi di tre milioni di varietà di piante di tutto il mondo. Una «banca» scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba con sensori rivelatori di movimento, speciali bocche di aerazione, muraglie di cemento armato spesse un metro...

OGM: PERCHE' NO 14/06/2006 Marina Mariani
Li conoscono in molti, anche se non tutti sanno davvero di cosa si tratta. Sono gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), esseri viventi ottenuti inserendo nelle cellule materiale genetico ad esse estraneo, proveniente da piante, animali, batteri, virus, e perfino da esseri umani. Questo tema così controverso ci riguarda tutti per fatto che la nostra dieta...

I SEGRETI DELLA CELIACHIA 08/05/2006 Claudia Benatti
E’ mai possibile che la diffusione pressoché «epidemica» della celiachia, cioè dell'assoluta intolleranza al glutine che può innescare anche gravi patologie conseguenti, possa essere dovuta ad una modificazione genetica approntata sul frumento? Questa ipotesi non è nuova e su di essa si sono spesso avventati, smentendola con...

OGM: LE INCERTEZZE DELLA COMUNITA' SCIENTIFICA E LE PAURE DELLA SOCIETA' CIVILE 7/3/2005
La scoperta del DNA e l'avvento della biologia molecolare hanno consentito all'uomo la possibilità di modificare direttamente il codice genetico non più solo attraverso i processi naturali di selezione ed ibridazione. E' diventato possibile, attraverso le tecnologie dell'ingegneria genetica, prelevare da un organismo una sequenza di DNA che codifica per una determinata funzione (gene) e trasferirla ad un organismo diverso anche molto lontano dal punto di vista filogenetico...

I VERI POLLI SIAMO NOI 02/3/2005 Claudia Benatti
Intorno ad un virus che alberga da sempre nell'organismo dei volatili, l'H5N1, si è costruito in pochi mesi un allarme planetario, un'emergenza che l'Europa affronta investendo milioni di euro per fare incetta di farmaci e prenotando vaccini che ancora non esistono e per la quale George Bush negli Stati Uniti spenderà 7 miliardi di dollari e dispiegherà l'esercito...

RICERCA OGM: "E' COME CHIEDERE ALL'OSTE SE IL VINO E' BUONO" 30/1/2006
Nella Pianura Padana il flusso genico del mais, in condizioni ottimali, scende al di sotto della soglia critica dello 0,9% ad una distanza dalla fonte di polline di 17,5 metri e al di sotto dello 0,5% a 30 metri...

10 RAGIONI PER COMPRARE CIBO LOCALE 10/10/2005
Il movimento a favore del cibo locale, quello prodotto e venduto direttamente nelle aziende agricole, è in pieno sviluppo in molte parti del mondo occidentale e sta dando i suoi risultati in
termini di sostegno a una agricoltura a misura umana e alla biodiversità agraria...

PARMIGIANO OGM: IL CONSORZIO " CONTAMINATI I MANGIMI" 4/10/2005
Eppure fa un certo effetto sentir dire - lo ha dichiarato a Il salvagente - che il latte utilizzato per il parmigiano proviene da mucche alimentate con soia geneticamente modificata.
«Per i mangimi non vale la prescrizione sull'origine delle materie prime, e quindi, poiché le aziende sono costrette a procurarsi soia dai paesi extra Cee, utilizzano anche soia e mais transgenici»...

IRAQ: I CONTADINI OBBLIGATI A COMPRARE SEMENTI MONSANTO 15/9/2005
La ricostruzione dell’Iraq procede a gonfie vele. Il Paese viene arricchito ogni giorno, a cura degli occupanti americani, delle migliori leggi già praticate dalla civiltà occidentale.
Una di tali leggi, dettata dall’ «autorità provvisoria» (occupante) e dal suo zar oggi dimessosi, Paul Bremer...

DANNI AI TOPI NUTRITI CON GLI OGM 24/5/2005
Dossier segreto della Monsanto rivelato dalla stampa britannica. Reni più piccoli del normale, anomalie nel sangue che fanno pensare a un serio attacco al sistema immunitario, possibilmente a un tumore. È la prova che alcuni alimenti geneticamente modificati (Ogm) possono a lungo termine essere nocivi all’organismo?

RISO CON GENI UMANI 25/5/2005
A Tokyo ricercatori inseriscono nel riso un gene prelevato dal fegato umano (il "tocco" umano renderebbe la pianta resistente a una dozzina di pesticidi...) Gli scienziati hanno dato il via a esperimenti di introduzione di geni di esseri umani in coltivazioni per il consumo aprendo nuovi drammatici orizzonti alle tecniche di manipolazione genetica...

USA: PER 4 ANNI VENDUTO MAIS OGM NON AUTORIZZATO 1/4/2005
Syngenta ammette: 15.000 ettari seminati per errore con i semi sbagliati. Per quattro anni. L'azienda non ha voluto fornire una lista dei paesi a cui è stata venduta la varietà non autorizzata. L'Environmental Protection Agency sta indagando...

STUDIO CONFERMA: LE COLTIVAZIONI OGM DISASTRO PER L'ECOSISTEMA 27/3/2005
L’introduzione in Gran Bretagna di colture geneticamente modificate non ci sarà, almeno per il prossimo futuro: l’ultima di una serie di sperimentazioni indipendenti attuate negli ultimi quattro anni su ordine del governo per verificare i pericoli degli Ogm per l'ambiente ha infatti dimostrato, per l'ennesima volta che tali colture sono pericolose per l’ecosistema...

ATTACCO ALLE PATATE ASSASSINE 18/1/2004
Con sorpresa di Pusztai, tuttavia, i ratti nutriti con le patate geneticamente modificate mostrarono una serie di cambiamenti inaspettati e preoccupanti nella dimensione e nel peso degli organi, tra cui il fegato, il cuore e il cervello...

IL MITO E LA NECESSITA' DI ZONE LIBERE DA OGM 5/11/2004
Di fronte al pericolo della diffusione di coltivazioni OGM, cittadini provenienti da tutto il mondo, nel tentativo di proteggere la loro economia, il loro ambiente e la loro salute, stanno stabilendo quelle che saranno le “zone libere da OGM– pezzi di terra e persino intere nazioni, dove i raccolti geneticamente modificati non possono essere seminati...

IL COORDINATORE SCIENTIFICO DELL'INRAN: "GLI OGM, UNA COLOSSALE MISTIFICAZIONE" 1/09/2004
Gli OGM panacea dei problemi mondiali dell’alimentazione? «Una sciocchezza sostenuta dalle multinazionali del settore e da certi idioti che pretendono di essere degli scienziati. Gli OGM sono funzionali alla politica di conquista dei mercati da parte delle aziende che vogliono accaparrarsi l'agricoltura mondiale con i brevetti»...

BAMBINI RUSSI VITTIME DI BIO ESPERIMENTI 13/06/2004
I produttori di pappe per bambini hanno condotto uno spietato esperimento su i neonati russi. Gli scienziati hanno testato i campioni delle marche più popolari di pappe per bambini vendute nei supermercati russi. I risultati ottenuti sono semplicemente scioccanti: il 70% dei campioni contenevano organismi geneticamente modificati (Ogm)... 

LA FINE DELLA MORATORIA SUGLI OGM E' UNA SCELTA PERICOLOSA 10/06/2004
L'approvazione da parte della Commissione Europea di una nuova varietà GM per l'uso alimentare e' una scelta infelice, miope e pericolosa. Uno studio pubblicato in febbraio finanziato dal governo inglese conferma l'avvenuto trasferimento di geni dalla soia GM ai batteri dell'intestino umano...

"DANNI COLLATERALI", CRIMINI DI GUERRA E OGM 20/05/2004 Marcello Pamio
In Medioriente la situazione è così allarmante e tesa che basta festeggiare un matrimonio o manifestare pacificamente in strada per finire ammazzati impunemente...

OGM: L'INGANNO A TAVOLA 28/04/2004
Il 23 maggio 2003 il presidente Bush ha avviato un’«iniziativa per mettere fine alla fame in Africa» grazie ai cibi geneticamente modificati (OGM). Inoltre ha incolpato l'Europa di ostacola­re gli sforzi per debellare la fame, a causa di «paure infondate e non scientifiche»...

CONTRO GLI OGM LE NUOVE NORME NON BASTANO, ANCORA INGANNI UE PER I CONSUMATORI 20/04/2004
In questi giorni sono entrati in vigore i due Regolamenti il n. 1829/2003 e 1830/2003 sull’etichettatura e la tracciabilità degli ogm che danno il via alla commercializzazione di cibi transgenici etichettati. Fino ad oggi le materie prime ogm o contenenti una percentuale di ogm...

DAI SEMI DELL'INGANNO AI SEMI DELLA LIBERTA' 16/04/2004
I giganti del biotech come Monsanto stanno usando l'ingegneria genetica per arrivare a controllare le nostre vite e i nostri sistemi alimentari, attraverso la menzogna e la paura. Non manipolano solo la vita, ma anche i fatti. Ed ecco finalmente in "L'inganno a tavola"...

LA COMUNICAZIONE INCONTROLLABILE E LE BIOTECNOLOGIE 01/04/2004
La comunicazione scientifica in grossa parte del globo terrestre fortunatamente non in tutto, avviene attraverso i mezzi di comunicazione di massa, i quali si sostituiscono alla conoscenza diretta anche a ciò che attiene all’ambito alimentare generando una forma di cultura non più quindi im-mediata, tradizionale, culturale, ma al contrario...

INDIA, GUERRA SUL PANE BREVETTATO: I CONTADINI CONTRO LA MONSANTO 17/02/2004
E’ battaglia sul pane indiano. I contadini del paese asiatico accusano la Monsanto di aver «rubato» - attraverso il brevetto Ep445929 depositato a maggio allo European Patent Office – il frumento Nap Hal, con cui da secoli viene prodotto il «Chapati», il loro croccante e gustoso pane nazionale...

DIETRO I SI DELLA CLONAZIONE, IL VECCHIO SPETTRO DELLA EUGENETICA 06/02/2004
“Nel '32 New York ospitò gli studiosi che sostenevano la selezione delle nascite. In America molti Stati praticavano la sterilizzazione dei «meno adatti alla vita». Nell'agosto del 1932 (attenti alla data: un anno prima che Hitler andasse al potere a Berlino) si tenne a New York il terzo Congresso internazionale di Eugenetica...

LE INCERTEZZE DELL'INGEGNERIA GENETICA 11/01/2004
L’ingegneria genetica ha permesso agli scienziati di congiungere i geni dei pesci con quelli dei pomodori, di inserire geni virali nelle zucche, geni batterici del mais e geni umani e geni umani nel tabacco (per far «crescere» prodotti farmaceutici). Già si stanno sviluppando piante...

L'OGM CHE PARLA 15/12/2003
Da anni l’ostacolo maggiore alla penetrazione degli Ogm sul mercato globale è un nome familiare dai confini incerti: si chiama opinione pubblica.
Soprattutto quella del Vecchio Continente, dove gli Ogm vengono guardati con sospetto e dove persino i britannici...

NON BREVETTIAMO LA VITA 21/11/2003
Non uno dei ritrovati biotecnologici nasce con il puro intento altruistico e di sviluppo della specie umana. Assolutamente no, le multinazionali di Frankenstein in quanto società private esistono per produrre profitto e non per costruire un mondo migliore...

GLI OGM FANNO MALE ALL'AMBIENTE
La prima, grande sperimentazione compiuta sulle coltivazioni transgeniche parla chiaro: l’impatto sulla biodiversità è negativo. Il commento dell’Independent...

DALLE MANIPOLAZIONE GENETICHE ALL'INVASIONE DELL'UOMO
Chi è Dolly? Una pecora. Chi è Galileo? Un toro. Il più grande intervento invasivo su un essere vivente, paradossalmente, fornisce un nome: e quindi riconosce una soggettività a degli animali non solo considerati – da sempre – macchine...

LA SFIDA DEGLI OGM
La moratoria europea all'autorizzazione dei cibi transgenici, in vigore da cinque anni, sta per scadere. Le lobbies contrapposte affilano le armi, e anche il vertice dei G8 in corso a Evian ripropone la divaricazione euro-americana...

LA GUERRA DEGLI OGM SBARCA A CANCUN
Dopo essere a tenere buone le corporation dell’agribusiness durante l’attacco all’Iraq, Bush annuncia l’intenzione di denunciare l’Europa al WTO perché venga duramente sanzionata la scelta ogm-free...

SI APRE LO SCONTRO TRA USA ED EUROPA
Dopo anni di minacce, gli USA (insieme a Canada, Australia, e altri stati) hanno deciso di portare l’Europa davanti al «tribunale» del WTO.  L’Europa è accusata di mantenere una moratoria che impedisce la coltivazione (non l’importazione) di OGM sul territorio europeo...

BIOTECNOLOGIE E CIBI TRANSGENICI
L'uso dell'ingegneria genetica in agricoltura e nella produzione degli alimenti ha un impatto non soltanto sull'ambiente e la biodiversità ma anche sulla salute umana...

GLI OGM SI TRASMETTONO ALL'UOMO
Il DNA modificato dei cibi transgenici può essere acquisito dai batteri che popolano il nostro intestino. La denuncia viene dai Verdi che ieri hanno rilanciato in Italia i risultati di un'indagine condotta dall'Università di Newcastle e pubblicata dal quotidiano "Guardian"...

TROPPI OGM NASCOSTI NEGLI SCAFFALI
Quanti prodotti alimentari contenenti organismi geneticamente modificati sono negli scaffali dei supermercati? E quale è la percentuale di Ogm contenuta?...

DOPOTUTTO È UNA... QUESTIONE DI STILE

18 febbraio 2008 ore 14:24 segnala
Regola numero 1: ridurre! Questo dovrebbe essere il primo obiettivo da porsi nei confronti del problema rifiuti. È vero che poco per volta, anche se lentamente, la percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata sta aumentando; ma se la produzione totale di rifiuti non inizierà a diminuire, il problema diventerà sempre più grave: saranno necessari nuovi inceneritori e nuove discariche, e soprattutto si continuerà a sfruttare sempre più risorse naturali.




















































































L'acqua è uguale per tutti

17 febbraio 2008 ore 13:04 segnala
Contro la cultura dello spreco, perché risparmiando energia si protegge la risorsa acqua.
Il 22 marzo di ogni anno si celebra la "Giornata Mondiale dell'Acqua", proclamata nel 1993 dall'Assemblea delle Nazioni Unite: perché la carenza di acqua pulita è una emergenza mondiale e in alcune aree del pianeta è una vera e propria catastrofe.

L'acqua, la più importante risorsa del nostro pianeta, è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra ed è patrimonio dell'umanità. L'accesso all'acqua è un diritto fondamentale

e inalienabile, che va garantito a tutti. Eppure l'abitudine allo spreco e la noncuranza ci fanno spesso perdere di vista la necessità di proteggere questa risorsa.

Quest'anno approfittiamo dell'acqua day per risparmiare acqua ed energia.

Perché l'acqua è uno degli elementi che maggiormente subiscono l'impatto del cambio climatico: lo scioglimento dei ghiacciai è aumentato dell'1% annuo negli ultimi 35 anni, con una conseguente riduzione delle riserve di acqua potabile. Ma anche la diminuzione della portata dei fiumi e delle precipitazioni nell'area mediterranea - che favorisce i processi di desertificazione - sono fenomeni che sempre più assottigliano le riserve di acqua potabile.

Una responsabilità dei paesi ricchi e industrializzati, che rappresentano meno del 20% della popolazione mondiale e consumano oltre il 60% dell'energia prodotta; con ricadute ambientali che si fanno sentire in maniera più catastrofica nei paesi più poveri del Sud del mondo, meno preparati ad adattarsi agli impatti.

 

La campagna "Acqua: bene comune dell'umanità, diritto di tutti" è finanziata dall'Unione Europea per promuovere la cultura dell'acqua come bene comune dell'umanità, e che Legambiente realizza insieme a CEVI, CIPSI, COSPE, CRIC, France Libertés, CERAI, Dimitra.

Per informazioni: 06-86268362, internazionale@legambiente.eu

 

Dossier Acqua e Ambiente (PDF, 329.5 Kb)

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Mostra sull'acqua (PDF, 503.2 Kb)

Mostra "Acqua e cambiamento climatico" (PDF, 795.3 Kb)

Opuscolo "Acqua e cambiamento climatico" (PDF, 1.5 Mb)

Il logo della campagna (PDF, 334.6 Kb)

Proteggi una sorgente in Swaziland


ACQUA IN BOCCA!

17 febbraio 2008 ore 13:00 segnala

Le ultime notizie sullo scandalo della vendita di acqua di rubinetto (a quanto pare purificata ed arricchita) da parte di Coca-Cola nel Regno Unito rappresentano solo la punta dell'iceberg di quello che c'è dietro al mercato dell'acqua in bottiglia. Il danno non si limita al mero inganno al consumatore sul tipo e la qualità di acqua che sta comprando, ma include vari aspetti su un affare che si basa sulla privatizzazione di un bene vitale e pubblico. Le denuncie del saccheggio di miliardi di litri d'acqua da parte di questa multinazionale statunitense presso acquedotti dell'India è un chiaro esempio di come si sta lasciando senza acqua alcuni Paesi (maggiormente del Sud del Mondo) per "offrirla" ad altri (particolarmente del Nord) che sono disposti a pagare per averla.

Il volume delle vendite di acqua in bottiglia nel 2000 ha raggiunto gli 84 miliardi di litri, un quarto dei quali è stato consumato fuori del paese d'origine. Nel 2002 la cifra è cresciuta a 126 miliardi. Secondo Nestlè, nei prossimi anni, l'incremento del settore dovrebbe oscillare tra il 7 e il 9% all'anno e il mercato dovrebbe duplicarsi nel 2010.

Si tratta di un affare che si basa sulla vendita di un bene vitale e pubblico che raramente si dovrebbe pagare. Le multinazionali coinvolte si appropriano dell'acqua dei Paesi dove si stabiliscono. Così, Danone, Nestlè o Coca-Cola, stanno facendo il grosso dell'affare con l'acqua di altri Paesi, e in misura molto inferiore con la propria acqua. Il che significa, a seconda della legislazione di ogni paese, che l'acqua con la quale le multinazionali trafficano passa da proprietà della nazione a proprietà privata.
Questo non è un affare qualunque, soprattutto se si considera che il mercato dell'acqua in bottiglia è maggiore di quello del petrolio. Come affermò il precedente Presidente della Perrier (una marca della Nestlè): "Tutto quello che si deve fare è portare l'acqua in superficie e poi venderla ad un prezzo maggiore del vino, del latte o anche del petrolio".

A livello mondiale, questo mercato è stimato in 22 miliardi di dollari all'anno, da qui ne consegue una competizione"accanita" (come l'ha definita Nestlè per il caso del mercato nord americano).
Uno dei motivi per cui il mercato dell'acqua in bottiglia ha avuto tanto successo è per la presunta sicurezza di poter consumare acqua potabile di qualità. Anche se l'Organizzazione Mondiale per l'Agricoltura e l'Alimentazione (FAO) delle Nazioni Unite, ha dichiarato che l'acqua in bottiglia non è migliore di quella del rubinetto.

La conclusione di uno studio del Consiglio per la Difesa delle Risorse Naturali (in inglese NRDC) del 1999 assicura, secondo Barlow e Clarke, che almeno un terzo delle 103 marche di acqua in bottiglia che sono state studiate è contaminata; incluso residui di Escherichia coli e arsenico. Un quarto dell'acqua in bottiglia, aggiunge lo studio, è presa direttamente dal rubinetto e poi processata e purificata fino ad un certo punto, ma in molti Paesi, l'acqua in bottiglia è soggetta a esami e standard di purezza meno rigorosi di quella del rubinetto.

da un articolo di Gian Carlo Delgado Ramos

EMERGENZA ACQUA

17 febbraio 2008 ore 12:55 segnala

Il nuovo secolo si è aperto all'insegna dell'emergenza acqua. Nel mondo oltre 1 miliardo e 200 milioni di persone non hanno acqua potabile ed altri 800 milioni non dispongono di un rubinetto in casa. Ogni anno quasi 10 milioni di individui muoiono per mancanza d'acqua o per avvelenamento idrico, bevendo cioè acqua inquinata o contaminata. Secondo alcuni esperti, se non si corre subito ai ripari, entro il 2025, su una popolazione mondiale di 8 miliardi di persone, 2 miliardi e 300 milioni non avranno acqua potabile; secondo alcuni la situazione diventerà gravissima nel giro di un decennio, perché oltre la metà della popolazione del pianeta soffrirà per la carenza di acqua potabile e per usi agricoli. Per comprendere bene il problema, va tenuto presente che ogni anno nel mondo si consumano 3.500 chilometri cubi d'acqua dolce e che nel 2025 ne serviranno almeno 2.000 in più. I due terzi dell'acqua finiscono nell'agricoltura, il 23% va all'industria e solo l'8% è usato per scopi domestici. Ben metà dell'acqua utilizzata in agricoltura va dispersa a causa di sprechi, di perdite delle condotte idriche e per inquinamento; questo problema riguarda in maggiore o minore misura tutti i paesi del mondo. Nel nostro paese sono ancora utilizzati vecchi acquedotti ormai diventati "colabrodo", che disperdono preziosa acqua lungo il tragitto dalle fonti ai rubinetti di casa, costringendo in molte zone meridionali, durante i mesi più caldi, un drastico razionamento della fornitura. In zone come la Puglia, ad esempio è attualmente in progetto la costruzione di un grande acquedotto sottomarino proveniente dall'Albania. E' interessante notare come il consumo d'acqua nel mondo ricalchi perfettamente le condizioni economiche e sociali dei vari paesi: un americano, ad esempio, consuma in media ben 425 litri d'acqua al giorno mentre un europeo 165 litri. Ogni italiano consuma mediamente 380 litri d'acqua al giorno, ma c'è una bella differenza tra le regioni del nord e quelle del sud, minacciate quest'ultime dalla desertificazione. Attualmente vi è una scarsissima informazione sul problema delle risorse idriche mondiali e questo ci lascia perplessi, considerato che l'acqua è un bene assolutamente essenziale per la vita; si pensi che una persona adulta può sopravvivere senza cibo per un mese, ma senz'acqua solo una settimana. Un rimedio per procurarsi più acqua potrebbe essere quello di destalinizzare l'acqua del mare, ma questa operazione comporta un tale spreco di energia che solo i paesi produttori di petrolio possono permettersi; in ogni caso, poi l'acqua così ottenuta avrebbe un costo esagerato. Una possibile soluzione, decisamente più economica, è quella di riciclare tutta l'acqua dolce usata nei centri urbani e che va a finire nelle fogne, disperdendosi. A tale riguardo già oggi in Israele il 70% degli scarichi, al termine di un particolare trattamento, viene usato in agricoltura, per l'irrigazione dei campi. Qualcosa del genere hanno tentato di fare anche il Messico ed il Cile, ma l'errore di non aver provveduto a depurare preventivamente le acque reflue ha causato gravi epidemie di tifo. Un provvedimento da adottare subito è quello di razionalizzare l'erogazione idrica in vaste regioni, in modo da evitare che alcune zone abbiano acqua a sufficienza, ma grandi perdite lungo il percorso, mentre altre soffrano la sete. Questo comporta seri problemi sul piano politico. L'Egitto, ad esempio, attinge la sua acqua dal Nilo ma le sorgenti del fiume sono in Uganda, Etiopia e Sudan; questa situazione favorisce le costanti pressioni ed i ricatti da parte dei paesi che controllano di fatto l'apertura e la chiusura dei "rubinetti". L'Egitto fra 25 anni conterà una popolazione di 220 milioni di abitanti e, perciò, avrà bisogno di sempre più acqua per usi civili e, agricoli, ma questa necessità andrà contro gli interessi dell'Etiopia, altrettanto impegnata a sviluppare la sua agricoltura e certamente non sarà vista di buon occhio dagli altri stati africani custodi delle sorgenti. Un altro esempio ci viene dalla regione mediorientale: la Turchia è impegnata in un processo di distensione con Giordania, Libano ed Israele e, in cambio di pace con annesse varie concessioni dei vecchi nemici, è disposta ad offrire la sua acqua facendola viaggiare sulle strade del petrolio; anche Iran ed Iraq, altri paesi assetati, potrebbero partecipare ai negoziati. L'Iraq, in particolare, accusa la Turchia di aver imbrigliato il fiume Tigri con una serie di dighe, riducendolo ad un rigagnolo quando entra in territorio iracheno. La popolazione curda non riesce ad ottenere la tanto sospirata indipendenza anche perché si troverebbe a controllare sia il Tigri che l'Eufrate che offrono acqua ad un vasto territorio. Gli stessi rapporti fra Israele e Siria dipendono dall'acqua: il fiume Giordano, che attraversa la regione, scende dalle alture del Golan occupato dagli israeliti a spese dei siriani attraverso la "guerra dei sei giorni" del 1967; il Golan infatti, ha il potere di aprire e chiudere il rubinetto ed è perciò molto forte ai tavoli delle trattative. Lo stesso discorso vale per il conteso lago di Tiberiade. L'acqua, insomma, per certi aspetti è diventata più importante del petrolio e qualcuno l'ha già ribattezzata l'oro blu. Se ritorniamo ancora più indietro nel tempo, ci rendiamo conto che intere civiltà sono scomparse a causa dell'esaurimento delle loro fonti idriche e del conseguente processo di desertificazione: l'Impero mesopotamico, la Cina del fiume giallo, la civiltà Arrapan del fiume Indo, il regno Chimu in Perù, la cultura Hohokam in Arizona (USA), sparirono perché le loro economie si basavano evidentemente sull'agricoltura e quando le fonti idriche si esaurirono il deserto ingoiò tutto. Con il progressivo impoverimento delle falde acquifere e con tutte quelle fonti d'inquinamento parlare di acqua potabile vuol dire essere degli inguaribili ottimisti. Fra il 17 ed il 22 marzo 2000 si è svolto all'Aja un forum mondiale sull'acqua, che ha adottato il significativo slogan "From Vision to Action". La conferenza ha chiesto ai Governi mondiali un radicale cambiamento nella gestione dell'emergenza idrica affidando la captazione, la distribuzione, la gestione integrata fino al riciclo a società internazionali specializzate in grado di garantire la qualità dell'acqua e la sua distribuzione a tutte le popolazioni; questo comporterà certamente costi aggiuntivi ma servirà a garantire a tutti un bene primario, razionalizzando l'uso mondiale dell'oro blu. Già attualmente intorno all'acqua ruota un business di 500 mila miliardi di lire annue tra acquedotti, dighe, depuratori, impianti di riciclo e quant'altro; ciò significa la necessità di un oculato controllo internazionale di una risorsa indispensabile per la vita. La FAO ha un dipartimento che si occupa di frumento,terra e acqua. L'Italia ha offerto un importante contributo al forum, proponendo per bocca del Ministro dell'Ambiente che l'annullamento del debito dei paesi poveri da parte di quelli ricchi avvenga in cambio della realizzazione di mirati progetti ambientali,riguardanti anche il saggio uso delle risorse idriche, specialmente in caso di loro alterazione a seguito di inquinamento. Il nostro futuro dipende, dunque, anche dall'acqua e, soprattutto, dalla possibilità di accesso ad acqua pulita da parte di tutte le popolazioni. Dove non c'è acqua o ve ne è in minima quantità e, per giunta, inquinata, si diffondono rapidamente fame e malattie; pertanto, riuscire a gestire le risorse idriche a livello di organizzazioni internazionali significa contribuire alla crescita dei paesi del terzo e del quarto mondo. In fondo, a ben guardare, salvare loro significa salvare anche noi stessi.