Pegaso a bocca piena (troppe lingue)

31 dicembre 2011 ore 14:42 segnala
«Imparare molte lingue riempie la memoria di parole... desta la credenza di avere delle capacità... conferisce... un certo fascino nei rapporti cogli altri... va contro all'acquisizione di conoscenze piú approfondite... colpisce la radice di un senso della lingua piú fine nella lingua madre». (F. Nietzsche, Umano, troppo umano I, 267).

Si può essere o non essere d'accordo. Una lingua non si dimentica nel giro di un anno o due, ma rimane sul disco fisso mentre il processore occupa la RAM con altre cose. Ecco la necessità di richiamare di tanto in tanto quello che s'è studiato, leggendo, ascoltando, scrivendo, parlando.
Bisogna poi evidenziare continuamente i rischi di confusione fra lingue imparentate tra loro, come lo spagnuolo e il francese.
Ripigliando la metafora, ho sul disco fisso tre anni di russo, che mi servono a poco perché lo leggo discretamente, lo scrivevo cosí cosí e non son mai riuscito a parlarlo...

Chiudo la riflessione augurandovi buon anno! :-)
0c8fd364-de16-4f14-ba8e-a7bda6b8d068
«Imparare molte lingue riempie la memoria di parole... desta la credenza di avere delle capacità... conferisce... un certo fascino nei rapporti cogli altri... va contro all'acquisizione di conoscenze piú approfondite... colpisce la radice di un senso della lingua piú fine nella lingua madre». (F....
Post
31/12/2011 14:42:39
none
  • mi piace
    iLikeIt
    PublicVote
    1
  • commenti
    comment
    Comment
    1

Un mondo da una pipa

18 dicembre 2011 ore 00:14 segnala
Sto leggendo il Silmarillon di J.R.R. Tolkien, in un bell'inglese frai il biblico e lo scespiriano. Ecco come uno studioso serio ma non serioso, fra una boccata e l'altra della famosa pipa, ti crea il suo universo fantastico, che tanti hanno scopiazzato. Un universo che vive di vita propria, grazie anche ai giuochi di ruolo, altra invenzione inglese, pensata per giovare allo spirito.