Aspetto te,tutte le volte che tutto non va, tutte le volte che arriva lo sconforto.
Proprio te e la tua mano che mi afferra e mi porta via da tutto questo torpore e da tutto questo dolore sordo che attanaglia la mia anima.
Solo tu, nei miei sogni,sei la mia salvezza. E io mi rifugio nell'amarezza di quest'illusione che solo lei mi resta, come fosse la mia ancora.
Però, davvero, non ci sei,dove sei?
Chiusa nei miei pensieri e cullata dal mio sogno, vago isolata, con le mie amiche cuffie, sulle note della musica per uscire fuori da una vita che mi va stretta, che mi spinge a fuggire.
Quanto vorrei , che fosse lui quella mano e non tu.
Ma la sua mano non c'è mai e anzi mi aiuta ad affondare, sempre più.
E non posso fargliene una colpa, se come dicono i proverbi da una rapa non può nascere un cavolo.
Così l'amore scivola, da me.
Come un'ombra che lenta si stacca dal cuore, viene via,
Invano, cerco di trattenerla,guardo i pezzi cadere, uno alla volta e cerco di afferrarli, di incollarli, ma è così difficile.
E ad ogni pezzo che cade, sotto ne trovo un altro , di te.
Dio sa,che non vorrei tutto questo, se tutto questo è così inutile e non fa che peggiorare le cose.
Ma lui non c'è. Lui non si accorge che gli sto chiedendo aiuto e non sa darmi quello che cerco.
E un amore non si salva a senso unico, se non trovo più la strada per incontrarlo, se nessuno di noi fa più nulla, per mantenere viva la fiamma sulla brace che lenta si consuma.
Se bastasse il suo amore ne avrei a iosa.
E mi sento opprimere da coccole e baci, che non bastano e diventano troppi, quando cerco il riscontro nelle azioni e nella forza di quell'uomo che non c'è , quando lo cerco.
Lui mi ama e vive di me, ma non dell'amore che vorrei io, spesso mi sento sua madre, quando vorrei essere la sua donna.
Donna, come mi facevi sentire tu. E forse , più di te è quella donna di me, che era con te, che mi manca.
Forse, più dell'amore, è me che cerco

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