La maturità e lo spessore di una persona si può misurare dal modo in cui vive la propria fragilità.
Chi la accetta ha già quasi risolto il problema; la consapevolezza diviene una sorta di autocura. L’imbecille, al contrario, non è fragile o, per meglio dire, rifugge le sue debolezze incolpando il fato, gli altri e il mondo intero della sua insoddisfazione.
Chi la accetta ha già quasi risolto il problema; la consapevolezza diviene una sorta di autocura. L’imbecille, al contrario, non è fragile o, per meglio dire, rifugge le sue debolezze incolpando il fato, gli altri e il mondo intero della sua insoddisfazione.

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