Parla coi miei occhi

03 luglio 2017 ore 02:58 segnala


Parla coi miei occhi.
Io posso dire, io posso spiegare, io posso raccontare …
ma tu parla coi miei occhi.
Gli occhi non mentono, non cadono in fallo.

Gli occhi non fanno false lusinghe
e se ti specchi dentro i miei occhi
la puoi vedere la tua immagine riflessa,
millanta volte più radiosa di quella del tuo specchio fatato.

Tu vuoi saper se sia Amore?
Parla coi miei occhi!


Firenze, 2 luglio 2017
Messere Il Pirataingabbia

Il vento e il tempo

22 giugno 2017 ore 14:39 segnala
Maledetto vento
che spira sempre nella direzione opposta
che costringe alle traiettorie curve, improbabili.

Maledetto vento
che mi porta sempre dove non vorrei, che lavora contro.
Che gli ho mai fatto di male per meritare tutto questo odio?

Maledetto vento
che consumi il mio tempo
che cambi sempre quando cerco di cambiar rotta
e ti rimetti sempre contro, dritto sulla mia prua.

Maledetto vento che farai finire il mio tempo!


Firenze, 22 giugno 2017
Messere Il Pirataingabbia


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Il Mio Motto

21 giugno 2017 ore 18:13 segnala
Non avevo mai avuto occasione di pensare ad un motto che mi descrivesse nei principi, che mi rappresentasse … quando ho cominciato a chattare via internet ogni volta che compilavo il profilo era richiesto un motto o comunque qualcosa di simile: lì per lì mi sono affidato all’inventiva; a quello che in quel momento mi pareva descrivesse uno dei molteplici aspetti della mia personalità.
Oggi, ripensando al cammino percorso, alle tappe fondamentali della mia vita, mi accorgo che una convinzione forse, piu di altre, ha guidato e condizionato le mie azioni:

Dove non può passare il male, non può passare neanche il bene !

a significare che quelle stesse barriere che erigiamo a difesa del cuore e delle nostre menti, quegli scudi che alziamo, quelle maschere che pubblicamente ostentiamo; se da un lato ci forniscono una parziale difesa dalle cattiverie e dai mali del mondo, se da un lato ci danno l’illusione della invulnerabilità; dall’altro non permettono di far volare liberamente l’animo e vivere appieno le cose belle.

… e la fortezza inespugnabile rischia di diventare una prigione!


Firenze, 3 maggio 2006
Messere Il Pirataingabbia

DEDICATO A ...

19 giugno 2017 ore 16:25 segnala
Riuscire a sognare
cadendo nel più profondo pozzo
della disperazione umana,
trovar d’improvviso la brezza tesa
di un sogno;
spalancar l’ ale
e salire su, in alto,
e disegnar le geometrie d’amore
nel cielo azzurro, volteggiando.
L’animo mio di te ho riempito,
dei tuoi sospiri e sorrisi,
del tuo cuore stanco di solitudine;
e mi son nutrito del desiderio
di far da cuscino al capo tuo stanco,
di esser per te il caldo focolare
dove rabbia tua placar potesse,
di esser per te il cibo che dà forza e vita
ed averti accanto
a riscaldarmi di gioia.

Firenze, 5 gennaio 2007
Messere Il Pirataingabbia ©

Navigazione solitaria: 173° giorno

19 giugno 2017 ore 06:12 segnala

Sono 172 giorni che sto navigando in solitario, cercando di tracciare una rotta che mi porti ad un porto sicuro per raccogliere le forze e proseguire il mio viaggio di vita.

Per tutto il viaggio ho sentito preponderante la voglia di scrivere di me, ma sinora mi è mancata la lucidità, consumato dall’oscuro morbo che mi ha debilitato le forze ed annebbiato la mente.

Qualcosa è cambiato ora, non so bene neanche cosa; non so se sia l’ultimo momento di lucidità di un malato terminale oppure il chiaro sintomo che il morbo sta regredendo e sto riacquistando la padronanza di me … ; ma voglio credere alla seconda ipotesi.

Neanche saprei descrivere l’angoscia che provo nel rendermi conto che, dopo quasi sette mesi di navigazione, ho girato in tondo tornando sempre al punto di partenza … ma, ancora, sono in piedi!

Non è poco; perché in tutto questo tempo ho dubitato di me stesso, della mia capacità di sopravvivere, della mia forza nel contrastare le avversità, del mio bagaglio di navigatore nella vita, … e nel delirio sono inorridito nel sorprendermi a pensare se non fosse preferibile lasciarsi andare piuttosto che continuare a consumarsi nelle sofferenze.

Per tutto il viaggio la sgradevole presenza dei fantasmi della mia mente a bordo del mio vascello; ombre tenebrose ed implacabili che si sono scatenate quando il 28 dicembre scorso Sonia, la mia compagna di vita, che mi accompagnava nel viaggio da 34 anni, ha abbandonato il vascello proseguendo da sola per chissà dove.

Proverò, d’ora in poi, a tener traccia del mio percorso per orientarmi e tentare di raggiungere la mia meta: un porto da cui poter ricominciare a navigare nella giusta direzione.

Messere Il Pirataingabbia