
Impeto.
Tempesta.
Affonda
la tua faccia
nella mia.
Le mani sulla testa,
mangiami la bocca.
E se sussulto,
braccia,
come fronda
che mi tocca,
non fatemi andar via.
Più non mi trattengo.
La mia mano come foglia,
bagnata di sudore,
poso
sul tuo pazzo cuore.
Oso.
E tanta è la voglia
che svengo.