Lenin
è stato bellissimo pregarti
come solo un comunista sa pregare
esserti devoto
innalzare il tuo mausoleo.
Ma nell'ottobre dell''89
ho avuto un incidente,
mi hanno sparato.
Sono stato in coma
e quando mi sono risvegliato,
circondato da parenti
che sembrava avessero passato
svegli
giorni e notti al mio capezzale,
a giudicare dalle loro occhiaie
e dai visi solcati da lacrime settimanali;
quando l'odore del caffè
ha ricominciato a inondarmi le narici,
a gennaio dell'anno dopo,
di te, Lenin, c'erano solo resti.

Era arrivata la Coca cola
e gli uomini e le donne,
per una vita separati da
un muro e da un est e da un ovest
non solo sulla cartina,
potevano finalmente riabbracciarsi.

Ora i muri sono rimasti dentro le persone,
a migliaia abbiamo costruito
muri di Berlino dentro
e "la primavera tarda ancora ad arrivare".
Siamo come la neve
che si posa sui cimiteri
del racconto di Joyce.
L'epifania è ormai solo
una festa sul calendario.

Mi innamoravo di questa musica parecchio tempo fa, quando ero caduto negli abissi della depressione e dell'ansia e Arvo Part era più di un semplice palliativo.

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Altra delusione simil-amorosa-sentimentale: anche la ragazza con dubbi sulla sua identità sessuale mi ha scartato, anche se le piaccio e sono interessante e le piacerebbe frequentarami bla bla bla ma da amico. E si chiede perché non sia possibile essere amici, noi uomini con voi donne. è possibile, ma non è quello che voglio ora, anche se non so cosa voglio. Ma non voglio un'amicizia del tipo maschile-femminile . Ne ho fin troppe.
Comunque ho pianto come mio solito, ma ho pianto non tanto perché ho perso, perdo, perderò lei ma per l'ennesimo rifiuto e l'orgoglio ferito per l'ennesima volta. Chissà, forse se trovassi appagamento e fossi contraccambiato mi tirerei indietro io?
Sono troppo egocentrico probabilmente per stare con qualcuno, m'innamoro di tutto ma è un amore labile, fragile mentre l'amore che non appassisce è quello per me.

Lo segue solo un po' perché come volevasi dimostrare la ragazza di cui sotto ha trovato una banale scusa per evitarmi così non ho dovuto fare fatica di giustificare le mie paure.

Nel frattempo, stamani, mi sono sorpreso ad usare parole "mature" per consolare una mia vecchia frequentazione che è stata di nuovo lasciata da un mentecatto come me. Sì perché noi uomini siamo veramente stronzi a volte, molto spesso. Soprattutto in questa età tra i 20 e 30, ma presumo anche dopo, riusciamo a dare il meglio e il peggio di noi stessi e darlo tutto insieme in pochi minuti. Diciamo magari nello stesso sms di voler passare la vita con la ragazza che crediamo di conoscere e di non sapere se la amiamo o no. E tutto questo perché siamo enormemente insicuri,ma l'insicurezza può essere una giustificazione fino a 18 anni, poi dovresti diventare maggiorenne anche nel cervello; se non lo diventi è bene tu non frequenti donne, uomini o chicchesia, che tu non stringa rapporti fraterni, simbiotici o legami stretti di qualunque altro tipo perché saranno sempre distruttivi, faranno sempre del male a te(poco) e a chi ti è stato vicino(tanto).

Mi sembra di buttare via un sacco di tempo, di vivere a metà questi anni in cui dovrei in qualche modo fare piani e mettere concretamente basi per il futuro. Sono una persona che soffre troppo per la mancanza di affetto e allo stesso tempo quando ne è travolta vorrebbe quasi disfarsene, è colta dalla paura, da un senso di oppressione che non l'aiuta a distinguere cosa è bene e cosa è male.

Vorrei non avere paura, mi ripeto ogni sorta di mantra autoconvincente sul fatto che se voglio posso fare tutto, ma quando arrivo al punto di farlo, non lo faccio. Domani potrei vedere una ragazza a cui io stesso ho chiesto un incontro,ma stasera non riesco a chiamarla per metterci d'accordo sull'ora e il luogo e quindi domani non ci vedremo. E perché tutto questo? Perché non mi sono mai sentito abbastanza considerato da lei. Non mi ha nemmeno mai risposto al telefono ma i motivi per cui una persona non risponde ad una, due, tre chiamate sono i più svariati e non devo fare cattivi pensieri ché a fare cattivi pensieri si diventa persone cattive. Però al momento l'unica cosa cui penso è la paura di trovarmi anche solo a 20 km di distanza con una persona che mi giudicherà con uno sguardo, che farà di me qualcun altro con i suoi occhi e con le sue parole e, al momento, non è questo che voglio. Vorrei qualcosa di caldo e sicuro,ma è anche vero che il caldo e la sicurezza non li acquisti al supermercato. Ci vuole che tu prenda le redini della tua esistenza e ne faccia qualcosa per cui valga la pena essere stati al mondo e non stare al mondo "perché c'è posto".

La copertina è una delle più belle di quest'anno. La canzone pure. Sembra un disco in loop degli anni '60.

Ecco cosa penso del Natale.

La canzoni dei CCCP citata nel titolo del blog mi rappresenta al momento, più nel senso che non ci sono sussulti nella mia vita, mentre lo studio c'è, non ti sbagli e le responsabilità pure, per fortuna. Almeno quelle ti rendono un po' più vivo.

Non scriverò poesie, non ne son capace. Molti qui e in altri blog che ho visitato sanno farlo con passione e soprattutto ispirazione. Non sono mai stato ragazzo (uomo sarebbe il caso di dire, ormai?)ispirato, mi limito a cogliere perle di altri e farle mie per quel poco che la memoria mi permette. E magari citare, mettere qualche canzone farà da mia memoria di questo passaggio su questo sito, che frequento da molto, troppo tempo(ad intervalli).

Non riporterò nemmeno quello che scrivo da qualche mese sulla mia agenda, diario, moleskine, quello che è, non perché sia troppo privato,ma perché non mi va di ripetermi. Se posso, cambio sempre le parole.

Ho voglia di qualcuno,qualcosa di nuovo. Dichiarazioni d'intenti ne ho sempre fatte molte, vedremo se anche questa naufragherà in un mare di promesse non rispettate. Per ora faccio poesia con le canzoni degli altri. è la cosa che mi riesce meglio.