E di me

07 aprile 2012 ore 12:57 segnala



In questo andare d’autunno,
su strade prive di sogni
scandisco il suono dei miei
passi.
Miete il tempo i miei giorni stanchi
distillando gocce di amaro
rimpianto.
Si rammarica la vita
dove le strade
si sono interrotte
Ora che il tramonto è silenzio
e gronda su lacerati orizzonti,
calano sipari d’ombra
ad impedirmi gli occhi,
a privarmi di luce lo sguardo.
E in questo andare d’autunno
è un faticoso incespicare
un incedere grave
sotto il peso
di mancate speranze.
E di questa mia vita
son esule senza più
identità:
ciò che ero non sono
e a me stessa sfuggo,
mentre il vissuto
si perderà per sempre
nel silenzio dei miei passi
che ignari conducono
verso deserti e oscuri sentieri
e di me, senza più ieri,
resterà un anelito
sospeso tra i pensieri.
Anna


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« video » In questo andare d’autunno, su strade prive di sogni scandisco il suono dei miei passi. Miete il tempo i miei giorni stanchi distillando gocce di amaro rimpianto. Si rammarica la vita dove le strade si sono interrotte Ora che il tramonto è silenzio e gronda su lacerati orizz...
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Tornerà primavera

31 marzo 2012 ore 10:42 segnala


Laggiù, oltre la coltre,

dove non arriva lo sguardo,

si ascolta il respiro del vento.

Occhi assetati di luce si infrangono

contro un cielo spento.

Umidi grigiori colano

sulle mie illusioni

e macchiano lo specchio

della mia anima

lasciando opachi aloni.

Pensieri si dissolvono

incapaci di raggiungere

un altrove di luce e sole

ed io rimango orfana di parole.

Quante ne ho sussurate

nelle calde ore d’estate,

quante bevute

per placare la mia sete d’amore.

Ed ora si bagnano dei mie silenzi,

arrese tra i ricordi

di una stagione che scolora

mentre si spogliano

i sogni sui rami

dell’atunno prossimo a venire,

denso di nebbie e distanze,

sorde al mio sentire.

Vesto d’aria il mio pensarti

perchè ti arrivi

ancora il ricordo di

profuse dolcezze.

Mi preparo intanto

per il giorno degli addii:

di neve le lacrime,

in attesa di diventare rugiada.

Tornerà primavera,

e un vento leggero

a spettinarmi i sogni

mi sussurerà

parole nuove,

come fresche gocce

che al nuovo raggio di luce

brillano



Anna
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« video » Laggiù, oltre la coltre, dove non arriva lo sguardo, si ascolta il respiro del vento. Occhi assetati di luce si infrangono contro un cielo spento. Umidi grigiori colano sulle mie illusioni e macchiano lo specchio della mia anima lasciando opachi aloni. Pensieri si di...
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Ed io che poeta non sono

24 marzo 2012 ore 16:06 segnala


Ed io che poeta non sono

ugualmente scrivo.

Una nuvola è un cavallo alato

che mi porta lontano,

ha una voce il vento

che si fa sussurro

e la foglia che si stacca

dal ramo

son io che

irrimediabilmente cado.

Ma poi il fiume scorre

ed io con lui

e la mia anima

fluisce libera.

Non sono poeta,

ma poesia

scorgo in ogni dove,

nelle rughe che solcano

un volto,

negli occhi di un bambino,

nelle mani tese

di chi non ha voce.

Anche un sasso

mi parla

e si posa sul cuore

per coprire

i miei battiti,

per togliermi il fiato.

E diventa simbolo

un fiore……..,

si fa rugiada un sentimento,

pioggia le lacrime,

stormo d’uccelli neri la solitudine.

La luna , paziente,ascolta

i miei pensieri

e si fa di sale il dolore,

mare che travolge, la passione.

Sole, luce l’amore!!

Ed anche se poeta non sono

nell’anima scavo

per cercare parole.

E non so se arrivano dritte

al cuore,

ma ugualmente le scrivo.

Forse rimangono sospese

tra la terra e il cielo

e nessuno le coglie,

nuda testimonianza

del mio non esser

poeta.



Anna.
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« video » Ed io che poeta non sono ugualmente scrivo. Una nuvola è un cavallo alato che mi porta lontano, ha una voce il vento che si fa sussurro e la foglia che si stacca dal ramo son io che irrimediabilmente cado. Ma poi il fiume scorre ed io con lui e la mia anima flu...
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Apparente indifferenza

21 marzo 2012 ore 23:52 segnala


Sul mio sguardo di pietra scheggiata
nessun riflesso si accende.
Sonnolenti giacciono i desideri
avvolti nel silenzio.
E un rantolio di sogni
irrompe,piano levita,
ma poi si arresta sulla mia
espressione spenta
E mi sottraggo ad ogni sguardo
celandomi dietro un sipario di inerzia greve,
indossando la mia corazza
di muta indifferenza.
E dentro son nuda.
Se solo poteste ascoltare
i gorgoglii della mia anima…
il mio cuore pulsante
di immoto disicanto..
Anna
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Sul mio sguardo di pietra scheggiata nessun riflesso si accende. Sonnolenti giacciono i desideri avvolti nel silenzio. E un rantolio di sogni irrompe,piano levita, ma poi si arresta sulla mia espressione spenta E mi sottraggo ad ogni sguardo celandomi dietro un sipario di inerzia greve, ...
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Brusio d'attesa

20 marzo 2012 ore 00:23 segnala


Frammenti di luce dentro i singhiozzi

di un tramonto

che bagna l’iride,

rossa lacrima che scende

a rigarmi il viso.

E si inabissa il sole,

mentre si ferma sui miei piedi

l’attesa.

E di te

che ti fai sembianza di vento,

respiro.

Soffio di vita,

vertigine

che blocca il fiato,

profondità

dei miei vuoti

d’infinito.

Vorrei

esserti d’uccello

il volo

che intera la percorre,

planarti negli occhi

e berti l’anima.

Vorrei fermare il mio volo

sul tuo cuore,

per lasciarti un segno

di me,

per imprimervi il mio nome.

Amore

che non mi inganni,

amore di sussurate

parole,

a lenire i miei affanni.

In questo brusio d’attesa

ti sento

E in te vorrei fermare

il mio tempo

Anna






Anna

Trilogia di un perduto amore

18 marzo 2012 ore 23:50 segnala



Adesso è solo attimo
che toglie il fiato.
Ricordi quando vivevamo di noi?
Quando un piccolo gesto era stupore
e ci respiravamo dentro?
Eri soffio di luce per me.
Le tue parole, le mie
colmavano distanze.
Adesso è solo attimo
sospeso nei ricordi,
come dentro un riverbero
di luce che ancora mi acceca gli occhi.
Quelle parole , le mie, le tue,
non sono più bastate a colmare
questa distanza.
E adesso, per me è solo
dolore


Di quanto amore?
Ma l’amore non ha misura.

Di quale amore?
del mio!
E credevo bastasse.
Mi dici è venuto meno
come alibi di un amore
che non ha misura,
perchè l’amore è amore
e non ha peso sulla bilancia del cuore,
ma solo sospiri tra due labbra
che si sfiorano,
solo passi leggeri
da percorrere insieme,
solo mani che si cercano,
occhi che guardano
verso un unico orizzonte.
Di quale amore?
del mio, ma lo hai buttato
via.

Anche questa notte
l’attesa mi scaverà
dentro
fino a trovare
il fiume di lacrime
che scorre nel tuo mare di assenza
E sentirò l’eco della tua risacca
invadermi dentro come una dolorosa
lussuria
e sarà come averti addosso,
mentre ancora mi goccioli
sulle labbra
il desiderio
di me.
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Surrogati

18 marzo 2012 ore 23:17 segnala


Surrogati
come di un’estate appena terminata
e poi ritrovata in un giorno
di un ostinato sole
che acceca gli occhi,
ma non da calore.
Surrogati
come giorni di forzata allegria:
risa, ostentata euforia,
ma didentro
ragnatele di solitudine
avvolgono il cuore.
Surrogati
come di notti lunghe
a guardar la luna che senti vicina,
ma non ti segue nel tuo letto
di dolore.
E il buio ti spegne gli occhi
mentre ti culli da sola.
Surrogati come di cieli immensi
sopra una terra che langue,
Come di mari aperti
che si offrono a marinai
sempre in cerca di approdi
o di un’sola mai trovata,
perchè forse non c’è.
Surrogati
d’amicizia attraverso frasi
di circostanza,
d’amore dentro falsi abbandoni.
Surrogati
di te che ti avevo trovato
e poi subito perso,
di me che non so più chi sono.
E piano, nell’intimo,
qualcosa muore.
E muoio a me stessa per non sentire
dolore.
Anna.



P.S Viene da se che questo spazio in cui ho viaggiato per due anni ormai, sia un surrogato di vita che non è.
Una gabbia di inganni e illusioni e dietro l’angolo sconforto e delusione.
Credevo fosse Amore, crdevo fosse Amicizia, credevo….. e piano ho surrogato anche il mio sentire.

Per amare la vita

18 marzo 2012 ore 00:53 segnala

Nell’incavo di mani unite

raccolgo acqua di distillato dolore

per tergermi il cuore.

Negli occhi instillo gocce

di rossi tramonti

dei mille e più sedimentati giorni.

Dolore che più non morde,

nascosto

nelle ore buie della coscienza

si insinua,

ma non pretende

alcuna resa.

Memorie che cristallizzano

i pensieri

a ricordarti chi eri.

Nelle accennate rughe

i miei percorsi,

disattese speranze,

ma anche

raggiunti traguardi.

Un giorno saranno

solchi

a testimoniare

che un segno rimane

per ogni lacrima

o sorriso,

per ciascun pensiero

che ci ha attraversato,

per quante parole

abbiamo pronunciato

o taciuto,

per quali sentimenti

abbiamo covato

o manifestato.

Oggi spalanco le braccia

per comprendere

la vita,

stringerla e amarla

nel nonostante

e nell’incertezza di ogni

istante.

Anna

Giorni da inventare

18 marzo 2012 ore 00:09 segnala


A volte mi perdo in labirinti

di specchi opachi

e il pensiero

si fa memoria,

eco lontana

ma ancora prossima

al cuore.

E i pensieri sono

sussurri d’anima,

bisbigli lievi.

E sono voci

che ancora risuonano,

volti

in sbiadita moviola.

A volte mi incammino

su strade ,

dove le impronte dei

miei passi

sono un monito

al mio nuovo

incedere,

mute testimoni

che mi insegnano

la distanza tra ciò

che fù

e quello che è ancora

a divenire

E intanto lo sguardo

si apre

al piacere di un giorno

ancora da inventare,

dove i silenzi

non trasudano più

di estenuanti attese

E senza più indugi

vado incontro

alla luce

che mi attende.


Anna




La felicità

17 marzo 2012 ore 23:56 segnala

la felicità è un attimo,
subito dopo inciampo
su ciò che è stato
e un velo cala sugli occhi.
La felicità e come una fresca rugiada
che presto evapora col sole.
la felicità è nel tempo delle
bambole da pettinare,
è un giro di giostra,
è lo zucchero filato
che ti si appiccica alle labbra
e mentre ti lecchi le dita
è gia svanita.
La felicità è un sorso
intenso di vita
e quel che poi rimane
è il vuoto da colmare.
La felicità è un guizzo
che ti sorprende gli occhi,
un palpito che accellera il cuore.
La felicità non è nel desiderio
di afferrarla, nè nell’attesa
di averla,
ma è uno schianto improvviso
contro la bellezza della vita,
ma il tempo di accorgerti
e gia cammini come prima
guardandoti la punta dei piedi
che percorrono la strada di sempre
cercando di scavalcare la noia,
di deviare il dolore.
La felicità è nel rosso di un tramonto
che inganna gli occhi
mentre il cuore duole,
è un grido che rompe
il muro del silenzio,
è nello scartare un dono
a Natale
per poi piano scivolare
nella solitudine
di sempre.
la felicità non è nel sapersi
accontentare,
ma nel sapersi sorprendere,
vivere dentro l’attimo
scordando il proprio
presente

Anna