Sembra incredibile, ma ce l'ha fatta!
Lanciata da Cape Canaveral con il vettore Atlas V, il 26 novembre 2011, dopo un viaggio di oltre 8 mesi, la sonda Curiosity è atterrata o per meglio dire "ammartata" nel cratere Gale di Marte alle 7:31 (IT) del 6 agosto; la sequenza d'ingresso nell'atmosfera, discesa ed atterraggio (EDL: Entry, Descent, Landing) è durata 420 lunghissimi secondi (7 minuti) rallentandolo da una velocità iniziale di 21,000 Km/h e facendo delicatamente depositare (3,6 km/h) sul suolo marziano un rover delle dimensioni e del peso di un'auto utilitaria. Una fase delicata della sequenza è stata quella associata all'efficienza dello schermo termico durante l'impatto con l'atmosfera marziana la cui densità, benchè sia un centesimo di quella terrestre, è in grado di far incrementare la temperatura fino a 1600 °F.
La ben collaudata procedura d'atterraggio con "airbag" utilizzata per i precedenti Spirit e Opportunity, per un rover di 900 Kg come in questo caso, non avrebbe funzionato.
Il costo della missione interplanetaria è stato di 2,500 milioni di dollari, tanti in senso assoluto, ma assai pochi se confrontati con quelli spesi, tanto per fare un esempio a caso, per un intervento militare (è uso comune definirlo "missione di pace"...) di pochi mesi in un paese del medio-oriente o per organizzare i giochi olimpici.
Curiosity è stato progettato per sostenere una missione della durata di un anno marziano (circa due anni terrestri) durante la quale percorrerà il cratere delle dimensioni di 150 Km, prelevando campioni di suolo da analizzare in situ. Nell'era primeva di Marte il cratere era presumibilmente il bacino di un lago, circondato da alte montagne. E' dunque il luogo adatto per la ricerca della vita (presente o passata) sul pianeta rosso.
Curiosity, il sale della conoscenza.
06 agosto 2012 ore 18:12 segnala50892a48-3dc3-4a4a-b4fc-194ce8caa3f7
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Vega, una stella italiana
18 febbraio 2012 ore 18:56 segnalaCome spesso accade per i successi italiani ed in particolare per quelli scientifici e tecnologici, il lancio del vettore Vega per piccoli satelliti artificiali non è stato adeguatamente divulgato dai media (mentre fiumi di parole e di trasmissioni televisive sono state versate per raccontare ogni gossip del Festival di Sanremo...).
Il vettore Vega è stato realizzato da un consorzio industriale, guidato da AVIO di Colleferro e con la partecipazione dell'Agenzia Spaziale Italiana, e consente di posizionare piccoli satelliti in orbita bassa o polare.
Lo sviluppo del vettore iniziò nel 1998 ed il primo lancio è stato effettuato il 13 febbraio di quest'anno dalla base Kourou nella Guyana francese.
Vega ha un'altezza di 30 m, un diametro di 3 m ed una massa di circa 135 tonnellate. La massa complessiva del carico utile (satelliti scientifici o di monitoraggio della terra) è di 1500 Kg.
Il vettore possiede tre stadi di propulsione solida ed un modulo superiore di propulsione liquida per il controllo dell'assetto e dell'orbita e per il rilascio del satellite.
L'Italia svolse un ruolo di primaria importanza nello sviluppo dei piccoli vettori con il progetto S. Marco di Broglio. La miopia dei politici di allora annullò questa eccellenza tutta italiana. Vega rappresenta un parziale riscatto
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De Rerum Astrologia
01 gennaio 2012 ore 15:58 segnalaA parte il titolo altisonante, non intendo fare una dissertazione sull'astrologia, argomento del quale, nei dettagli, non padroneggio, ma soffermarmi sugli aspetti scientifici e psicologici per tentare di farne un'analisi interpretativa.
So perfettamente che la mia valutazione non sarà condivisa da molti, anche tra coloro che ritengono di avere un background scientifico ( o più verosimilmente pseudo-scientifico); tant'è, la tentazione di esprimere il mio pensiero è troppo forte, in un periodo in cui frotte di astrologi sui media di ogni tipo vengono invitati a dichiarare le predizioni per l'anno nuovo per ciascuno dei segni zodiacali.
Non nego che quest'oggi, ascoltando l'astrologo di turno, abbia anch'io (ormai è palese la mia opinione sulle predizioni astrologiche!) constatato una possibile aderenza con il mio vissuto...ma, non essendo un marziano, anch'io sono soggetto agli stessi fenomeni psicologici secondo i quali generiche predizioni vengono adattate e "proiettate" nel vissuto personale, così come gli eventi sfavorevoli vengono tralasciati o dimenticati, mentre quelli positivi ricordati e resi testimonianza dell'attendibilità della predizione!
Inutile poi ricordare che, semmai l'apparente configurazione di gruppi di stelle visibili ad occhio nudo, definiti segni zodiacali (peraltro utilizzati pure in Astronomia) possa influenzare il corso della vita degli umani, nel corso dei millenni tali configurazioni subiscono delle distorsioni e sfasamenti, generati dal moto relativo del sistema solare nella rivoluzione intorno al centro galattico e nella cosiddetta precessione degli equinozi.
Non solo, che dire poi dell'influenza dei pianeti? Sebbene tutti sappiano che le uniche interazioni fisiche da parte dei pianeti siano prodotte da quella gravitazionale e quella elettromagnetica in misura inversamente proporzionale al quadrato delle distanze, cioè in maniera trascurabile (a parte il Sole e la Luna), viene passivamente accettato che "il passaggio di Urano in Gemelli" generi chissà quali conseguenze...!
Vogliamo parlare del significato favorevole o nefasto che il transito di questo o quel pianeta ha su un particolare segno? nessuno si scandalizza del fatto che derivi dalla mitologia greca in quanto il desiderio di poter dominare il proprio futuro sovrasta qualsiasi valutazione razionale.
Buon Anno a tutti voi!
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01/01/2012 15:58:31
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...e la barca va
18 giugno 2011 ore 19:11 segnala
Perchè il tempo scorre dal presente verso il futuro?
Perchè non accade mai che dai cocci si rigeneri un vaso intero ?
Per Newton il tempo era assoluto e indipendente dallo spazio e dal sistema di riferimento, concetto che Einstein ha rivoluzionato nel 1905 con la Relatività Ristretta: il tempo dell'orologio di un osservatore che si muove con velocità v rispetto ad un sistema inerziale viene dilatato di una quantità funzione del rapporto di tale velocità con quella della luce.
Le equazioni che descrivono i fenomeni di natura sono invarianti rispetto al tempo.
Questo significa che, a parte qualche eccezione, il fenomeno non cambia sia se avviene nel passato sia se si verifica nel futuro.
In particolare nel microcosmo vale il teorema CPT secondo il quale l'universo è invariante se le particelle venissero sostituite da antiparticelle, se la parità cambiasse segno (riflessione speculare) e si invertisse la direzione del flusso temporale.
In un sistema isolato, come l'universo, il disordine tende ad aumentare col tempo.
Questa osservazione, confermata dall'evidenza sperimentale, è nota in termodinamica come principio dell'entropia.
Il principio dell'aumento dell'entropia in un sistema isolato definisce dunque una freccia del tempo: un fenomeno evolve verso una configurazione in cui il numero di microstati e di disordine è massimo.
Il principio dell'aumento dell'entropia dell'universo può essere riformulato nella maniera seguente: verso il futuro il disordine aumenta, verso il passato il disordine diminuisce.
Una tazza integra è un sistema ordinato, la tazza disintegrata in mille cocci è un sistema disordinato: anche se può apparire assurdo che dai cocci si crei la tazza e la probabilità di quest'evento è praticamente nulla, non è concettualmente impossibile! Anche la vita è ordine e la morte disordine; ma allora perchè nasce un bimbo o una stella? Il motivo è che non si tratta di un sistema isolato: l'embrione cresce ed evolve in uno stato più ordinato in quanto alimentato dall'esterno.
La freccia del tempo psicologico ha invece segno opposto rispetto alla freccia del tempo fisico: ricordiamo il passato piuttosto che il futuro...ma anche in questo caso ci sono delle eccezioni!
Perchè non accade mai che dai cocci si rigeneri un vaso intero ?
Per Newton il tempo era assoluto e indipendente dallo spazio e dal sistema di riferimento, concetto che Einstein ha rivoluzionato nel 1905 con la Relatività Ristretta: il tempo dell'orologio di un osservatore che si muove con velocità v rispetto ad un sistema inerziale viene dilatato di una quantità funzione del rapporto di tale velocità con quella della luce.
Le equazioni che descrivono i fenomeni di natura sono invarianti rispetto al tempo.
Questo significa che, a parte qualche eccezione, il fenomeno non cambia sia se avviene nel passato sia se si verifica nel futuro.
In particolare nel microcosmo vale il teorema CPT secondo il quale l'universo è invariante se le particelle venissero sostituite da antiparticelle, se la parità cambiasse segno (riflessione speculare) e si invertisse la direzione del flusso temporale.
In un sistema isolato, come l'universo, il disordine tende ad aumentare col tempo.
Questa osservazione, confermata dall'evidenza sperimentale, è nota in termodinamica come principio dell'entropia.
Il principio dell'aumento dell'entropia in un sistema isolato definisce dunque una freccia del tempo: un fenomeno evolve verso una configurazione in cui il numero di microstati e di disordine è massimo.
Il principio dell'aumento dell'entropia dell'universo può essere riformulato nella maniera seguente: verso il futuro il disordine aumenta, verso il passato il disordine diminuisce.
Una tazza integra è un sistema ordinato, la tazza disintegrata in mille cocci è un sistema disordinato: anche se può apparire assurdo che dai cocci si crei la tazza e la probabilità di quest'evento è praticamente nulla, non è concettualmente impossibile! Anche la vita è ordine e la morte disordine; ma allora perchè nasce un bimbo o una stella? Il motivo è che non si tratta di un sistema isolato: l'embrione cresce ed evolve in uno stato più ordinato in quanto alimentato dall'esterno.
La freccia del tempo psicologico ha invece segno opposto rispetto alla freccia del tempo fisico: ricordiamo il passato piuttosto che il futuro...ma anche in questo caso ci sono delle eccezioni!
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Perchè il tempo scorre dal presente verso il futuro? Perchè non accade mai che dai cocci si rigeneri un vaso intero ? « IMMAGINE:...
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18/06/2011 19:11:21
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Astro-imprinting Theory
01 maggio 2011 ore 18:14 segnala
L'astrologia è un divertente esercizio mentale basato su antiche credenze ed il desiderio di conoscere in anticipo il futuro. Il fatto che si serva delle effemeridi per calcolare congiunzioni e opposizioni di pianeti non deve far pensare che sia una scienza.
La teoria che sto cercando di sviluppare, denominata astro-imprinting, si fonda invece su alcune obiettive correlazioni tra fenomeni astronomici e la psiche.
In particolare talune distonie comportamentali o di variazione umorale sono per esempio state osservate su alcuni individui in coincidenza di tempeste magnetiche; è pure noto, anche nella letteratura psichiatrica, la dipendenza tra le condizioni climatiche e gli stati depressivi (meteopatia). Statisticamente chi nasce nei mesi invernali esibisce con maggior frequenza un atteggiamento psicotico, mentre coloro che nascono nei mesi autunnali hanno una maggior tendenza all'introversione.
E' peraltro consolidato lo stretto legame non solo tra condizioni atmosferiche in termini di temperatura, pressione ed umidità e condizioni fisiche o addirittura patologiche, ma persino tra quest'ultime e le stagioni (per esempio durante l'autunno la caduta fisiologica dei capelli si accentua).
Sembra dunque esistere un'interazione tra fenomeni magnetosferici (legati alle fasce di Van Allen), attività solare (macchie, brillamenti e vento solare), meteorologia, stagioni e distonie comportamentali.
Sebbene associata alla tradizione agreste piuttosto che a rigidi schemi della scienza ufficiale, taluni eventi del mondo contadino come la semina, i raccolti, la spremitura, sono da tempi immemorabili legati alle fasi lunari.
Contrariamente all'astrologia che è basata sull'assegnazione di fittizi segni zodiacali (le costellazioni derivano dalla fantasia antropomorfa e zoomorfa dell'uomo dei primordi della civiltà) dipendenti dal tempo (precessione degli equinozi) e sull'intersezione apparente delle orbite dei pianeti (alcuni ai confini del sistema solare!) con le aree della volta celeste delimitate dagli stessi segni zodiacali, la teoria astro-imprinting si basa sugli effetti, sia temporanei sia permanenti, indotti dai fenomeni gravitazionali ed elettromagnetici del Sole, della Luna e della Terra sul comportamento o sul carattere come risultato statistico sulla popolazione abitante in una fascia di latitudini tra +/- 60°.
In sostanza la teoria ipotizza un "imprinting" generato dall'attività solare, dalle fasi lunari e dalle stagioni. E' quindi ragionevole pensare che così come tali condizioni influenzino l'umore delle gestanti, la morfologia caratteriale del nascituro venga definita, oltre che dai geni, dall'umore della madre e quindi, in ultima analisi, dalle condizioni ambientali e astronomiche che ne hanno influenzato l'umore.
In conclusione la teoria fornisce indicazioni statistiche sul carattere di un individuo dalla sola conoscenza della data di nascita, senza però avere la presunzione di prevederne il futuro!
La teoria che sto cercando di sviluppare, denominata astro-imprinting, si fonda invece su alcune obiettive correlazioni tra fenomeni astronomici e la psiche.
In particolare talune distonie comportamentali o di variazione umorale sono per esempio state osservate su alcuni individui in coincidenza di tempeste magnetiche; è pure noto, anche nella letteratura psichiatrica, la dipendenza tra le condizioni climatiche e gli stati depressivi (meteopatia). Statisticamente chi nasce nei mesi invernali esibisce con maggior frequenza un atteggiamento psicotico, mentre coloro che nascono nei mesi autunnali hanno una maggior tendenza all'introversione.
E' peraltro consolidato lo stretto legame non solo tra condizioni atmosferiche in termini di temperatura, pressione ed umidità e condizioni fisiche o addirittura patologiche, ma persino tra quest'ultime e le stagioni (per esempio durante l'autunno la caduta fisiologica dei capelli si accentua).
Sembra dunque esistere un'interazione tra fenomeni magnetosferici (legati alle fasce di Van Allen), attività solare (macchie, brillamenti e vento solare), meteorologia, stagioni e distonie comportamentali.
Sebbene associata alla tradizione agreste piuttosto che a rigidi schemi della scienza ufficiale, taluni eventi del mondo contadino come la semina, i raccolti, la spremitura, sono da tempi immemorabili legati alle fasi lunari.
Contrariamente all'astrologia che è basata sull'assegnazione di fittizi segni zodiacali (le costellazioni derivano dalla fantasia antropomorfa e zoomorfa dell'uomo dei primordi della civiltà) dipendenti dal tempo (precessione degli equinozi) e sull'intersezione apparente delle orbite dei pianeti (alcuni ai confini del sistema solare!) con le aree della volta celeste delimitate dagli stessi segni zodiacali, la teoria astro-imprinting si basa sugli effetti, sia temporanei sia permanenti, indotti dai fenomeni gravitazionali ed elettromagnetici del Sole, della Luna e della Terra sul comportamento o sul carattere come risultato statistico sulla popolazione abitante in una fascia di latitudini tra +/- 60°.
In sostanza la teoria ipotizza un "imprinting" generato dall'attività solare, dalle fasi lunari e dalle stagioni. E' quindi ragionevole pensare che così come tali condizioni influenzino l'umore delle gestanti, la morfologia caratteriale del nascituro venga definita, oltre che dai geni, dall'umore della madre e quindi, in ultima analisi, dalle condizioni ambientali e astronomiche che ne hanno influenzato l'umore.
In conclusione la teoria fornisce indicazioni statistiche sul carattere di un individuo dalla sola conoscenza della data di nascita, senza però avere la presunzione di prevederne il futuro!
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L'astrologia è un divertente esercizio mentale basato su antiche credenze ed il desiderio di conoscere in anticipo il futuro. Il fatto che si serva delle effemeridi per calcolare congiunzioni e...
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01/05/2011 18:14:10
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L'energia sostenibile
28 aprile 2011 ore 14:10 segnala
L'energia che proviene dalle stelle e quindi anche dal nostro Sole è basata su un meccanismo di reazione nucleare che utilizza elementi leggeri (isotopi dell'idrogeno, deuterio e tritio) per fonderli in elementi via via più pesanti, a partire dall'elio.
La differenza di massa tra i nuclidi reagenti ed il risultato della reazione si esplica in energia (E=mc2). L'urto tra i nuclidi deve essere sufficientemente efficace per superare l'energia di legame del nucleo stesso: questa energia si ottiene da quella di agitazione termica che nelle stelle come il Sole è associata a decine di milioni di gradi Kelvin.
E' possibile riprodurre questo sole in miniatura, seppur per brevi periodi impulsati, anche sulla Terra per ottenere energia a basso costo ed ecologica (contrariamente all'energia di fissione). Occorre dunque sviluppare la tecnologia per consentire l'ingegnerizzazione di questa fonte energetica. Purtroppo le compagnie petrolifere (che controllano la ricerca in questo campo) ed in seconda battuta i Governi non investono abbastanza risorse su questa linea di ricerca.
La differenza di massa tra i nuclidi reagenti ed il risultato della reazione si esplica in energia (E=mc2). L'urto tra i nuclidi deve essere sufficientemente efficace per superare l'energia di legame del nucleo stesso: questa energia si ottiene da quella di agitazione termica che nelle stelle come il Sole è associata a decine di milioni di gradi Kelvin.
E' possibile riprodurre questo sole in miniatura, seppur per brevi periodi impulsati, anche sulla Terra per ottenere energia a basso costo ed ecologica (contrariamente all'energia di fissione). Occorre dunque sviluppare la tecnologia per consentire l'ingegnerizzazione di questa fonte energetica. Purtroppo le compagnie petrolifere (che controllano la ricerca in questo campo) ed in seconda battuta i Governi non investono abbastanza risorse su questa linea di ricerca.
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L'energia che proviene dalle stelle e quindi anche dal nostro Sole è basata su un meccanismo di reazione nucleare che utilizza elementi leggeri (isotopi dell'idrogeno, deuterio e tritio) per fonderli...
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28/04/2011 14:10:54
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Scrive dal: | 28/04/2011 |
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