
Lanciata da Cape Canaveral con il vettore Atlas V, il 26 novembre 2011, dopo un viaggio di oltre 8 mesi, la sonda Curiosity è atterrata o per meglio dire "ammartata" nel cratere Gale di Marte alle 7:31 (IT) del 6 agosto; la sequenza d'ingresso nell'atmosfera, discesa ed atterraggio (EDL: Entry, Descent, Landing) è durata 420 lunghissimi secondi (7 minuti) rallentandolo da una velocità iniziale di 21,000 Km/h e facendo delicatamente depositare (3,6 km/h) sul suolo marziano un rover delle dimensioni e del peso di un'auto utilitaria. Una fase delicata della sequenza è stata quella associata all'efficienza dello schermo termico durante l'impatto con l'atmosfera marziana la cui densità, benchè sia un centesimo di quella terrestre, è in grado di far incrementare la temperatura fino a 1600 °F.
La ben collaudata procedura d'atterraggio con "airbag" utilizzata per i precedenti Spirit e Opportunity, per un rover di 900 Kg come in questo caso, non avrebbe funzionato.
Il costo della missione interplanetaria è stato di 2,500 milioni di dollari, tanti in senso assoluto, ma assai pochi se confrontati con quelli spesi, tanto per fare un esempio a caso, per un intervento militare (è uso comune definirlo "missione di pace"...) di pochi mesi in un paese del medio-oriente o per organizzare i giochi olimpici.
Curiosity è stato progettato per sostenere una missione della durata di un anno marziano (circa due anni terrestri) durante la quale percorrerà il cratere delle dimensioni di 150 Km, prelevando campioni di suolo da analizzare in situ. Nell'era primeva di Marte il cratere era presumibilmente il bacino di un lago, circondato da alte montagne. E' dunque il luogo adatto per la ricerca della vita (presente o passata) sul pianeta rosso.