Ho un’accelerazione emotiva istantanea, tendo a portare ogni cosa agli eccessi in pochi secondi.
Quelle come me fanno paura, perché o le sai guidare o ti ci schianti.
È un’anima volubile la mia, a volte spicca il volo verso incredibili rotte astrali, altre volte si incastra in terrene imprigionanti paludi.
Io sono fatta così: o ci tengo troppo o non mi frega nulla.
Esistere
08 marzo 2015 ore 11:40 segnalae98f05f3-4380-4569-ac7e-38cb822639a7
Ho un’accelerazione emotiva istantanea, tendo a portare ogni cosa agli eccessi in pochi secondi.
Quelle come me fanno paura, perché o le sai guidare o ti ci schianti.
È un’anima volubile la mia, a volte spicca il volo verso incredibili rotte astrali, altre volte si incastra in terrene...
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08/03/2015 11:40:36
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Tutto e niente passa
23 febbraio 2015 ore 09:30 segnala
Erano trascorsi anni. Migliaia di giorni. Senza alcun contatto.
Né un un’email, nè una telefonata,né un messaggio.
Perché la vita a volte ti sovrasta, fa la sadica, e separa persone inseparabili, e sostituisce spazi insostituibili.
Poi ad un tratto, un pomeriggio qualsiasi, componi quel numero. Un numero mai dimenticato, che è rimasto sempre lì, nel cassetto più prezioso della tua memoria.
E il telefono squilla, squilla ancora, squilla come prima. E senti quella voce. Quella voce che ti riconosce subito. E non poteva essere altrimenti. Dolce, come è dolce il ricordo della cosa più dolce. Inattesa, come qualcosa che aspetti da sempre.
Tutto quel tempo lontani, eppure così vicini, l’uno sempre nei pensieri dell’altra. Presenze impalpabili, ma mai assenti. Assenze più intensamente presenti della presenza stessa, perché non hanno bisogno di vista e materia per riconoscersi, per sentirsi vicine.
E finalmente, quell’incontro.
Noi, così diversi: identici.
È incredibile come il tempo, che sempre scorre inesorabile e che tutto cambia, non possa niente, non abbia alcun potere su alcuni sentimenti. Perché ci sono posti dove i granelli di polvere che offuscano la brillantezza delle cose non possono penetrare. Luoghi dentro, sigillati dai respiri più intimi e sinceri, punti di luce imprecisati nel buio, che puoi vedere solo tu, ad occhi chiusi, in quelle gelide notti in cui il vento sussurra alla luna sempre lo stesso nome: il suo. Un nome che così, come lo pronunci a te stesso attenta che nessuno ti ascolti, affinché non te ne venga sottratto nemmeno un accento, non potrebbe appartenere a nessun altro.
Dicono che tutto passi. Ed, in effetti, era tutto diverso. Era passata la nostra panchina di legno, corrosa dalle piogge e poi sostituita da fredde poltrone in marmo. Era passato persino il silenzio del parco al tramonto, ora rotto dal frastuono dei clacson del nuovo parcheggio antistante...Ma il rumore del mare...no,quello era uguale
Tutto era diverso. Tanto era passato. Ma “tutto tutto”, no. Perché, forse, non è vero che tutto passa, sempre.
Noi no.
Non eravamo passati noi...
Né un un’email, nè una telefonata,né un messaggio.
Perché la vita a volte ti sovrasta, fa la sadica, e separa persone inseparabili, e sostituisce spazi insostituibili.
Poi ad un tratto, un pomeriggio qualsiasi, componi quel numero. Un numero mai dimenticato, che è rimasto sempre lì, nel cassetto più prezioso della tua memoria.
E il telefono squilla, squilla ancora, squilla come prima. E senti quella voce. Quella voce che ti riconosce subito. E non poteva essere altrimenti. Dolce, come è dolce il ricordo della cosa più dolce. Inattesa, come qualcosa che aspetti da sempre.
Tutto quel tempo lontani, eppure così vicini, l’uno sempre nei pensieri dell’altra. Presenze impalpabili, ma mai assenti. Assenze più intensamente presenti della presenza stessa, perché non hanno bisogno di vista e materia per riconoscersi, per sentirsi vicine.
E finalmente, quell’incontro.
Noi, così diversi: identici.
È incredibile come il tempo, che sempre scorre inesorabile e che tutto cambia, non possa niente, non abbia alcun potere su alcuni sentimenti. Perché ci sono posti dove i granelli di polvere che offuscano la brillantezza delle cose non possono penetrare. Luoghi dentro, sigillati dai respiri più intimi e sinceri, punti di luce imprecisati nel buio, che puoi vedere solo tu, ad occhi chiusi, in quelle gelide notti in cui il vento sussurra alla luna sempre lo stesso nome: il suo. Un nome che così, come lo pronunci a te stesso attenta che nessuno ti ascolti, affinché non te ne venga sottratto nemmeno un accento, non potrebbe appartenere a nessun altro.
Dicono che tutto passi. Ed, in effetti, era tutto diverso. Era passata la nostra panchina di legno, corrosa dalle piogge e poi sostituita da fredde poltrone in marmo. Era passato persino il silenzio del parco al tramonto, ora rotto dal frastuono dei clacson del nuovo parcheggio antistante...Ma il rumore del mare...no,quello era uguale
Tutto era diverso. Tanto era passato. Ma “tutto tutto”, no. Perché, forse, non è vero che tutto passa, sempre.
Noi no.
Non eravamo passati noi...
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Erano trascorsi anni. Migliaia di giorni. Senza alcun contatto.
Né un un’email, nè una telefonata,né un messaggio.
Perché la vita a volte ti sovrasta, fa la sadica, e separa persone inseparabili, e sostituisce spazi insostituibili.
Poi ad un tratto, un pomeriggio qualsiasi, componi quel numero. Un...
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23/02/2015 09:30:24
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Le parole che non ti ho detto
20 gennaio 2015 ore 10:19 segnala
Per tutte le parole che non ti ho detto
e che avrei sempre voluto dirti,
anche se già sapevo che con esse avrei potuto ferirti.
Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti,
anche quando nulla avevi da dirmi.
Per tutti quei silenzi che non hai saputo riempire,
per quelle frasi che non mi hai mai detto
e che avrei voluto sentire.
Per tutte quelle piccole cose che non mi hai saputo donare,
per quei semplici gesti che non hai saputo fare.
Per tutti quei sorrisi che non mi hai regalato,
per quegli sguardi con cui i tuoi occhi non mi hanno guardato,
per le carezze di cui le tue mani mi hanno privato.
E se tutto questo non dovesse ancora bastare,
mi basterà di te ricordare,
tutte le promesse che non hai mantenuto,
tutte le attenzioni che da te non ho avuto.
Tutte quelle foto che non vorrò più guardare,
istantanee di istanti che non ho mai vissuto….
Ma nonostante tutti quei dolci momenti che con te non ho avuto,
nonostante tutto quel tempo che grazie a te ho perduto,
eppure ti dico, in questo amore, per quanto strano, io, ci ho creduto.
e che avrei sempre voluto dirti,
anche se già sapevo che con esse avrei potuto ferirti.
Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti,
anche quando nulla avevi da dirmi.
Per tutti quei silenzi che non hai saputo riempire,
per quelle frasi che non mi hai mai detto
e che avrei voluto sentire.
Per tutte quelle piccole cose che non mi hai saputo donare,
per quei semplici gesti che non hai saputo fare.
Per tutti quei sorrisi che non mi hai regalato,
per quegli sguardi con cui i tuoi occhi non mi hanno guardato,
per le carezze di cui le tue mani mi hanno privato.
E se tutto questo non dovesse ancora bastare,
mi basterà di te ricordare,
tutte le promesse che non hai mantenuto,
tutte le attenzioni che da te non ho avuto.
Tutte quelle foto che non vorrò più guardare,
istantanee di istanti che non ho mai vissuto….
Ma nonostante tutti quei dolci momenti che con te non ho avuto,
nonostante tutto quel tempo che grazie a te ho perduto,
eppure ti dico, in questo amore, per quanto strano, io, ci ho creduto.
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Per tutte le parole che non ti ho detto
e che avrei sempre voluto dirti,
anche se già sapevo che con esse avrei potuto ferirti.
Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti,
anche quando nulla avevi da dirmi.
Per tutti quei silenzi che non hai saputo riempire,
per quelle frasi che non mi hai mai...
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20/01/2015 10:19:44
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L'andare via..
23 dicembre 2014 ore 14:22 segnala
Capita che le persone ti manchino,certo che capita..
Ma tu devi tenere a mente perché te ne sei andata, va bene?
Devi ricordare che non c’è stata soltanto una ragione, che di bocconi ne hai ingoiati tanti, prima di mollare.
È questo che non ti devi scordare. Di tutte le volte che i tuoi desideri non erano abbastanza importanti, di tutte le volte che venivi dopo, ma non dopo le cose essenziali. Dopo di lui, punto. Dopo tutto ciò che la sua visione della vita riteneva prioritario. Devi rammentare questo. Che non sopportava più neanche di sentirti parlare, che non voleva essere annoiato e che lo stancavi persino se gli scrivevi un messaggio. Ricordi? E allora forza, vai avanti, perché tu lo sai che sei stata amata quasi niente. Lo dico per te, soltanto per te. Quando la mancanza si fa insopportabile, devi tenere a mente perché te ne sei andata.
Ma tu devi tenere a mente perché te ne sei andata, va bene?
Devi ricordare che non c’è stata soltanto una ragione, che di bocconi ne hai ingoiati tanti, prima di mollare.
È questo che non ti devi scordare. Di tutte le volte che i tuoi desideri non erano abbastanza importanti, di tutte le volte che venivi dopo, ma non dopo le cose essenziali. Dopo di lui, punto. Dopo tutto ciò che la sua visione della vita riteneva prioritario. Devi rammentare questo. Che non sopportava più neanche di sentirti parlare, che non voleva essere annoiato e che lo stancavi persino se gli scrivevi un messaggio. Ricordi? E allora forza, vai avanti, perché tu lo sai che sei stata amata quasi niente. Lo dico per te, soltanto per te. Quando la mancanza si fa insopportabile, devi tenere a mente perché te ne sei andata.
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Capita che le persone ti manchino,certo che capita..
Ma tu devi tenere a mente perché te ne sei andata, va bene?
Devi ricordare che non c’è stata soltanto una ragione, che di bocconi ne hai ingoiati tanti, prima di mollare.
È questo che non ti devi scordare. Di tutte le volte che i tuoi desideri...
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23/12/2014 14:22:50
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Mai distante
02 dicembre 2014 ore 10:32 segnala
"Una parola e quello scenario lasciato in sospeso anni fa era più vivido che mai nei suoi pensieri. Era stata così impegnata a fingere di dimenticare che aveva perso di vista una cosa fondamentale: ciò che si ama non si dimentica mai, perché l'anima non rinuncia mai veramente a ciò che desidera, conduce una sua battaglia, forte e silenziosa, lenta ma determinata; l'anima, al contrario di lei, era coraggiosa, voleva vivere l'essenza di ogni cosa, ribellandosi ai giorni che ferocemente scorrevano nell'intento di lasciare tutto alle spalle. Ma più veloce si correva, più il passato accelerava il suo passo: giunti al traguardo lei e lui si sarebbero ritrovati nuovamente al punto di partenza come, se in realtà, non si fossero lasciati mai. Non si rinuncia mai veramente a ciò che si sogna, nel profondo ognuno stava combattendo una propria battaglia verso i propri desideri, fino al prossimo traguardo, fino al prossimo passato travestito da presente.
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"Una parola e quello scenario lasciato in sospeso anni fa era più vivido che mai nei suoi pensieri. Era stata così impegnata a fingere di dimenticare che aveva perso di vista una cosa fondamentale: ciò che si ama non si dimentica mai, perché l'anima non rinuncia mai veramente a ciò che desidera,...
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02/12/2014 10:32:27
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Non sò...
28 novembre 2014 ore 12:20 segnala
Non so se sono una persona triste
con la vocazione di essere una persona allegra
o, viceversa, il contrario.
Quello che so, però, è che c’è sempre un po' di tristezza
nei miei momenti più felici,
così come c’è sempre un po’ di allegria
nei miei giorni peggiori.
con la vocazione di essere una persona allegra
o, viceversa, il contrario.
Quello che so, però, è che c’è sempre un po' di tristezza
nei miei momenti più felici,
così come c’è sempre un po’ di allegria
nei miei giorni peggiori.
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Non so se sono una persona triste
con la vocazione di essere una persona allegra
o, viceversa, il contrario.
Quello che so, però, è che c’è sempre un po' di tristezza
nei miei momenti più felici,
così come c’è sempre un po’ di allegria
nei miei giorni peggiori.
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28/11/2014 12:20:52
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L'amore come il fuoco..brucia fino a rimanere solo cenere..
24 novembre 2014 ore 10:45 segnala
Sono sempre stata innamorata da quando ne ho memoria.
Ho amato davvero tanto, tantissimo. Ma solo ora mi rendo conto che forse non so amare. Amo troppo, amo male. In modo assoluto. Ma l’assoluto non esiste su questa terra… e così il mio amore non scalda: ustiona. Divampa come il più indomabile degli incendi e poi brucia ogni cosa attorno.
Finché, inevitabilmente, resta solo cenere.
Il fatto è che non so amare senza bruciare, e non posso vivere senza amore. E allora mi chiedo: si può? Si può bruciare, bruciare così intensamente, sempre, senza incenerirsi mai?
Ho amato davvero tanto, tantissimo. Ma solo ora mi rendo conto che forse non so amare. Amo troppo, amo male. In modo assoluto. Ma l’assoluto non esiste su questa terra… e così il mio amore non scalda: ustiona. Divampa come il più indomabile degli incendi e poi brucia ogni cosa attorno.
Finché, inevitabilmente, resta solo cenere.
Il fatto è che non so amare senza bruciare, e non posso vivere senza amore. E allora mi chiedo: si può? Si può bruciare, bruciare così intensamente, sempre, senza incenerirsi mai?
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Sono sempre stata innamorata da quando ne ho memoria.
Ho amato davvero tanto, tantissimo. Ma solo ora mi rendo conto che forse non so amare. Amo troppo, amo male. In modo assoluto. Ma l’assoluto non esiste su questa terra… e così il mio amore non scalda: ustiona. Divampa come il più indomabile...
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24/11/2014 10:45:55
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Solo con il tempo
19 novembre 2014 ore 12:40 segnala
Con il tempo si impara la sottile differenza fra sostenere una mano e incatenare un’anima..
e si impara che l’amore non significa andare a letto,
e una compagnia non significa sicurezza
e uno comincia a imparare…
Che i baci non sono contratti
e i regali non sono promesse
e uno comincia ad accettare le sue sconfitte
a testa alta e con gli occhi aperti e uno impara
che costruire tutti i suoi cammini nell’oggi,
perché il terreno di domani è troppo insicuro per far piani..
e i futuri hanno la forma di cadere a metà.
E dopo col tempo, uno impara
che se è troppo anche il calore del sole brucia.
Così uno pianta il suo giardino e decora la sua anima,
al posto di aspettarsi che qualcuno porti fiori.
E uno impara che realmente può reggere che uno
è veramente forte, che uno realmente vale e uno può imparare.
E impara…e ogni giorno impara.
Con il tempo impara che stare con qualcuno
perché ti offre un buon futuro significa presto
o tardi voler ritornare al passato.
Con il tempo capisci che solo chi è capace di amarti
con i tuoi difetti, senza pretendere cambiarti,
può offrirti la felicità che desideri.
Con il tempo ti accorgi che, se stai a fianco
di questa persona solo per accompagnare la tua solitudine,
irrimediabilmente finirai per non volere più vederla.
Con il tempo impari che le parole dette
in un momento d’ira possono continuare
a dolere a chi feristi tutta la vita.
Con il tempo impari che discolpare lo fa,
però perdonare, è solo delle anime grandi.
Con il tempo ti rendi conto che tutta
l’esperienza vissuta con ogni persona è irripetibile.
Con il tempo ti rendi conto che in realtà
il meglio non era il futuro, ma il momento
che stavi vivendo proprio in questo istante.
Con il tempo imparerai che cercar di perdonare o chiedere perdono,
dire di amare, di desiderare,
di aver bisogno, dire di voler essere amico,
di fronte ad una tomba, non ha più senso.
Però, sfortunatamente, solo con il tempo…
fortunatamente o sfortunatamente solo con il tempo..
e si impara che l’amore non significa andare a letto,
e una compagnia non significa sicurezza
e uno comincia a imparare…
Che i baci non sono contratti
e i regali non sono promesse
e uno comincia ad accettare le sue sconfitte
a testa alta e con gli occhi aperti e uno impara
che costruire tutti i suoi cammini nell’oggi,
perché il terreno di domani è troppo insicuro per far piani..
e i futuri hanno la forma di cadere a metà.
E dopo col tempo, uno impara
che se è troppo anche il calore del sole brucia.
Così uno pianta il suo giardino e decora la sua anima,
al posto di aspettarsi che qualcuno porti fiori.
E uno impara che realmente può reggere che uno
è veramente forte, che uno realmente vale e uno può imparare.
E impara…e ogni giorno impara.
Con il tempo impara che stare con qualcuno
perché ti offre un buon futuro significa presto
o tardi voler ritornare al passato.
Con il tempo capisci che solo chi è capace di amarti
con i tuoi difetti, senza pretendere cambiarti,
può offrirti la felicità che desideri.
Con il tempo ti accorgi che, se stai a fianco
di questa persona solo per accompagnare la tua solitudine,
irrimediabilmente finirai per non volere più vederla.
Con il tempo impari che le parole dette
in un momento d’ira possono continuare
a dolere a chi feristi tutta la vita.
Con il tempo impari che discolpare lo fa,
però perdonare, è solo delle anime grandi.
Con il tempo ti rendi conto che tutta
l’esperienza vissuta con ogni persona è irripetibile.
Con il tempo ti rendi conto che in realtà
il meglio non era il futuro, ma il momento
che stavi vivendo proprio in questo istante.
Con il tempo imparerai che cercar di perdonare o chiedere perdono,
dire di amare, di desiderare,
di aver bisogno, dire di voler essere amico,
di fronte ad una tomba, non ha più senso.
Però, sfortunatamente, solo con il tempo…
fortunatamente o sfortunatamente solo con il tempo..
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Con il tempo si impara la sottile differenza fra sostenere una mano e incatenare un’anima..
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e si impara che l’amore non significa andare a letto,
e una compagnia non significa sicurezza
e uno comincia a imparare…
Che i baci non sono contratti
e i regali non sono promesse
e uno...
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19/11/2014 12:40:09
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Cara amica...
09 novembre 2014 ore 09:34 segnala
Amica mia,sò che ora stai facendo i conti con questi mesi che sono trascorsi..che ti ha procurato ferite profonde e dolori che potevi immaginare, ma che mai avresti creduto tanto insopportabili. Voglio dirti, amica mia, che più triste di questa sofferenza che adesso ti distrugge, c’è quella dignità che avresti dovuto barattare se, al contrario, avessi scelto di fingere di non vedere e lasciare le cose com’erano…Non rimuginare, non ti colpevolizzare. Tu hai scelto soltanto la libertà di volerti bene, dal momento che altri non te ne volevano. Sii orgogloiosa di te.
Ok....lo farò...
Ok....lo farò...
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Amica mia,sò che ora stai facendo i conti con questi mesi che sono trascorsi..che ti ha procurato ferite profonde e dolori che potevi immaginare, ma che mai avresti creduto tanto insopportabili. Voglio dirti, amica mia, che più triste di questa sofferenza che adesso ti distrugge, c’è quella dignità...
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09/11/2014 09:34:36
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Tutto sarà più bello
02 novembre 2014 ore 09:12 segnala
Delle volte ci fossilizziamo così tanto su qualcuno, da non renderci neanche conto che,
questo qualcuno, non è la persona che vorremmo accanto.
Succede. Succede che ci investiamo talmente tanto;
che c’impuntiamo ancor di più, quasi fino a non
renderci conto che stiamo proiettando, su quel qualcuno,
le caratteristiche che noi vorremmo avesse, ma che,
in fin dei conti, non ha. Io le chiamo persone-ossessione.
Quelle che mi si infilano tra i punti deboli, e che restan lì
esclusivamente per ferirmi, per ferirci.
E spesso, stupidamente, e consapevolmente, li lasciamo fare.
Lasciamo che ci distruggano, a poco a poco, e li
osserviamo andar via e tornare a proprio piacimento.
Non è questione di stupidità, non si è stupidi quando si
affida il proprio cuore nelle mani di qualcun altro.
Anzi, si tratta di essere coraggiosi, di avere coraggio.
Solo che, delle volte, lo affidiamo nelle mani sbagliate.
Tra le braccia di chi non è capace di stringerci abbastanza.
Di stringerci quando serve. Però, poi, finisce.
Ci si sveglia. Ci si rende conto. Fortunatamente.
Non è mai troppo tardi, dicono. E quando accade è un po’
come tornare nel mondo vero. Un po’ come liberarsi da
un peso che credevamo indistruttibile.
Dura fino a quando vuoi. Non è vero che non si riesce.
Non è vero che si è in trappola. Ci si può salvare.
Bisogna salvarsi. È un obbligo.
Siamo rimasti nelle mani sbagliate per troppo tempo.
Basta riafferrare le redini della propria vita
Quando vuoi.
questo qualcuno, non è la persona che vorremmo accanto.
Succede. Succede che ci investiamo talmente tanto;
che c’impuntiamo ancor di più, quasi fino a non
renderci conto che stiamo proiettando, su quel qualcuno,
le caratteristiche che noi vorremmo avesse, ma che,
in fin dei conti, non ha. Io le chiamo persone-ossessione.
Quelle che mi si infilano tra i punti deboli, e che restan lì
esclusivamente per ferirmi, per ferirci.
E spesso, stupidamente, e consapevolmente, li lasciamo fare.
Lasciamo che ci distruggano, a poco a poco, e li
osserviamo andar via e tornare a proprio piacimento.
Non è questione di stupidità, non si è stupidi quando si
affida il proprio cuore nelle mani di qualcun altro.
Anzi, si tratta di essere coraggiosi, di avere coraggio.
Solo che, delle volte, lo affidiamo nelle mani sbagliate.
Tra le braccia di chi non è capace di stringerci abbastanza.
Di stringerci quando serve. Però, poi, finisce.
Ci si sveglia. Ci si rende conto. Fortunatamente.
Non è mai troppo tardi, dicono. E quando accade è un po’
come tornare nel mondo vero. Un po’ come liberarsi da
un peso che credevamo indistruttibile.
Dura fino a quando vuoi. Non è vero che non si riesce.
Non è vero che si è in trappola. Ci si può salvare.
Bisogna salvarsi. È un obbligo.
Siamo rimasti nelle mani sbagliate per troppo tempo.
Basta riafferrare le redini della propria vita
Quando vuoi.
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Delle volte ci fossilizziamo così tanto su qualcuno, da non renderci neanche conto che,
questo qualcuno, non è la persona che vorremmo accanto.
Succede. Succede che ci investiamo talmente tanto;
che c’impuntiamo ancor di più, quasi fino a non
renderci conto che stiamo proiettando, su quel...
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02/11/2014 09:12:54
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Scrive dal: | 13/12/2012 |
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