FOUR SAW HOLOCAUST: RAGIONA COME RAGIONO IO

23 maggio 2008 ore 22:59 segnala

Più che soffermarmi sul film,
farò un raffronto tra SAW e CANNIBAL HOLOCAUST.
Sul forum dove sono iscritta,
nel topic dedicato, alla fine di una recensione su SAW IV,
è citato CANNIBAL HOLOCAUST poiché l'autore del post,
non a torto, elogia gli effetti splatter di SAW,
definendoli ridondanti e fantasiosi
e sottolinea che è farcito di un sadismo tale
che avrebbe fatto venire l'infarto ai miopi censori
che al tempo bloccarono il film di Ruggero Deodato.
Gli contesto il paragone
tra CANNIBAL HOLOCAUST e SAW
per le ragioni, le mie, che andrò a spiegare.
Quest'ultimo è un film,
l'altro è una sorta di documentario
a metà strada tra finzione e verità scenica.
Nel secondo, i flutti di sangue,
non so che sostanza sia ma non è sangue,
flutti rossi e basta.
Nel primo, (che ho ma non ho voluto vedere
per il motivo che segue) il sangue degli animali è reale.
CH è un film per malati
(e chi degli animali se ne sbatte e ci gode pure di brutto).
Finché sono i cannibali a riservare agli animali sevizie
e torture è, brutale che possa sembrare l'aggettivo,
'accettabile' (che poi lo fanno con tutta la 'carne
in movimento' anche se incellophanata di abiti).
Mangiare è una necessità per tutti,
loro non sono 'educati' a farlo diversamente.
Se riprendi loro è un conto ma se riprendi te stesso
(che hai l'intelletto di poter trovare altre strade
ed altri mezzi altrettanto efficaci
per raggiungere il medesimo fine: la sopravvivenza)
nei loro panni, ma chi stai denunciando se non te stesso?
Il "caro" Ruggero dimostra di saper imitare
alla perfezione e regredire allo stato brado,
però, avvalendosi di armi non 'artigianali':
bravo! Applausi sonori!
Se un serpente agisce da serpente è logico, è nella sua natura,
chi si stupisce dell' 'ordinario' se è comprensibile
(non a caso ho usato 'accettabile)?
Il cannibale è cannibale, l'astemio è astemio,
un regista è un regista e, quindi, deve FINGERE.
Realista nei paesaggi, a riprendere certe realtà
così come sono e chi vive abitualmente di 'inconcepibili',
per la nostra cultura, usi e costumi ok e cose simili, ok.
Ma se a massacrare gli animali a mo' di cannabali
sono gli attori e le comparse di quel regista 'maniaco',
(Barbareschi, a onore e gloria del suo cognome,
non ha avuto esitazioni a sparare al porcellino d'India
col fucile a pallettoni se non sbaglio),
la prospettiva cambia.
Che significa, introduciamo la pena di morte in Italia,
allora.
Gli assassini ammazzano perché sono affetti da turbe,
noi ammazziamo loro in base a quale legge?
La differenza è che loro lo fanno per un (in)spiegabile,
incontrollabile, incontenibile istinto omicida,
che quasi sempre affonda le radici in un'infanzia maledetta,
ma chi si reputa 'normale e disciplinato',
che giustificazioni ha?
"Chi è il vero cannibale?" è il messaggio finale
del film di Deodato: tu
(che i freni dell'etica cui sei figlio hai mollato)
e chi guarda il tuo film
e, al colmo dell'incredibile, lo apprezza
e ci trova spunti di riflessione al di la' dello schifo per te
che l' hai girato e te ne compiaci!
L'intento sarà stato pure 'nobile'
ma il risultato è da bocciare.
Da un lato lo vorrei vedere proprio per non inficiare
le morti del maialino, della tartaruga, delle scimmiette,
4: una fu decapitata e le altre morirono di crepacuore,
(mi pare 'che lessi') di una tarantola
e delle altre sfortunate bestiole
che non sono state citate,
sacrificate in nome di un realismo controproducente.
È come se girassi un film sui ladri e poi rubo anche io
replicando per davvero le gesta di un malvivente
per essere realista e,
per provare l'ebbrezza della rapina a mano armata,
ammazzo il commesso e un paio di clienti
che mi guardano storto.
Mostro il filmato e dopo mi meraviglio se vengo arrestata
perché la legge prevede pene per tal reato.
Condannare SAW è ridicolo
al pari di come sono giudicate le sue trappole
così inverosimilmente funzionali
e, dunque, c'è la chiara consapevolezza
in quelle stime/valutazioni/critiche,
che si tratta di 'effetti speciali'.
RE-ANIMATOR, quello sì che non si può vedere.
Budella, cervello e organi in bella mostra
ad esibirsi in danze improponibili.
Lì sì che ti viene il vomito.
SAW è un film horror, l'orrore non è traducibile in paura
ma in disgusto per alcune 'operazioni',
CH è ignominia e, infatti, la storia dei reporter (giusto?) protagonisti,
finiti negli stomaci dei cannibali, è di secondo piano
e non sensibilizza nemmeno
(tanto è finto, nella stessa misura in cui sono finte
le "strazianti lacerazioni" in SAW)
giacché i commenti si focalizzano sull'orrore dell'uomo
con l'immaginaria toga da giudice. :cens

SAW IV è servito: hai uno stomaco forte?
Metabolizzi velocemente?
BUON APPETITO e altrettanto buona digestione.

<< Ho giurato che avrei continuato la mia opera
e così sarà.
Ascoltando questa cassetta,
qualcuno potrebbe pensare che sia finita
ma sono ancora tra voi,
pensavate che sarebbe finito tutto con la mia morte,
non è finita,
il gioco è appena cominciato. >> parola di Jigsaw.


Intanto, Strahm, i 90 minuti sono scaduti!
G A M E O V E R!

Niente, non c'è LA CURA al male di SAW...
LA SAGA CONTINUA:
TO BE CONTINUED...!
9398639
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