LA ROSA DI VERSAILLES: Oscar François De Jarjayes

11 marzo 2008 ore 01:06 segnala

Le rose fioriscono nella [loro] nobiltà.
Le rose appassiscono nella [loro] bellezza.

Un fiore è sbocciato alla corte di Francia.
Lei è la rosa che il destino adombrò nel fiore di lillà,
agitato dal vento della rivolta.
Nella culla un fioretto la mano paterna ti pose
e un nome da uomo la sua voce t’impose.
Lei, la lady dal fiocco blu, priva di frivolezze,
coraggiosa, sensibile e delicata in fondo come una rosa.
Lei, flessuosa come un giunco,
imparò a battersi come un moschettiere.
~ Padre, hai voluto impartirmi un'educazione militare, gridò,
non meravigliarti se ora rispetto i tuoi ordini. ~
E scagliando lontano l’abito da sera,
scelse di vestire gli austeri panni
di Capitano delle Guardie Reali.
Sui petali forgiati della sua temprata corolla
volteggeranno le ali della farfalla austriaca.
Nelle sue iridi azzurre il preludio della tempesta,
divampa il fuoco della battaglia.
La sua spada brilla nei riflessi delle medaglie
appuntate sulla divisa.
Capelli di seta biondi più del grano che,
solo per un ballo, furono raccolti
e tenuti da un diadema regale
e le permisero di svelare la sua bellezza,
scoprendole quel viso angelico solcato da calde lacrime.
Le parole del conte che,
incantato dalla misteriosa dama, la invitò a danzare
per poi sussurrarle in un giro di valzer:
c’è una persona che vi somiglia moltissimo!
Di solito nasconde il suo corpo incantevole
sotto l’uniforme di ufficiale.
Questa ragazza è il mio migliore amico,
furono rivelatrici di un sentimento
che non era mai sbocciato in quel cuore
conquistato dalla sua amata regina.
Una vita bruciata nel tumulto dell’insurrezione,
tra intrighi di palazzo e duelli,
breve ma intensa nella travolgente cavalcata
in cui il suo cuore di donna batte
e avvolge nella passione scarlatta
la sua essenza di rosa nivea.
L’amore arde il bosco più di quanto possa
la Rivoluzione ardere il cuore di Parigi.
Nella selva ci bagniamo della rugiada mattutina.
Un breve istante, azzurre scintille sotto il cielo infinito.
Il breve istante in cui ti ho stretto a me,
un amore eterno a te ho consacrato.
In quel momento, tra lo scorrere del tempo,
il desiderio di stringersi forte a lui
che fa correre il cavallo
e fende il vento di un mattino splendente.
Tu ed io, un destino irrealizzabile.
In due viviamo in nome dell'amore.
Quando ti stringo forte al mio petto
voglio dimenticare questo mondo.
Gli uomini conoscono l'amore e ne soffrono.
Solo perché tu ci sei io posso continuare a vivere.
Il momento in cui morirai
sarà il momento in cui anch'io morirò.
Ed eccola all’ombra di quell'albero
dove aveva vinto la sfida con Girodelle
e fatto la solenne promessa di proteggere la principessa
e alle radici del quale s'inchina
a dissotterrare il suo tesoro,
una trottola e un coltellino dal manico rosso,
i suoi giochi da bambino,
che l’avevano persuasa di essere un maschio.
E ricordava la verde stagione,
l'adolescenza accanto al suo André,
quando in due vivevano senza parlar d'amore.
Erano cresciuti come fratelli
e durante le notti al chiaro di luna attorno alla fontana,
ella gli confidava i suoi sogni segreti.
Non immaginava che il suo attendente
racchiudesse le sue pulsioni nella morsa della mano
che stringeva lo straccio con cui lavava il cavallo
mentre lei suonava il piano.
Se l'amore è sofferenza soffrirò, non importa quanto,
finché questa mia sofferenza non giungerà al tuo cuore.
Ti vedo ed una dolce fitta mi percorre il petto.
T’incontro
e cerco di non incrociare il tuo sguardo profondo.
Non si può fermare il cuore quando all'altro si avvicina.
Quando gli uccelli volano alti nel cielo libero
abbandonano tutto.
Voglio urlare il tuo nome ma devo trattenermi
ed è un tormento.
Non si può fermare il pensiero che corre verso l'altro.
Tu la luce, io l'ombra.
Ti amo, eppure non posso chiamarti amore.
I miei occhi fra poco non riusciranno più a vederti.
Guardo le stelle che si offuscano
e questo amore si rafforza.
La tua vita è la mia vita,
il nostro è un legame che non può essere spezzato.
Deponi la spada, lasciati abbracciare
dal solo uomo che può farlo
prima che mi strappino a te.
E mentre il sole lentamente scende e se ne va,
lei è pronta al nuovo giuramento,
testimone il grande albero.
La fame del popolo riempiva di rabbia gli animi delusi
che avevano riposto speranze nei nuovi sovrani
incoronati alla morte di Luigi XV,
infrante dal Delfino poco incisivo.
Un canto in lontananza
e pensieri alla luce del crepuscolo.
Un sorriso, ma dove arriverà?

 

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Le rose fioriscono nella [loro] nobiltà.Le rose appassiscono nella [loro] bellezza. Un fiore è sbocciato alla corte di Francia.Lei è la rosa che il destino adombrò nel fiore di lillà,agitato dal vento della rivolta.Nella culla un fioretto la mano paterna ti posee un nome da uomo la sua voce...
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11/03/2008 01:06:59
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Commenti

  1. esplosione71 11 marzo 2008 ore 01:16
    ..finta che ho letto tutto il post??? :mmm :ciao :flower
  2. scheggiadivetro 11 marzo 2008 ore 13:50
    il mio post non è un'imposta da pagare!
  3. esplosione71 12 marzo 2008 ore 13:55
    con le imposte non puoi far finta.... :dito2 :flower

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