ke cos'è x voi la felicità?

06 novembre 2007 ore 09:38 segnala

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità
8326082
E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...non e' quella delle...
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06/11/2007 09:38:59
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Commenti

  1. kezia.rm 06 novembre 2007 ore 09:58
    ti do' pienamente ragione... ti auguro una bellissima giornata un baciotto kezia
  2. incoerence 06 novembre 2007 ore 10:46
    Ci sono due posizioni antitetiche per la ricerca di questa agognata felicità...anzi tre. Comunque ci vuole una mente filosofica per apprezzarne le caratteristiche. ! Vivere per godere. L’estrema riformulazione dell’edonismo cirenaico è stata fatta da Max Stirner, il celebre teorico dell’anarchismo. Egli ritenne, infatti, che l’individuo fosse l’unica realtà, l’unico valore e la misura di tutto, e che, pertanto, fosse perfettamente giustificabile l’assoluto egoismo. Da qui a far risiedere la felicità nell’autogodimento il passo è breve e Stirner questo passo lo fece, raccomandando a ciascuno di vivere senza ideali, senza ricordi e senza speranze; vivere il presente e basta, dal momento che non esistono né progetti né vocazioni che possano illuminare e guidare l’esistenza umana. 2 la ricerca ascetica La necessità di distaccarsi dalle cose e dalle passioni di questo mondo al fine di conquistare la felicità. Seneca, che si rese protagonista di un celebre stoico suicidio, indicò nell’autodominio e nell’autosufficienza interiore le chiavi di volta della felicità. Nella filosofia di Seneca quindi, la felicità coincide con la libertà intesa come dominio delle passioni. C'è una terza via...Arthur Schopenhauer e il pessimosmo cosmico. Arthur considerò la vita dell’uomo una sorta di pendolo che oscilla senza posa e senza soluzione fra il dolore e la noia, e fra il dolore e la noia non sembra davvero facile trovare uno spazio per la felicità. :-))) incoerence
  3. piadeina 06 novembre 2007 ore 12:25
    ...Hei Carla...cosè quel broncio che mi hai lasciato??:-(....lo sai che non lo voglio vedere capito??!!:-)...mi raccomando portalo sempre con Te...sai regalare emozioni... ...felicità...a volta una parola che si dice spesso a sproposito...a volte ci si lamenta anche quando va tutto ok...si cerca sempre quel qualcosa di piu che in fin dei conti non ci deve essere...perchè come hai detto tu bastano piccoli gesti...ma spesso ce lo dimentichiamo... ...oggi sono felice... ...felice anche di poter vedere quel tuo sorriso così contaggioso... un abbraccio.... Emanuel:-)
  4. Pensieri.Maligni 06 novembre 2007 ore 20:38
    bel post, sono d'accordo con te quando dici che la felicità e data dalle piccole cose di tutti i giorni

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