Re Ludwig II è stato deposto dal trono l'8 giugno 1886: una commissione medica lo dichiara malato di mente. Il mattino del 12 giugno il sovrano viene condotto in carrozza da Neuschwanstein a Berg, un piccolo castello sulle rive del lago di Starnberg trasformato per l'occasione in una sorta di prigione: inferriate alle finestre, spioncini da ogni parte, porte che si potevano aprire solo dall'esterno...
1. Sua Maestà è malato di mente ad un grado molto avanzato, cioè soffre di quella forma di malattia mentale che gli psichiatri ben conoscono per esperienza col nome di paranoia (pazzia).
2. Data questa forma di malattia, il suo graduale e progressivo sviluppo e la sua già molto lunga durata, che si estende su un gran numero di anni, Sua Maestà è da dichiarare inguaribile e si può prevedere con sicurezza un ulteriore decadimento delle forze psichiche.
3. A causa della malattia la libera volizione di Sua Maestà è completamente esclusa, egli è da considerare impedito nell'esercizio del governo e tale impedimento durerà non solo più di un anno, ma per tutta la vita.
(estratto della perizia medica)
Nel pomeriggio del 13 giugno, Domenica di Pentecoste, Ludwig chiede di poter fare una passeggiata e il dottor von Gudden lo accompagna, senza alcun infermiere o guardia al seguito: il sovrano appare sereno e tranquillo e il suo medico non ritiene necessaria la presenza di una "scorta".
Passate alcune ore, i due non fanno ritorno e scatta l'allarme. Partono le ricerche prima intorno al castello, poi lungo il parco e, finalmente, verso le 23 vengono ritrovati sia Ludwig che il dottor von Gudden: sono tutti e due morti nelle acque del lago!
Aquila, a te lassù sulle montagne
Manda il gabbiano del mare
Un saluto dall'onda spumosa
Verso le nevi eterne.
Una volta ci siamo incontrati
Secoli e secoli fa
Sullo specchio del lago più bello,
Al tempo che fiorivano le rose.
Silenziosi volammo l'uno accanto all'altro
Immersi nella quiete più profonda
Soltanto un negro cantava al tempo stesso
Sulla piccola barca le sue canzoni.
La poesia viene lasciata da Sissi nell'Isola delle rose nel giugno 1885. Ludwig la trova in settembre e le risponde con questi versi:
Al nido dell'aquila, dalla remota spiaggia,
E' arrivato il saluto del gabbiano,
Portando con lieve battito d'ali
Il ricordo dei tempi lontani,
Quando insieme visitavano le rive
Immerse nel profumo delle rose,
E in un arco superbo, salutando,
Si passavano accanto.
Verso la cima del monte l'Aquila fa ritorno
E il gabbiano della spiaggia del Nord ringrazia
Inviando con il fruscio delle sue ali
Un gioioso saluto sullo specchio del mare.