FBI. LA MACCHINA MOTRICE DEGLI ATTENTATI MADE IN USA

29 aprile 2013 ore 08:04 segnala


L’FBI impiega 15mila agenti sotto copertura, dieci volte in più rispetto al 1975. Si tratta davvero di un esercito di spie addestrate ad hoc per combattere ed impedire che attentati terroristici avvengano sul suolo americano. Ma questo esercito nasconde dei segreti, disinnescando bombe (in senso lato e letterale) che è l’organizzazione stessa a predisporre.

Giorgia Gobbo – 26 aprile 2013 Un recente rapporto redatto dal sito Mother Jones a cura dell’Investigative Reporting Program dell’università di Berkeley (California), analizza statistiche eloquenti sul ruolo degli informatori dell’FBI negli attentati di cui esso stesso si è occupato.

Il rapporto rileva che l’FBI infiltra regolarmente agenti sotto copertura in comunità dove si sospetta che vi siano potenziali terroristi per orchestrarne poi l’azione effettiva. Si tratta della “Joint Terrorism Task Force” di New York, un reparto speciale che gestisce la collaborazione tra Federal Bureau of Investigation e forze di polizia della città.
Le cosiddette “sting operations” sono interamente organizzate dall’FBI: informatori o agenti sotto copertura sono chiamati ad integrarsi in comunità di “potenziali terroristi” e, sfruttando la fragilità di giovani appartenenti a minoranze etniche (quasi sempre di fede musulmana) li coinvolgono in improbabili trame terroristiche; attentati, questi, che senza il supporto logistico dell’organizzazione (fatto di armi e denaro) non si sarebbero mai attualizzati.
Accade puntualmente, quindi, che l’Fbi arresta i presunti attentatori prima che l’attentato abbia luogo, così da mantenere un elevato stato di allerta tra la popolazione americana e giustificare l’adozione di misure di polizia per combattere una minaccia terroristica in gran parte fabbricata.
Emblematico fu il caso di Quazi Mohammad Rezwanul Ahsan Nafis, uno studente 21enne del Bangladesh, accusato di avere progettato un attentato con autobomba contro la sede della Federal Reserve di New York.
Nafis viveva negli Stati Uniti da gennaio con un visto studentesco e dopo un semestre in un college del Missouri si era trasferito a New York, dove aveva trovato un lavoro a tempo pieno in un hotel della città.
Secondo l’FBI, il giovane cittadino del Bangladesh avrebbe avuto intenzione di far saltare in aria, davanti alla sede di New York della Banca Centrale americana, un veicolo con quasi 500 chili di esplosivo.
L’episodio è noto in tutto il mondo. Quello che molti non sanno, però, è che l’intero progetto terroristico attribuito a Nafis è stato in realtà una messa in scena delle forze di polizia federali, senza la cui istigazione e la minaccia non avrebbe mai visto la luce.
A sostegno di questa ipotesi, lungi dall’essere una delle teorie cospirazioniste molto in voga ed accolte con ricca dose di scetticismo, ci sono prove schiaccianti che non hanno destato l’attenzione che invece avrebbero meritato: sul furgone scelto per l’attentato era stato caricato del finto esplosivo, così come inutilizzabile era il dispositivo a distanza fornito al giovane bengalese per innescare la detonazione.
Tutto il materiale necessario per l’attentato, compreso il trasporto dell’automezzo nel luogo prescelto, è stato fornito a Nafis da agenti sotto copertura facenti parte della Joint Terrorism Task Force.
A buttare benzina sul fuoco di questa ingiustizia, le autorità del Bangladesh hanno annunciato di avere interrogato parenti, ex insegnanti e compagni di scuola di Nafis, senza trovare traccia di un suo coinvolgimento nelle attività di gruppi estremisti. Questo fa cadere l’esito della vicenda fornito dall’Fbi, che vedeva il ragazzo come un servitore di Al-Qaeda.
Ma Nafi non rappresenta un caso isolato. L’FBI ha utilizzato informatori sotto copertura per preparare e poi sventare diversi dei più grandi e potenziali attacchi di questi ultimi anni. Anzi, secondo quanto ha rivelato un ex ufficiale di alto rango dell’FBI a Mother Jones, si può dire che, salvo tre eccezioni, tutti i complotti terroristici sul suolo americano dopo l’11 settembre 2001, sono stati organizzati grazie ad infiltrati che hanno istigato, informato ed equipaggiato degli estremisti per poi attualizzare gli attentati.
Le eccezioni sono Najibullah Zazi, che quasi fece saltare in aria la metropolitana di New York nel settembre 2009; Hesham Hadayet Mohamed, un egiziano che ha aperto il fuoco contro la biglietteria El-Al all’aeroporto di Los Angeles e Faisal Shahzad, l’attentatore di Times Square.
Episodi di terrorismo pilotato ammontano ormai a svariate decine da quando Obama si è insediato alla Casa Bianca. Ci si può domandare se anche per la maratona di Boston possa valere un discorso analogo; il governo americano ha iniziato da qualche tempo ad utilizzare questo sistema anche per colpire gli oppositori interni.


http://www.articolotre.com/
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29/04/2013 08:04:11
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IL SUONO DEL SILENZIO: IL CONTROLLO MENTALE .....

27 aprile 2013 ore 18:23 segnala
IL SUONO DEL SILENZIO: IL CONTROLLO MENTALE ATTRAVERSO GLI IMPULSI ELETTROMAGNETICI


Pubblichiamo un inquietante articolo sul cosiddetto “Silent sound”. E' una ricerca documentata, ma sono necessarie due precisazioni. In primo luogo l'autore si chiede per quale motivo gli aerei chimici diffondano i loro veleni pure nelle aree abitate da appartenenti alle élites. Egli esprime un’opinione poco persuasiva, mentre riteniamo che la spiegazione, da noi suggerita nell'articolo



“Una risposta ad una domanda cruciale” sia più adeguata. Infine il ricercatore compie un triplo salto mortale nel momento in cui scrive: “Dal momento che il nostro cervello è un organo che funziona elettricamente, queste onde danneggiano la nostra coscienza”. Ora, molti campi elettromagnetici sono deleteri per l’organismo: ciò è incontrovertibile, ma asserire che influiscano sulla coscienza non è corretto. La coscienza, infatti, come insegnano gli indirizzi scientifici e filosofici più avanzati non è un epifenomeno dell’encefalo: chi veramente ha coscienza non eviterà purtroppo nocumenti di varia natura, ma difficilmente potrà essere soggiogato. Per controllare gli inetti e gli imbecilli non occorrono strumenti tecnologici più o meno sofisticati: essi nascono schiavi.



Immaginate questo scenario di fantascienza: un futuro dittatore scientifico usa onde elettromagnetiche per controllare le menti delle masse, rinchiudendole all’interno di una “sotto-realtà” di sentimenti negativi e di pensieri distorti.



Idea paurosa, non è vero? Solo che questa non è una finzione. Gli Illuminati stanno usando queste armi contro di noi proprio in questo momento, bombardandoci con onde S.S.S.S. Due mezzi di attacco sono le scie chimiche e gli apparecchi televisivi in alta definizione (H.D.)



Le attività di aerosol clandestine sono il mezzo primario di attacco. Le scie chimiche disseminano il cielo con un particolato metallico che conduce le frequenze emesse da H.A.A.R.P. (e presumibilmente anche da altri emettitori di onde quali le torri G.W.E.N.), diffondendo impulsi S.S.S.S. che ci rintontiscono, generando in noi sensazioni di disagio, depressione e apprensione.



Lo stratega geopolitico degli Illuminati Zbigniew Brzezinski tempo fa considerò la possibilità di annebbiare la mente delle persone con onde S.S.S.S. nel suo libro "Between two ages", “Tra due epoche” del 1970. Nel testo il globalizzatore scrive: "Può essere fattibile – e tentatrice – l’idea di impiegare per finalità politico-strategiche i risultati della ricerca sul cervello e sul comportamento umano”.



Gordon J. F. MacDonald, un geofisico che si sta specializzando nelle applicazioni militari, ha scritto che impulsi a tempo, indotti artificialmente ed elettronicamente, potrebbero portare ad uno schema di oscillazioni tali da produrre livelli relativamente alti di elettricità in certe regioni della Terra. In questo modo si potrebbe sviluppare un sistema che inibirebbe seriamente le prestazioni cerebrali di una gran parte della popolazione in certe regioni per un lungo periodo di tempo.



Potreste avere notato questa sensazione “quasi mortale” nel vostro vicinato. La mia città natale in Inghilterra appare, come se la vita fosse stata risucchiata via da ogni cosa. Questo è l’effetto delle onde S.S.S.S.



Ora sorge un problema: se gli Illuminati ci stanno irradiando con le onde S.S.S.S., usando le scie chimiche, non ne vengono anche loro danneggiati? Sospetto che la risposta a questo dilemma sia nella citazione sopraindicata di Brzezinski: notate che menziona “regioni selezionate”. Considerando quanto sia incredibilmente sofisticata questa tecnologia, dobbiamo presumere che sia estremamente accurata, quindi in grado di irrorare vaste aree con le scie chimiche, ma di inviare le S.S.S.S. solo in alcune regioni. Per esempio: possono irradiare Londra, ma lasciare fuori delle aree abitate dall’élite...







Recentemente un attivista londinese della thesechangingtimezradio ha fatto visita ad una proprietà Rothschild ed ha filmato, (oltre alla conversazione con un Rothschild ivi residente, n.d.t.) una scia chimica irrorata sopra la casa. Perché quindi i Rothschild irrorano anche sé stessi? Non ha senso... a meno che SOLO alcune regioni vengano colpite con attacchi elettromagnetici.



La tecnologia 'Sound of silence' (Suono del silenzio) viene trasmessa anche per mezzo degli apparecchi televisivi ad alta definizione (Televisori in High Definition). Le possibilità di manipolazione mentale dei televisori in H.D. sono rivelate da un brevetto statunitense del 2003 denominato 'Nervous system manipulation by E.M. fields from monitors'. In esso si legge: “Many computer monitors and HD TV screens, when displaying pulsed images, emit pulsed electromagnetic fields of sufficient amplitudes to cause such excitation. It is therefore possible to manipulate the nervous system of a subject by pulsing images displayed on a nearby computer monitor or digital tv set'.



Ovvero:



“Molti monitor per computer e schermi per televisori in alta definizione, quando mostrano immagini pulsanti, emettono campi elettromagnetici pulsanti di sufficiente ampiezza per causare tale eccitazione. E’ quindi possibile manipolare il sistema nervoso di un soggetto per mezzo di immagini pulsanti che appaiono su un vicino computer o apparecchio televisivo digitale”.



Il primo uso manifesto delle onde S.S.S.S. in apparecchi di comunicazione fu attuato durante la prima guerra del Golfo, quando i militari statunitensi impiegarono tale tecnologia per innescare rese di massa tra le fila dei soldati iracheni. Gli Stati Uniti prima distrussero il sistema di comando e controllo di Saddam, lasciando all’esercito solo i segnali radio in FM per comunicare. Gli Stati Uniti crearono quindi un finto sistema di trasmissione militare iracheno che irradiava frequenze 'sound of silence'.



I media statunitensi hanno soppresso l’informazione su questa tecnologia ma le ITN News di Londra hanno riportato la presenza di ‘incredibili programmi segreti di operazioni psicologiche (PsyOps)’. Hanno riportato che tali tecnologie hanno instillato stati emozionali negativi nelle truppe irachene: sensazioni di paura, ansietà, sconforto e mancanza di speranza. Il giornalista si meravigliava della tecnologia: 'Questo sistema subliminale incredibilmente efficace non dice semplicemente ad una persona di sentire un’emozione, gliela fa sentire; esso impianta tale emozione nella mente'.



L’efficacia dell’attacco fu sconvolgente: le truppe irachene si arresero in massa. Un presagio di quello che avverrà, se noi nell’Occidente permetteremo che questa tecnologia venga usata contro di noi.



Le stesse onde S.S.S.S. adesso vengono diffuse nei nostri salotti attraverso gli apparecchi televisivi ad alta definizione basati sul nuovo "digitale terrestre". Questa è la ragione reale per la quale Obama sta firmando delle leggi per elargire sussidi alla gente ed ai canali televisivi affinché passino all’alta definizione.



Nella sua prossima campagna, Obama non avrà bisogno di ripetere in maniera idiota la parola 'Spera!' per indurre la vostra approvazione, al contrario egli invierà automaticamente quell’emozione direttamente nella vostra testa!



E’ importante rendersi conto che il controllo mentale tramite 'sound of silence' è un attacco globale. Esso viene usato in tutte le nazioni occidentali e dell’est europeo (e probabilmente anche in altre), molto probabilmente messo in atto attraverso i servizi segreti che lavorano direttamente per gli Illuminati.



Edward Tilton, presidente dell’azienda Silent sounds inc., uno dei bracci privati della tecnologia S.S.S.S., ha scritto in una newsletter del 1996: 'Noi realizziamo nastri e CD per il Governo tedesco ed anche per le nazioni dell’ex Unione Sovietica'.



Questo è un attacco globale da parte di un'autorità globale centralizzata, ovvero gli Illuminati.





Retroscena



Lo “Spettro di diffusione del suono del silenzio” ("Silent Sound Spread Spectrum" - SSSS), noto anche come 'S-quad' (quattro S) emette frequenze al di fuori del range percettivo. Dal momento che il nostro cervello è un organo che funziona elettricamente, queste onde danneggiano la nostra coscienza.



Possono anche definire i nostri stati d'animo. Gli scienziati possono isolare gli schemi particolari delle onde cerebrali che si verificano quando sentiamo, diciamo "apatia" o "depressione": possono registrarla e duplicarla come "track". Si può quindi emettere un "track" provocando lo stato emozionale nell'ignaro individuo.



Mentre la maggior parte delle persone penserà che sia assurda l’esistenza di tale tecnologia, essa è vecchia di almeno settant'anni. Essa fu menzionata per la prima volta dal creatore della cibernetica, Norbert Weiner, nel suo libro del 1948 'Cybernetics or control and communication in the animal and the machine', “Cibernetica ovvero il controllo e la comunicazione nell’animale e nella macchina”, Weiner descrive i suoi esperimenti del 1942-1947 compiuti, esponendo gli individui a campi elettrici di bassa intensità nella consapevolezza che essi possano modificare il naturale ritmo di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza (onde ELF).



La C.I.A. ha raffinato tale tecnologia nei decenni successivi. Nel suo libro del 1979 “La ricerca del candidato manciuriano” , 'The search for the manchurian candidate', John Marks riferisce che in risposta ad una richiesta avanzata in base al Freedom of information act (legge statunitense sulla trasparenza, n.d.t.), la C.I.A. lo ha informato che essi detengono una stanza piena di schede sull’elettromagnetismo e sulle tecniche correlate per alterare il comportamento e stimolare il cervello. L’agenzia (la C.I.A.) si è rifiutata di pubblicare i suddetti documenti ed essi rimangono classificati (segreti).



Questi esperimenti sono andati tutti ben di là dalla semplice induzione degli stati d’animo. Per esempio, nel libro “L'elettricità dell’organismo”, “Body electric” del 1974 il dottor R. O. Becker riferisce dei suoi esperimenti riusciti per canalizzare la “parola pronunciata dall’ipnotista direttamente nella mente inconscia del proprio soggetto, usando onde elettromagnetiche.



Gli Illuminati progettano di controllare la popolazione mondiale attraverso la tecnologia S.S.S.S. Un documento della Commissione di consulenza scientifica dell’Aviazione militare statunitense (U.S.A.F. scientific advisory board) del 1996, intitolato 'Prospettive del Nuovo Mondo, il potere nell’aria e nello spazio per il ventunesimo secolo (New World Vistas Air and Space Power for the 21st Century) delinea tale progetto.



'Si può immaginare lo sviluppo di fonti di energia elettromagnetica, la cui emissione può essere pulsata, modulata e focalizzata e che può essere accoppiata con il corpo umano in modo da impedire movimenti volontari dei muscoli, controllare le emozioni (e quindi le azioni), che induca il sonno, che trasmetta suggestioni, che interferisca sia con la memoria breve sia con quella a lungo termine, che produca un'esperienza e che ne cancelli un’altra'.





Conclusioni



Siamo correntemente sotto attacco da parte di una tecnologia di controllo mentale, il 'Sound of silence' propagato attraverso le cosiddette scie chimiche ed i televisori ad alta definizione. Sebbene sul momento queste onde di energia non siano fatali, esse creano in noi sentimenti negativi e distorcono il nostro pensiero.



Esse indeboliscono le nostre menti e la nostra iniziativa in un periodo in cui gli Illuminati stanno iniziando dei cambiamenti su larga scala verso la dittatura mondiale satanica.



Gli Illuminati progettano di aumentare l’uso di queste tecniche di controllo ed è possibile che il grado di sofisticazione delle loro tecniche raggiunga in futuro un livello tale che noi non potremo più rintuzzare il controllo delle nostre menti.



Questa non è fantascienza, ma sta realmente avvenendo. E’ tempo che noi rinsaviamo e che ci indigniamo. Come si permettono di giocare con le nostre menti? Smascheriamo questi bastardi!



Di conseguenza è necessaria qualche riflessione allargata anche sul perché "molti sono addormentati" e non si "vogliono" svegliare o ...che senso hanno veramente gli psicofarmaci, come "risoluzione" del problema...





tratto da: http://www.tankerenemy.com/

Traduzione a cura di Corrado Penna



Fonte: thelivingspirits.net

Testo originale: henrymakow.com

CONTINUA LO SHOPPING DEL MADE IN ITALY.

27 aprile 2013 ore 06:59 segnala
I FRANCESI SI SON PRESI ANCHE POMELLATO
Pomellato passa ai francesi. Kering (Ppr) acquisisce quota di maggioranza. Fatturato 2012 di 146 milioni.

Il gruppo Pomellato passa in mani francesi. La Kering, nuovo nome della holding Ppr, ha firmato un accordo con la Ra.Mo Spa per l’acquisizione della quota di maggioranza della società italiana. Pomellato, con un fatturato di 146 milioni di euro nel 2012, “è un gruppo di gioielleria tra i più importanti in Europa e uno dei principali player nel settore a livello internazionale”.



La transazione, sottolinea Kering, “è soggetta all’approvazione delle autorità garanti della concorrenza e dovrà essere finalizzata nelle prossime settimane. Andrea Morante resterà amministratore delegato della società”Alessandra Nucci, dovrà aggiornare la sua agenda dove riporta le aziende Made in Itay che finiscono in mani straniere.

L’articolo di Alessandra Nucci su Italiaoggi: Big shopping di aziende italiane.

I marchi di maggior prestigio del Made in Italy finiscono sempre più in mani straniere

Le società francesi sono sempre le più attente e determinate



La pasta Buitonie l’acqua Sanpellegrino, i cioccolatini Perugina, il panettone Motta, l’Antica Gelateria del Corso e la Valle degli Orti non sono più italiane ma di proprietà dell’azienda svizzera Nestlé. La francese Lactalis ha acquistato i marchi Galbani e Invernizzi, Cademartori, Locatelli e, lo scorso giugno, Parmalat. Agli spagnoli del marchio Agrolimen è andata la proprietà della Star, la società italiana leader nei dadi da brodo. Spagnola è anche Sos Cuetara, che ha acquisato la Minerva Oli (proprietaria del marchio Sasso), la Carapelli e, tramite la Unilever, la Bertolli.

La grande distribuzione in Italia è in mano ai francesi di Carrefour, Auchan, Castorama e Leroy Merlin. La catena Coin, fondata nel 1916 dal veneziano Vittorio Coin, oggi appartiene alla francese Pai Partners. La Standa, fondata nel 1931 da Franco Monzino, è finita all’austriaca Billa, controllata del gruppo tedesco Rowe. La anglo-olandese Unilever ha acquistato i gelati Algida, l’olio d’oliva Bertolli (poi ceduto alla spagnola Sos Cuetara), le confetture Santa Rosa e ilriso Flora.

Nel campo dei prodotti di lusso sono passati alla Lvmh di Louis Vuitton la Emilio Pucci, l’Acqua di Parma e Fendi. Il marchio Gianfranco Ferrè è stato ceduto al Paris Group di Dubai, che fa capo al magnate Abdulkader Sankari. Gucci è da tempo sotto il controllo di Ppr, Pinault-Printemps-Redoute. Valentino dal 2007 è nelle mani della britannica Permira. Fiorucci è della società giapponese Edwin International. François Henri Pinaultcontrolla le pelletterie di Bottega Veneta e le calzature Sergio Rossi. Di pochi mesi infine fa la cessione a Bernard Arnault dei gioielli di Bulgari, colosso mondiale da 20 miliardi di euro di ricavi.

La Safilo (Società azionaria fabbrica italiana lavorazione occhiali), fondata nel 1878, che oggi confeziona occhiali per Armani, Valentino, Yves Saint Lauren, Hugo Boss, Dior e Marc Jacobs, è diventata di proprietà del gruppo olandese Hal Holding.

Nel settore della telefonia, a Milano nel 1999 era nata Fastweb, una joint venture tra e.Bisom e la comunale Aem, ma oggi fa parte del gruppo svizzero Swisscom. Nel 2000 Omnitel è passata di proprietà del Gruppo Vodafone. Nel 2005 il gruppo Enel ha ceduto la quota di maggioranza di Wind Telecomunicazioni al magnate egiziano Sawiris, il quale nel 2010 l’ha passata ai russi di VimpelCom.

Nel campo dell’elettrotecnica e dell’elettromeccanica nomi storici come Ercole Marelli, Fiat Ferroviaria, Parizzi, Sasib Ferroviaria e, recentemente, Passoni & Villa sono stati acquistati dal gruppo industriale francese Alstom, presente in Italia dal 1998.

Nel 2005 le acciaierie Lucchini Spa sono passate di proprietà ai russi di Severstal, mentre rimane proprietà della famiglia italiana la Lucchini RS, che delle controllate anche all’estero.
Fiat Avio, a soli cinque anni di distanza dal primo volo dei fratelli Wright, nel 1908, e ancora oggi uno dei maggiori player della propulsione aerospaziale, è proprietà oggi del socio unico BCV Investments S.C.A., una società di diritto lussemburghese, che è partecipata all’85 per cento dalla società inglese Cinven Limited (il restante 15 per cento è di una società appartenente a Finmeccanica S.p.A. )

Benelli, la storica casa motociclistica di Pesaro, di proprietà del gruppo Merloni, nel 2005 è passata nelle mani del gruppo cinese QianJiang per una cifra aggiratasi fra i 6 milioni di euro, più il trasferimento dei 50 milioni di euro di debito annualmente accumulato.

Nel 2003 la SPS Italiana Pack Systems è stata ceduta dai Gruppi CIR alla multinazionale americana dell’imballaggio PFM Spa.

Nel 2005 il colosso italiano dell’energia Edison è passata, grazie a un’Opa, a Transalpina di Energia, società controllata pariteticamente dal gruppo francese EDF (Electricité de France) e da Delmi (controllata attraverso A2A dai Comuni di Milano e di Brescia).

In una transazione di meno di un mese fa Loquendo, azienda leader nel mercato delle tecnologie di riconoscimento vocale, sintesi vocale e identificazione del parlatore, che deteneva più di 25 anni di ricerca svolta nei laboratori di Telecom Italia Lab e un vasto portafoglio di brevetti, è stata venduta da Telecom alla multinazionale statunitense Nuance, per 53 milioni

Negli ultimi anni ad alcune acquisizioni estere si è tentato di opporre resistenza, ma inutilmente. BNL è stata acquistata da BNP Paribas. Abn Amro si è portata a casa la Banca Antonveneta lasciando nei guai il Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio che a quella operazione aveva tentato di opporsi.

Com’è noto, un’azione di contrasto all’acquisizione di una grossa compagnia italiana che ha avuto successo c’è stata: è l’Alitalia, che era destinata a essere acquistata da Air France. Ma i sindacati italiani hanno fatto di tutto per sabotare la cordata italiana e si dice che alla fine è solo questione di tempo prima che ad Air France sia ceduta comunque. Nel frattempo, a scanso di equivoci, Parigi è diventata l’hub su cui deve ruotare il traffico aereo dell’Alitalia, e non più Malpensa, e questo nonostante fosse già in vista l’Expo 2015, proprio a Milano.

ALCUNI AGGIORNAMENTI:

La Costa Crociere dal 1997 è in mano all’americana Carnival Corporation.

Il marchio Gancia è stato ceduto a un oligarca russo

Edilcuoghi ed Edilgres di Sassuolo sono passati ai turchi del Kale Group

La giapponese Princes ha acquistato la Ar Alimentari, primo produttore italiano di pomodori pelati.

Il più potente marchio della nautica italiana, Ferretti Group, è acquistato dal gruppo cinese Shandong Heavy Industry

Omsa: azienda sanissima, sceglie di delocalizzare in Serbia

La Ducati è stata acquistata dall’Audi……….

www.imolaoggi.it

ECCO CHI PAGA ENRICHINO !

27 aprile 2013 ore 06:37 segnala
La lettura è utile a tutti, ma consigliata soprattutto a che pensa che la politica sia scontro "tra idee e proposte diverse". Qui, brutalmente e senza alcuna ideologica, si ritorna alla vera essenza: scontro tra gruppi di interesse. I quali, guarda caso, hanno contrapposto -nel Pd - chi è solito fare affari anche con i gruppi più "berlusconiani" e chi - anche non disdegnando frequentazioni occasionali - si muove su altri piani di business.

*****


Ecco chi paga Enrichino

di Luca Sappino

Enel, soprattutto. Ma anche Eni, Telecom, Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l'Italia, Nestlé, Farmindustria e il gruppo Cremonini. Sono i generosi sponsor della fondazione VeDrò, da cui nasce la rete di potere del premier incaricato. Chissà se avranno qualcosa in cambio

Chi finanzia VeDrò, il think-tank bipartisan che ha fatto di Enrico Letta l'uomo giusto per un governo di larghe intese?


Sponsor privati, ovviamente. Dall'Enel al gruppo dell'industria alimentare Cremonini, fino all'Eni e ad Autostrade per l'Italia. Il motivo? Ritorno di visibilità, loghi su brochure e siti internet. E la politica? La politica non c'entra, dicono: «Noi non negoziamo la nostra posizione intellettuale», dice subito il tesoriere Riccarco Capecchi.

Vedrò, anzi vedremo: «Dobbiamo lavorare molto sul tema delle privatizzazioni», è la posizione nota di Enrico Letta: «Il patrimonio pubblico è ancora enorme: bisogna cominciare a mettere nel mirino nuove privatizzazioni pezzi di Eni, Enel e Finmeccanica». E poi: «Sarà uno dei temi del nostro governo, quando gli elettori ci faranno governare», conclude il prossimo Presidente del Consiglio.

Sul tema dei finaziamenti privati ai think-tank, Mattia Diletti, docente e ricercatore di scienza politica all'Università La Sapienza di Roma, ha fatto un lavoro molto articolato: «Questo tipo di fondazioni politiche hanno bilanci molto simili e possono contare su budget medi di 800 mila euro». E Vedrò? «E' poco sopra la media», dice Diletti. «Quello che colpisce però del sistema di finanziamento riguarda soprattutto i finanziatori piuttosto che i finanziati», spiega: «Sono prevalentemente ex monopoli pubblici, che hanno un rapporto ancora stretto con la politica e che finanziano un po' tutti, con cifre ridotte, a pioggia, sia la destra che la sinistra.

Funziona un po' «all'americana», dice Diletti. E come si riempie, in America, un bilancio da 800 mila euro? Lo si capisce prendendo in mano una qualunque brochure delle attività di Vedrò. Enel, Eni, Edison, Telecom Italia, Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l'Italia, Nestlé, Farmindustria, il gruppo Cremonini (la carne Montana): sono tante le aziende che concorrono al fabbisogno del pensatoio.

Quello che non sappiamo è quanto sia il contributo specifico di questi sponsor, quali sono economici e quali invece in servizi. Quello che sappiamo è che gli sponsor hanno spesso un ruolo attivo, all'interno del dibattito, contribuendo al contenitore ma anche al contenuto.

Enel, ad esempio, promuove così l'appuntamento estivo di Vedrò, sul proprio sito: «Un think-net aperto e dedicato anche alla mobilità elettrica e alle smart cities», dove «Enel, sponsor della manifestazione, è protagonista del working group 'Vedrò Energie'».

Vedrò vive tutto l'anno, organizza convegni, aperitivi e presentazioni. L'evento centrale è però la tre giorni che si svolge a fine agosto a Dro', paese trentino di 4.500 abitanti, una quindicina di chilometri a nord del del lago di Garda, in un'ex centrale idroelettrica.

Nonostante la chilometrica lista di sponsor, l'evento non è gratuito. Anzi. Gli hotel della zona costano cari, e tutti gli ospiti - o quasi - pagano di tasca propria. In più, ovviamente, c'è una quota di iscrizione: 150 euro per gli under trenta, 300 euro o più per tutti gli altri.

Avarizia degli organizzatori? Piuttosto, ricerca dell'esclusività. Già così - per la prossima edizione - sono previste oltre mille persone: ben più di quelle arrivate l'anno scorso, che erano 800. «Le loro quote», ci spega il tesoriere Riccardo Capecchi, «servono a coprire i costi vivi della manifestazione, l'allestimento della centrale, le navette con gli alberghi, il catering per i tre giorni».

Ma non bastano. A Vedrò lavora una decina di persone («ma io come altri sono volontario», dice sempre Capecchi) e sono le sponsorizzazioni a tenere in piedi il tutto. Con quanto? Quanto basta per coprire tutti i costi, ma di più non si può sapere: «Noi - dice Capecchi - per ovvie ragioni di privacy non diffondiamo l'entità delle contribuzioni». Ma bisogna stare tranquilli, assicura, perché ««gli accordi che prevalentemente sono sulla visibilità, rispettano i parametri standard».

«Quello che posso dire», continua Capecchi, «è che la contribuzione media è di circa 30 mila euro. Anche se poi, ovviamente c'è chi dà meno e chi dà molto di più».

C'è poi chi è proprio affezionato: il premio di più fedele supporter va proprio all'Enel che a Vedrò ci va dalla prima edizione. «Con loro, così come con tutti gli altri», spiega il tesoriere, «c'è la condivisione di un progetto». Basta la condivisione a coprire tutti i costi? Pare di sì. «Anzi», si vanta Capecchi, «siccome io sono un gestore oculato, riusciamo anche ad avere un lieve avanzo di bilancio». Bilancio che però non aiuta a scoprire le cifre precise, perché le voci sono accorpate: «La nostra volontà di trasparenza è però certificata dal fatto che abbiamo fatto una società, al 100 per cento partecipata da Vedrò, che ha l'obbligo di presentare un bilancio pubblico, invece di fare tutto come associazione».

Resta da capire se le sponsorizzazioni diano o meno i loro frutti. Politicamente parlando, s'intende.

da L'Espresso *

QUERELA CONTRO GIORGIO NAPOLITANO E PARLAMENTO

26 aprile 2013 ore 12:12 segnala

QUERELA CONTRO GIORGIO NAPOLITANO E PARLAMENTO PER ALTO TRADIMENTO E COLPO DI STATO DOVUTO AL DIVIETO COSTITUZIONALE DI RIELEZIONE
di Orazio Fergnani.

Ieri 23 Aprile 2013 alle ore 19:30 il Sig. Orazio Fergnani - con al seguito un gruppo di cittadini - si è recato presso la stazione dei Carabinieri di La Storta in Roma e ha esposto formale Querela Denuncia nei confronti di Giorgio Napolitano e tutte le cariche dello Stato per Alto Tradimento e Colpo di Stato appellandosi al divieto costituzionale di Rielezione del Presidente della Repubblica.

Secondo il Sig. Orazio Fergnani - per i padri fondatori della costituzione italiana - era più che evidente il divieto di rielezione del Presidente della Repubblica dopo lo scadere del suo mandato.

La Querela Denuncia fa appello ai verbali dell'assemblea costituente in cui era stata più volte dibattuta la rieleggibilità del Presidente della Repubblica
senza però trovare mai l'approvazione dell'assemblea che si espresse sempre e costantemente con parere negativo.

Tutte le informazioni sulla Querela Denuncia in questione:


http://youtu.be/4I2zfmhGYAA

VEDETE IN FONDO AL TESTO DELLA DENUNCIA IL LINK PER SCARICARE IL TESTO COMPLETO DELLE IMMAGINI CHE QUI NON APPAIONO E L'ALLEGATO CON IL VERBALE DELLA COMMISSIONE COSTITUENTE .....

Roma 23/04/2013

Al Comando stazione dei Carabinieri

SEDE

Alla Procura Della Repubblica Competente

Alla Alta Corte Penale Internazionale de l’Aia

E, p.c. Ad Altri

QUERELA/DENUNCIA CONTRO :

1) Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;

2) Il Presidente del consiglio dei ministri Mario Monti tuttora in carica;

3) Il Presidente della Camera Laura Boldrini;

4) Il Presidente del Senato Pietro Grasso;

5) Tutti i componenti dello Pseudo-governo dei tecnici nominati da Monti tuttora in carica;

6) Tutti i segretari dei partiti dell’arco parlamentare;

7) Tutti i Parlamentari che hanno accettato passivamente il “Golpe”;

8) Tutti i rappresentanti e funzionari dello Stato posti a controllo e salvaguardia istituzionale;

9) Tutti i consiglieri delle banche nazionali, e non, di cui costoro sono emanazione;

10) E quant’altri coinvolti nei fatti qui descritti che si ravvisassero nel corso delle indagini.

Per le ipotesi dei reati p. e p. dagli articoli:

1) Alto tradimento (art.90 Costituzione);

2) Attentato contro l’integrità l’indipendenza e l’unità dello Stato (art.241 c.p.);

3) Intelligenze con lo straniero a scopo di guerra contro lo Stato italiano (art.243 c.p.);

4) Corruzione del cittadino da parte dello straniero (art.246 c.p.);

5) Infedeltà in affari di Stato (art.264 c.p.);

6) Attentato contro la Costituzione dello Stato (art.283 c.p.);

7) Usurpazione di potere politico o comando militare (art.287 c.p.):

8) Attentati contro i diritti politici del cittadino (art.294 c.p.);

9) Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art.319 c.p.);

10) Corruzione di persona incaricata di pubblico servizio (art.320 c.p.);

11) Abuso d’ufficio (art.323 c.p.);

12) Omissione di atti d’ufficio (art.328 c.p.);

13) Interruzione d’un servizio pubblico o di pubblica utilità (art.331 c.p.);

14) Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.);

15) Associazione a delinquere (art.416 bis);

16) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.476 c.p.);

17) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.477 c.p.);

18) Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.479 c.p.);

19) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati (art.480 c.p.);

20) Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art.481 c.p.);

21) Falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un pubblico servizio (art. 493 c.p.);

22) Istigazione o aiuto al suicidio (art.580 c.p.);

23) Riduzione in schiavitù (art.600 c.p.);

24) Circonvenzione di persone incapaci (art.643 c.p.);

25) Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);

26) Ed eventuali altre fattispecie di reato che venissero rilevate nel corso delle indagini.-

LUOGO DI COMMISSIONE : Tutto territorio nazionale


TEMPO DI COMMISSIONE : Reati in corso di esecuzione;

Persone offese: la Repubblica italiana, tutti i Cittadini italiani, la Nazione italiana.

Questa è una denuncia che chiede al potere giudiziario di prendere una chiara ed inequivocabile e deve assumersi le responsabilità di fronte ai cittadini e di fronte alla storia.

Non so voi, io questo lo chiamo :

COLPO DI STATO … rielezione usurpativa messa in atto collettivamente da tutti i parlamentari e dal governo tutto.. in collusione con le banche internazionali di cui buona parte di costoro sono diretta emanazione come più volte da noi stessi denunciato…

I Fatti


Così Repubblica di ieri 22 aprile 2013 ….: L'applauso scrosciante delle Camere riunite nell'aula di Montecitorio accoglie il vecchio-nuovo capo dello stato, Giorgio Napolitano, primo presidente della storia repubblicana al suo secondo mandato. Applausi che si sono rinnovati più volte da parte di un Parlamento attonito, ma al tempo stesso affascinato di fronte a un discorso dai toni durissimi ed eccezionali, mai uditi finora. Parole di ammonimento quelle del presidente rieletto, di critica a tratti spietata, ma che esprimono anche la volontà di riaffermare con fermezza e fierezza i punti saldi e imprescindibili dello Stato democratico. ….

DEMOCRATICO????

ed ancora : Napolitano giura di "essere fedele alla Repubblica e di rispettarne la Costituzione".

GIURA DI ESSERE FEDELE????

E poi : Tutti battono le mani, …. Omissis…

UNA MASNADA DI CIALTRONI TRADITORI DEL DETTATO DELLA COSTITUZIONE, DEI VALORI DELLO STATO E DELLA NAZIONE..


Sempre “Repubblica” : Il discorso. Dopo il giuramento lo scambio di poltrone: il Capo dello Stato si mette su quella che spetta a Laura Boldrini, la terza carica dello Stato, e pronuncia il suo discorso al Parlamento. Napolitano ringrazia di essere stato rieletto, ma ammette che per lui è una prova difficile da sostenere, l'età e le forze sono al limite. Si commuove più volte mentre parla, si interrompe, l'aula applaude, lui riprende: "Non prevedevo la rielezione, è un fatto legittimo ma eccezionale.

Tralasciando di giudicare il comportamento giullaresco dei lacchè che scrivono su “Repubblica” (io mi domando come fanno a guardarsi allo specchio senza sputarsi in faccia costoro che distorcono in maniera così impudica la VERITA’…

PERO’ E’ DA RILEVARE QUANTOMENO CHE “KING GEORGE II DI SAVOIA” SE NE ACCORGE PURE LUI CHE E’ ECCEZIONALE LA SUA RIELEZIONE….

TALMENTE ECCEZIONALE CHE E’ DEL TUTTO PROIBITA, ILLEGALE … E COMPIUTA IN COMPLETA USURPAZIONE VIOLAZIONE DI LEGGE…. ED E’ PER CIO’ CHE MAI NESSUNO PRIMA ERA STATO RIELETTO… SEMPLICEMENTE PERCHE’ NON ERA POSSIBILE, IMPEDITO DALLA LEGGE… E QUINDI NESSUNO ERA MAI STATO RIELETTO..

TRANNE ORA IN ASSOLUTO DISPREGGIO DEI PADRI FONDATORI …. QUEL GEORGE II DI SAVOIA CHE TUTTI “SANNO CHI SIA” E TUTTI FANNO APPARIRE DI NON SAPERE…

Io vorrei capire dove sono andati a finire i cosiddetti “Costituzionalisti”, i Cattedraticci, i consulenti. Non è che ci voglia molto per rendersi conto che qui ci troviamo di fronte ad un eclatante, roboante, esplosivo, plateale e scandaloso evento di eversione della legge costituzionale…

Questo è un colpo di stato della più sfacciata specie e della più palese manifestazione…

Incredibilmente avvenuto nell’indifferenza più assoluta di chi ha il dovere di vigilare sulle istituzioni affinché questo non avvenga…e nel silenzio più assordante e meditativo dei media solitamente sguaiati e starnazzanti ….

Io e tutti gli Italiani ci domandiamo se esista all’interno delle Istituzioni dello Stato un solo “Uomo degno di essere definito tale… un solo uomo che sappia che cosa è lecito e cosa no… che cosa è giusto e cosa no, ….che cosa è legale e cosa no…

A questo punto noi cittadini neanche più ci poniamo la domanda, in quanto è evidente che ciò che rimane dello Stato è ormai allo sbando e alla più totale degradazioni morale e funzionale…Gli anticorpi che dovrebbero reagire agli attacchi esterni o interni sono putrefatti anch’essi.

Pure se non giustifico, ma in qualche modo posso capire la gentuccola, indaffarata formichina schiavizzata, costretta a lavorare diciotto ore al giorno per sopravvivere… proprio non riesco a capire e neppure a giustificare l’ignavia dilagante nella magistratura, nelle forze armate nei vari corpi di polizia che dovrebbero sopperire per la maggior parte al controllo del corretto svolgimento delle attività repubblicane e democratiche… e da quel che si è visto proprio sembra che ad altro sia indaffarate ….

Possibile che nessuno conosca il dettato statuito dalla

…….. e Il RESOCONTO SOMMARIO DELLA SEDUTA DI GIOVEDÌ 19 DICEMBRE 1946 (PRESIDENZA DEL PRESIDENTE TERRACINI : http://www.camera.it/_dati/costituente/lavori/II_Sottocommissione_I_Sezione/sed001/sed001.pdf

.. che a pagina 6 in fondo a destra dice :

e a pagina sette seguita …. :

Che altro aggiungere…. il documento è inoppugnabile……

IL FATTO è CHIARISSIMO ED INCONFUTABILE ….

È STATO COMMESSO UN COLPO DI STATO.

La Costituzione, il nostro documento fondante, che sta al di sopra di tutte le leggi; parla del Diritto di resistenza, che è stato previsto ed esiste davvero. Con “diritto di resistenza” si intende il diritto a difendersi da ……………….ordini, ………………decisioni…………… e comportamenti in contrasto con i principi costituzionali, adottati da pubblici funzionari, dalle Autorità e dagli Organi Costituzionali, anche del Governo e del Parlamento.

È quindi dovere di ogni cittadino degno di questo nome soprattutto se Magistrato, giudice, comandante etc. … può rifiutare, contestare, rigettare, respingere, opporsi con ogni mezzo e modo allo scempio dei diritti costituzionalmente garantiti messi in atto da questi usurpatori e annichilitori dei valori costituzionali e delle leggi conseguenti che costoro emanano e promulgano in barba ai dettati istituzionali……..

Nel resoconto della seduta del 3 dicembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sullo Stato come ordinamento giuridico e i suoi rapporti con gli altri ordinamenti e Moro dice :…….. omissis ……..

Moro non entra nella disputa sottile e interessante se la sovranità spetti al popolo o allo Stato, …… omissis ….., si deve affermare nella Costituzione che il potere dello Stato è un potere giuridico, e che lo Stato comanda nei limiti della Costituzione e delle leggi ad essa conformi. Questa precisazione è tanto più necessaria in relazione all'articolo 3 formulato dall'onorevole Dossetti, nel quale si precisa come al singolo, o alla collettività, spetti la resistenza contro lo Stato, se esso avvalendosi della sua veste di sovranità, tenta di menomare i diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi. Solo dopo aver dichiarato che la sovranità dello Stato è nell'ambito dell'ordinamento giuridico, si ha la possibilità di sancire nella Costituzioneil diritto di resistenza contro gli atti di arbitrio dello Stato.

Il diritto di resistenza ed autodifesa è implicitamente legittimato dal dovere di fedeltà (alla Repubblica), stabilito dall’art. 54 e dal principio della sovranità popolare, diritto di ogni singolo cittadino come membro del popolo, e non solo al popolo nel suo insieme. Ciò è definito all’art. 1 della Costituzione che sancisce che la resistenza attiva (non solo passiva) ad un pubblico ufficiale o ad un corpo politico è legittima.(anche il Parlamento e il Consiglio dei Ministri…).

Oltretutto il dovere di fedeltà alla Repubblica e quindi alla Costituzione e ai suoi principi fondamentali, travalica e prevale il dovere di obbedienza, di cui costituisce il presupposto giuridico.

Esistono poi norme specifiche che stabiliscono la legittimità della resistenza individuale di fronte al provvedimento/comportamento illegittimo (anche se apparentemente legittimo) dell’Autorità e/ o al comportamento arbitrario di un pubblico funzionario. La cosiddetta scriminante della “legittima reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale” (art. 393 bis c.p.)

E per pubblico ufficiale/impiegato si intende anche qualunque amministratore a qualunque livello!! Anche di Presidente della Repubblica e lo pseudo governo dei “tecnici”.

L’eccesso arbitrario dovrebbe identificarsi con un comportamento comunque non consentito dall’ordinamento al pubblico ufficiale, anche nell’ipotesi di compimento con modalità scorrette di un atto sostanzialmente legittimo.

La resistenza della collettività invece, si esercita attraverso l’esercizio dei diritti di libertà, previsti e tutelati espressamente dalla nostra Costituzione, come il diritto di manifestazione del pensiero (art. 21) ed il diritto di sciopero (art.40) , anche politico.

Ricordiamo anche l’art. 52 , 2 comma della Costituzione, addirittura stabilisce che “l’ordinamento delle Forze Armate si informa allo spirito democratico della Repubblica” e per i

militari è previsto l’eventualità del dovere di disobbedire all’ordine manifestamente illegittimo, con la legge 11.7.1978 n. 382.

art.1. Le Forze Armate sono al servizio della Repubblica(non di Giorgio II, Monti e scherrani) ; il loro ordinamento e la loro attività si informano ai principi costituzionali.

Compito dell'esercito,della marina e della aeronautica è assicurare,in conformità al giuramento prestato e in obbedienza agli ordini ricevuti,la difesa della patria e concorrere alla

salvaguardia delle libere istituzioni ….. omissis ……..

art.2. I militari prestano giuramento con la seguente formula: Giuro di essere fedele alla repubblica italiana,di osservarne la costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della patria e la salvaguardia delle libere istituzioni. (appunto….. LIBERE)

art.3. Ai militari spettano i diritti che la costituzione della Repubblica riconosce ai cittadini.

ANCHE DI AGIRE IN DIFESA DELLE LIBERE ISTITUZIONI ATTRAVERSO IL RIFIUTO DEGLI ORDINI, DELLE DECISIONI E DEI COMPORTAMENTI IN CONTRASTO CON I PRINCIPI COSTITUZIONALI,

art.4. L'assoluta fedeltà alle istituzioni repubblicane è il fondamento dei doveri del militare. (alle istituzioni fra cui in primis … LA COSTITUZIONE! E I SUOI ANTEFATTI COSTITUENTI IL CORPUS UNICUM, COME APPUNTO I VERBALI DELLA “COMMISSIONE PER LA COSTITUZIONE” qui allegati e riprodotti fedelmente.

…… omissis …..

Il militare al quale viene impartito un ordine manifestamente rivolto contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione costituisce comunque manifestamente reato, ha il dovere di non eseguire l'ordine e di informare al più presto i superiori.

Come si è visto sopra la fedeltà alla Repubblica precede ed è preminente rispetto

alll’osservanza delle leggipertanto in caso di contrasto delle leggi in vigore con i principi

fondamentali dell’Ordinamento Costituzionale, è sempre l’obbedienza al senso dello

Stato e della Costituzione che prevale sull’obbedienza alle leggi.

Il diritto alla resistenza è equivalente, corrispondente, analogo e simbiotico al diritto alla sicurezza ed ordine pubblico che impone al cittadino di attivarsi in carenza di interventi di ufficiali di polizia giudiziaria in presenza del verificarsi di un qualsiasi reato affinchè se ne ostacoli ed impedisca la realizzazione, e di più…

La Costituzione di molti paesi europei non solo sancisce esplicitamente che la Costituzione va tutelata contro tutti e contro tutti, ma addirittura quella francese si spinge esplicitamente oltre ed afferma :

” Quando il governo viola i diritti del popolo, l’insurrezione è per il

popolo il più sacro dei diritti ed il più indispensabile dei doveri”.

Dunque, se in qualche frangente vi troverete a ravvisare comportamenti incostituzionali ora sapete che è vostro sacrosanto e legittimo diritto e DOVERE legale ribellarvi con ogni vostra forza, mezzo e capacità.

Cari Amici che leggete, ricordate sempre che i nostri padri e i nostri nonni sono morti ed hanno sofferto grandi patimenti e privazioni ed hanno sormontato gravi difficoltà per ottenere la Carta Costituzionale che sancisse i sacrosanti diritti del cittadino ……Nessuno mai osi toccarla. Tutti dobbiamo rispettarla, in primis chi ha il dovere istituzionale ed il ruolo per

salvaguardare l’operato ed i sacrifici di sangue dei nostri avi.

Le conseguenze sociali, le sofferenze per milioni di italiani per decenni, la scure che si abbatte sul futuro dei nostri giovani, sui pochi preziosi anni che rimangono agli anziani indigenti, sull’ambiente, e sulla democrazia, saranno tragici col concreto pericolo di protrarle per intere generazioni.

Questo è un colpo di Stato compiuto col tradimento!!!

(Le abitudini di famiglia col tempo diventano genetiche e sono sempre più difficili da eliminare).

Un domanda che necessita di una risposta sorge :

voi delle forze di polizia, voi magistrati, voi delle forze armate, da che parte state? Da che parte starete? NON AGENDO SARETE COMPARTECIPI…….

CHIEDIAMO QUINDI


di procedere all’immediato arresto di coloro in epigrafe che rifiutassero di aderire alle finalità di difesa dei CITTADINI, delle Istituzioni, della Costituzione e dello Stato, come qui ampiamente descritto, di procedere per la penale punizione dei colpevoli ed impedire la continuazione dei reati;

Ricordo, sottolineo ed enfatizzo ad uso di chi mi legge rammentando l’ obbligatorietà dell’azione penale in caso di evidenti violazioni di legge e l’altrettanto obbligatorio arresto in caso di flagranza di reato, e nelle descrizioni qui prodotte se ne sono verificate a josa, ricordo altresì il giuramento prestato nei confronti della Costituzione, delle Istituzioni, della Repubblica, dello Stato e dei Cittadini italiani tutti, a cui l’operato di questo giudice si deve uniformare e deve rispondere, e di cui noi a nostra volta saremo severi giudici.

Chiediamo quindi la punizione nei termini di legge per tutti i reati sopra contestati, e quant’altro ravvisabile nell’esposizione dei fatti a scaturenti dalle indagini, il ripristino della legalità, della giustizia e le più severe sanzioni e condanne previste dalla LEGGE.

Ci riserviamo inoltre di costituirci parte civile nell’instaurando procedimento penale;

e, ai sensi dell’ex art. 408 c.p.p., chiediamo di essere avvisati in caso di richiesta di archiviazione.

IN FEDE.



Allegato il resoconto sommario della seduta 19 dicembre 1946 per 6 pagine e totali n11 facciate. http://www.camera.it/_dati/costituente/lavori/II_Sottocommissione_I_Sezione/sed001/sed001.pdf

http://www.albamediterranea.com/index.php?option=com_k2&view=item&id=169:querela-contro-giorgio-napolitano-e-parlamento-per-alto-tradimento-e-colpo-di-stato-dovuta-al-divieto-costituzionale-di-rielezione-di-orazio-fergnani&Itemid=113
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« immagine » QUERELA CONTRO GIORGIO NAPOLITANO E PARLAMENTO PER ALTO TRADIMENTO E COLPO DI STATO DOVUTO AL DIVIETO COSTITUZIONALE DI RIELEZIONE di Orazio Fergnani. Ieri 23 Aprile 2013 alle ore 19:30 il Sig. Orazio Fergnani - con al seguito un gruppo di cittadini - si è recato presso la stazione ...
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26/04/2013 12:12:15
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IL RAGGIO CHE DÀ ENERGIA. GRATIS

26 aprile 2013 ore 12:05 segnala

Articolo de Il Giornale del 2010
L’energia pulita tanto auspicata dal presidente Obama dopo il disastro ambientale del Golfo del Messico forse esiste già da un pezzo, ma qualcuno la tiene nascosta per inconfessabili interessi economici. Ma non solo. Negli anni Settanta, infatti, un gruppo di scienziati italiani ne avrebbe scoperto il segreto, ma questa nuova e stupefacente tecnologia, che di fatto cambierebbe l'economia mondiale archiviando per sempre i rischi del petrolio e del nucleare, sarebbe stata volutamente occultata nella cassaforte di una misteriosa fondazione religiosa con sede nel Liechtenstein,

dove si troverebbe tuttora. Sembra davvero la trama di un giallo internazionale l'incredibile storia che si nasconde dietro quella che, senza alcun dubbio, si potrebbe definire la scoperta epocale per eccellenza, e cioè la produzione di energia pulita senza alcuna emissione di radiazioni dannose.

In altre parole, la realizzazione di un macchinario in grado di dissolvere la materia, intendendo con questa definizione qualunque tipo di sostanza fisica, producendo solo ed esclusivamente calore.

Una scoperta per caso
Come ogni giallo che si rispetti, l'intricata vicenda che si nasconde dietro la genesi di questa scoperta è stata svelata quasi per caso. Lo ha fatto un imprenditore genovese che una decina d'anni fa si è trovato ad avere rapporti di affari con la fondazione che nasconde e gestisce il segreto di quello che, per semplicità, chiameremo «il raggio della morte». E sì, perché la storia che stiamo per svelare nasce proprio da quello che, durante il fascismo, fu il mito per eccellenza: l'arma segreta che avrebbe rivoluzionato il corso della seconda guerra mondiale. Sembrava soltanto una fantasia, ma non lo era. In quegli anni si diceva che persino Guglielmo Marconi stesse lavorando alla realizzazione del «raggio della morte». La cosa era solo parzialmente vera. Secondo quanto Mussolini disse al giornalista Ivanoe Fossati durante una delle sue ultime interviste, Marconi inventò un apparecchio che emetteva un raggio elettromagnetico in grado di bloccare qualunque motore dotato di impianto elettrico. Tale raggio, inoltre, mandava in corto circuito l'impianto stesso, provocandone l'incendio. Lo scienziato dette una dimostrazione, alla presenza del duce del fascismo, ad Acilia, sulla strada di Ostia, quando bloccò auto e camion che transitavano sulla strada. A Orbetello, invece, riuscì a incendiare due aerei che si trovavano ad oltre due chilometri di distanza. Tuttavia, dice sempre Mussolini, Marconi si fece prendere dagli scrupoli religiosi. Non voleva essere ricordato dai posteri come colui che aveva provocato la morte di migliaia di persone, bensì solo come l'inventore della radio. Per cui si confidò con Papa Pio XII, il quale gli consigliò di distruggere il progetto della sua invenzione. Cosa che Marconi si affretto a fare, mandando in bestia Mussolini e gerarchi. Poi, forse per il troppo stress che aveva accumulato in quella disputa, nel 1937 improvvisamente venne colpito da un infarto e morì a soli 63 anni.
La fine degli anni Trenta fu comunque molto prolifica da un punto di vista scientifico. Per qualche imperscrutabile gioco del destino, pare che la fantasia e la creatività degli italiani non fu soltanto all'origine della prima bomba nucleare realizzata negli Stati Uniti da Enrico Fermi e dai suoi colleghi di via Panisperna; altri scienziati, continuando gli studi sulla scissione dell'atomo, trovarono infatti il modo di «produrre ed emettere sino a notevoli distanze anti-atomi di qualsiasi elemento esistente sul nostro pianeta che, diretti contro una massa costituita da atomi della stessa natura ma di segno opposto, la disgregano ionizzandola senza provocare alcuna reazione nucleare, ma producendo egualmente una enorme quantità di energia pulita».

Tanto per fare un esempio concreto, ionizzando un grammo di ferro si sviluppa un calore pari a 24 milioni di KWh, cioè oltre 20 miliardi di calorie, capaci di evaporare 40 milioni di litri d'acqua. Per ottenere un uguale numero di calorie, occorrerebbe bruciare 15mila barili di petrolio. Sembra quasi di leggere un racconto di fantascienza, ma è soltanto la pura e semplice realtà. Almeno quella che i documenti in possesso dell'imprenditore genovese Enrico M. Remondini dimostrano.

La testimonianza
«Tutto è cominciato - racconta Remondini - dal contatto che nel 1999 ho avuto con il dottor Renato Leonardi, direttore della Fondazione Internazionale Pace e Crescita, con sede a Vaduz, capitale del Liechtenstein. Il mio compito era quello di stipulare contratti per lo smaltimento di rifiuti solidi tramite le Centrali termoelettriche polivalenti della Fondazione Internazionale Pace e Crescita. Non mi hanno detto dove queste centrali si trovassero, ma so per certo che esistono. Altrimenti non avrebbero fatto un contratto con me. In quel periodo, lavoravo con il mio collega, dottor Claudio Barbarisi. Per ogni contratto stipulato, la nostra percentuale sarebbe stata del 2 per cento. Tuttavia, per una clausola imposta dalla Fondazione stessa, il 10 per cento di questa commissione doveva essere destinata a favore di aiuti umanitari. Considerando che lo smaltimento di questi rifiuti avveniva in un modo pressoché perfetto, cioè con la ionizzazione della materia senza produzione di alcuna scoria, sembrava davvero il modo ottimale per ottenere il risultato voluto. Tuttavia, improvvisamente, e senza comunicarci il perché, la Fondazione ci fece sapere che le loro centrali non sarebbero più state operative. E fu inutile chiedere spiegazioni. Pur avendo un contratto firmato in tasca, non ci fu nulla da fare. Semplicemente chiusero i contatti».

Remondini ancora oggi non conosce la ragione dell'improvviso voltafaccia. Ha provato a telefonare al direttore Leonardi, che tra l'altro vive a Lugano, ma non ha mai avuto una spiegazione per quello strano comportamento. Inutili anche le ricerche per vie traverse: l'unica cosa che è riuscito a sapere è che la Fondazione è stata messa in liquidazione. Per cui è ipotizzabile che i suoi segreti adesso siano stati trasferiti ad un'altra società di cui, ovviamente, si ignora persino il nome. Ciò significa che da qualche parte sulla terra oggi c'è qualcuno che nasconde il segreto più ambito del mondo: la produzione di energia pulita ad un costo prossimo allo zero.
Nonostante questo imprevisto risvolto, in mano a Remondini sono rimasti diversi documenti strettamente riservati della Fondazione Internazionale Pace e Crescita, per cui alla fine l'imprenditore si è deciso a rendere pubblico ciò che sa su questa misteriosa istituzione. Per capire i retroscena di questa tanto mirabolante quanto scientificamente sconosciuta scoperta, occorre fare un salto indietro nel tempo e cercare di ricostruire, passo dopo passo, la cronologia dell'invenzione. Ad aiutarci è la relazione tecnico-scientifica che il 25 ottobre 1997 la Fondazione Internazionale Pace e Crescita ha fatto avere soltanto agli addetti ai lavori. Ogni foglio, infatti, è chiaramente marcato con la scritta «Riproduzione Vietata». Ma l'enormità di quanto viene rivelato in quello scritto giustifica ampiamente il non rispetto della riservatezza richiesta.

Il «raggio della morte», infatti, pur essendo stato concepito teoricamente negli anni Trenta, avrebbe trovato la sua base scientifica soltanto tra il 1958 e il 1960. Il condizionale è d'obbligo in quanto riportiamo delle notizie scritte, ma non confermate dalla scienza ufficiale. Non sappiamo da chi era composto il gruppo di scienziati che diede vita all'esperimento: i nomi non sono elencati. Sappiamo invece che vi furono diversi tentativi di realizzare una macchina che corrispondesse al modello teorico progettato, ma soltanto nel 1973 si arrivò ad avere una strumentazione in grado di «produrre campi magnetici, gravitazionali ed elettrici interagenti, in modo da colpire qualsiasi materia, ionizzandola a distanza ed in quantità predeterminate».

Ok dal governo Andreotti
Fu a quel punto che il governo italiano cominciò ad interessarsi ufficialmente a quegli esperimenti. E infatti l'allora governo Andreotti, prima di passare la mano a Mariano Rumor nel luglio del '73, incaricò il professor Ezio Clementel, allora presidente del Comitato per l'energia nucleare (Cnen), di analizzare gli effetti e la natura di quei campi magnetici a fascio. Clementel, trentino originario di Fai e titolare della cattedra di Fisica nucleare alla facoltà di Scienze dell'Università di Bologna, a quel tempo aveva 55 anni ed era uno dei più noti scienziati del panorama nazionale e internazionale. La sua responsabilità, in quella circostanza, era grande. Doveva infatti verificare se quel diabolico raggio avesse realmente la capacità di distruggere la materia ionizzandola in un'esplosione di calore. Anche perché non ci voleva molto a capire che, qualora l'esperimento fosse riuscito, si poteva fare a meno dell'energia nucleare e inaugurare una nuova stagione energetica non soltanto per l'Italia, ma per il mondo intero. Tanto per fare un esempio, questa tecnologia avrebbe permesso la realizzazione di nuovi e potentissimi motori a razzo che avrebbero letteralmente rivoluzionato la corsa allo spazio, permettendo la costruzione di gigantesche astronavi interplanetarie.
Il professor Clementel ordinò quindi quattro prove di particolare complessità. La prima consisteva nel porre una lastra di plexiglass a 20 metri dall'uscita del fascio di raggi, collocare una lastra di acciaio inox a mezzo metro dietro la lastra di plexiglass e chiedere di perforare la lastra d'acciaio senza danneggiare quella di plexiglass. La seconda prova consisteva nel ripetere il primo esperimento, chiedendo però di perforare la lastra di plexiglass senza alterare la lastra d'acciaio. Il terzo esame era ancora più difficile: bisognava porre una serie di lastre d'acciaio a 10, 20 e 40 metri dall'uscita del fascio di raggi, chiedendo di bucare le lastre a partire dall'ultima, cioè quella posta a 40 metri. Nella quarta e ultima prova si doveva sistemare una pesante lastra di alluminio a 50 metri dall'uscita del fascio di raggi, chiedendo che venisse tagliata parallelamente al lato maggiore.

Ebbene, tutte e quattro le prove ebbero esito positivo e il professor Clementel, considerando che la durata dell'impulso dei raggi era minore di 0,1 secondi, valutò la potenza, ipotizzando la vaporizzazione del metallo, a 40.000 KW e la densità di potenza pari a 4.000 KW per centimetro quadrato. In realtà, venne spiegato a sperimentazione compiuta, l'impulso dei raggi aveva avuto la durata di un nano secondo e poteva ionizzare a distanza «forma e quantità predeterminate di qualsiasi materia».

Tra l'altro all'esperimento aveva assistito anche il professor Piero Pasolini, illustre fisico e amico di un'altra celebrità scientifica qual è il professor Antonino Zichichi. In una sua relazione, Pasolini parlò di «campi magnetici, gravitazionali ed elettrici interagenti che sviluppano atomi di antimateria proiettati e focalizzati in zone di spazio ben determinate anche al di là di schemi di materiali vari, che essendo fuori fuoco si manifestano perfettamente trasparenti e del tutto indenni».

In pratica, ma qui entriamo in una spiegazione scientifica un po' più complessa, gli scienziati italiani che avevano realizzato quel macchinario, sarebbero riusciti ad applicare la teoria di Einstein sul campo unificato, e cioè identificare la matrice profonda ed unica di tutti i campi di interazione, da quello forte (nucleare) a quello gravitazionale. Altri fisici in tutto il mondo ci avevano provato, ma senza alcun risultato. Gli italiani, a quanto pare, c'erano riusciti.

L'insabbiamento
In un Paese normale (ma tutti sappiamo che il nostro non lo è) una simile scoperta sarebbe stata subito messa a frutto. Non ci vuole molta fantasia per capire le implicazioni industriali ed economiche che avrebbe portato. Anche perché, quella che a prima vista poteva sembrare un'arma di incredibile potenza, nell'uso civile poteva trasformarsi nel motore termico di una centrale che, a costi bassissimi, poteva produrre infinite quantità di energia elettrica.
Perché, dunque, questa scoperta non è stata rivelata e utilizzata? La ragione non viene spiegata. Tutto quello che sappiamo è che i governi dell'epoca imposero il segreto sulla sperimentazione e che nessuno, almeno ufficialmente, ne venne a conoscenza. Del resto nel 1979 il professor Clementel morì prematuramente e si portò nella tomba il segreto dei suoi esperimenti. Ma anche dietro Clementel si nasconde una vicenda piuttosto strana e misteriosa. Pare, infatti, che le sue idee non piacessero ai governanti dell'epoca. Non si sa esattamente quale fosse la materia del contendere, ma alla luce della straordinaria scoperta che aveva verificato, è facile immaginarlo. Forse lo scienziato voleva rendere pubblica la notizia, mentre i politici non ne volevano sapere. Chissà? Ebbene, qualcuno trovò il sistema per togliersi di torno quello scomodo presidente del Cnen. Infatti venne accertato che la firma di Clementel appariva su registri di esame all'Università di Trento, della quale all'epoca era il rettore, in una data in cui egli era in missione altrove. Sembrava quasi un errore, una svista. Ma gli costò il carcere, la carriera e infine la salute. Lo scienziato capì l'antifona, e non disse mai più nulla su quel «raggio della morte» che gli era costato così tanto caro. A Clementel è dedicato il Centro ricerche energia dell'Enea a Bologna.
C'è comunque da dire che già negli anni Ottanta qualcosa venne fuori riguardo un ipotetico «raggio della morte». Il primo a parlarne fu il giudice Carlo Palermo che dedicò centinaia di pagine al misterioso congegno, affermando che fu alla base di un intricato traffico d'armi. La storia coinvolse un ex colonnello del Sifar e del Sid, Massimo Pugliese, ma anche esponenti del governo americano (allora presieduto da Gerald Ford), i parlamentari Flaminio Piccoli (Dc) e Loris Fortuna (Psi), nonché una misteriosa società con sede proprio nel Liechtenstein, la Traspraesa. La vicenda durò dal 1973 al 1979, quando improvvisamente calò una cortina di silenzio su tutto quanto.

Erano comunque anni difficili. L'Italia navigava nel caos. Gli attentati delle Brigate rosse erano all'ordine del giorno, la società civile soffocava nel marasma, i servizi segreti di mezzo mondo operavano sul nostro territorio nazionale come se fosse una loro riserva di caccia. Il 16 marzo 1978 i brigatisti arrivarono al punto di rapire il presidente del Consiglio, Aldo Moro, uccidendo i cinque poliziotti della scorta in un indimenticabile attentato in via Fani, a Roma. E tutti ci ricordiamo come andò a finire. Tre anni dopo, il 13 maggio 1981, il terrorista turco Mehmet Ali Agca in piazza San Pietro ferì a colpi di pistola Giovanni Paolo II.

È in questo contesto, che il «raggio della morte» scomparve dalla scena. Del resto, ammesso che la scoperta avesse avuto una consistenza reale, chi sarebbe stato in grado di gestire e controllare gli effetti di una rivoluzione industriale e finanziaria che di fatto avrebbe cambiato il mondo? Non ci vuole molto, infatti, ad immaginare quanti interessi quell'invenzione avrebbe danneggiato se soltanto fosse stata resa pubblica. In pratica, tutte le multinazionali operanti nel campo del petrolio e dell'energia nucleare avrebbero dovuto chiudere i battenti o trasformare da un giorno all'altro la loro produzione. Sarebbe veramente impossibile ipotizzare una cifra per quantificare il disastro economico che la nuova scoperta italiana avrebbe portato.

Ma queste sono solo ipotesi. Ciò che invece risulta riguarda la decisione presa dagli autori della scoperta. Infatti, dopo anni di traversie e inutili tentativi per far riconoscere ufficialmente la loro invenzione, probabilmente temendo per la loro vita e per il futuro della loro strumentazione, questi scienziati consegnarono il frutto del loro lavoro alla Fondazione Internazionale Pace e Crescita, che l'11 aprile 1996 venne costituita apposta, verosimilmente con il diretto appoggio logistico-finanziario del Vaticano, a Vaduz, ben al di fuori dei confini italiani. In quel momento il capitale sociale era di appena 30mila franchi svizzeri (circa 20mila Euro). «Sembra anche a noi - si legge nella relazione introduttiva alle attività della Fondazione - che sia meglio costruire anziché distruggere, non importa quanto possa essere difficile, anche se per farlo occorrono molto più coraggio e pazienza, assai più fantasia e sacrificio».

A prescindere dal fatto che non si trova traccia ufficiale di questa fantomatica Fondazione, se non la notizia (in tedesco) che il primo luglio del 2002 è stata messa in liquidazione, parrebbe che a suo tempo l'organizzazione fosse stata costituita in primo luogo per evitare che un'invenzione di quella portata fosse utilizzata solo per fini militari. Del resto anche i missili balistici (con quello che costano) diventerebbero ben poca cosa se gli eserciti potessero disporre di un macchinario che, per distruggere un obiettivo strategico, necessiterebbe soltanto di un sistema di puntamento d'arma.
Secondo voci non confermate, la decisione degli scienziati italiani sarebbe maturata dopo una serie di minacce che avevano ricevuto negli ambienti della capitale. Ad un certo punto si parla pure di un attentato con una bomba, sempre a Roma. Si dice che, per evitare ulteriori brutte sorprese, quegli scienziati si appellarono direttamente a Papa Giovanni Paolo II e la macchina che produce il «raggio della morte» venisse nascosta per qualche tempo in Vaticano. Da qui la decisione di istituire la fondazione e di far emigrare tutti i protagonisti della vicenda nel più tranquillo Liechtenstein. In queste circostanze, forse non fu un caso che proprio il 30 marzo 1979 il Papa ricevette in Vaticano il Consiglio di presidenza della Società Europea di Fisica, riconoscendo, per la prima volta nella storia della Chiesa, in Galileo Galilei (1564-1642) lo scopritore della Logica del Creato. Comunque sia, da quel momento in poi, la parola d'ordine è stata mantenere il silenzio assoluto.

Le macchine del futuro
Qualcosa, però, nel tempo è cambiata. Lo prova il fatto che la Fondazione Internazionale Pace e Crescita non si sarebbe limitata a proteggere gli scienziati cristiani in fuga, ma nel periodo tra il 1996 e il 1999 avrebbe proceduto a realizzare per conto suo diverse complesse apparecchiature che sfruttano il principio del «raggio della morte». Secondo la loro documentazione, infatti, è stata prodotta una serie di macchinari della linea Zavbo pronti ad essere adibiti per più scopi. L'elenco comprende le Srsu/Tep (smaltimento dei rifiuti solidi urbani), Srlo/Tep (smaltimento dei rifiuti liquidi organici), Srtp/Tep (smaltimento dei rifiuti tossici), Srrz/Tep (smaltimento delle scorie radioattive), Rcc (compattazione rocce instabili), Rcz (distruzione rocce pericolose), Rcg (scavo gallerie nella roccia), Cls (attuazione leghe speciali), Cen (produzione energia pulita).
A quest'ultimo riguardo, nella documentazione fornita da Remondini si trovano anche i piani per costruire centrali termoelettriche per produrre energia elettrica a bassissimo costo, smaltendo rifiuti. C'è tutto, dalle dimensioni all'ampiezza del terreno necessario, come si costruisce la torre di ionizzazione e quante persone devono lavorare (53 unità) nella struttura. Un'intera centrale si può fare in 18 mesi e potrà smaltire fino a 500 metri cubi di rifiuti al giorno, producendo energia elettrica con due turbine Ansaldo.

C'è anche un quadro economico (in milioni di dollari americani) per calcolare i costi di costruzione. Nel 1999 si prevedeva che una centrale di questo tipo sarebbe costata 100milioni di dollari. Una peculiarità di queste centrali è che il loro aspetto è assolutamente fuorviante. Infatti, sempre guardando i loro progetti, si nota che all'esterno appaiono soltanto come un paio di basse palazzine per uffici, circondate da un ampio giardino con alberi e fiori. La torre di ionizzazione, dove avviene il processo termico, è infatti completamente interrata per una profondità di 15 metri. In pratica, un pozzo di spesso cemento armato completamente occultato alla vista. In altre parole, queste centrali potrebbero essere ovunque e nessuno ne saprebbe niente.

Da notare che, secondo le ricerche compiute dalla International Company Profile di Londra, una società del Wilmington Group Pic, leader nel mondo per le informazioni sul credito e quotata alla Borsa di Londra, la Fondazione Internazionale Pace e Crescita, fin dal giorno della sua registrazione a Vaduz, non ha mai compiuto alcun tipo di operazione finanziaria nel Liechtenstein, né si conosce alcun dettaglio del suo stato patrimoniale o finanziario, in quanto la legge di quel Paese non prevede che le Fondazioni presentino pubblicamente i propri bilanci o i nomi dei propri fondatori. Si conosce l'indirizzo della sede legale, ma si ignora quale sia stato quello della sede operativa e il tipo di attività che la Fondazione ha svolto al di fuori dei confini del Liechtenstein. Ovviamente mistero assoluto su quanto sia accaduto dopo il primo luglio del 2002 quando, per chissà quali ragioni, ma tutto lascia supporre che la sicurezza non sia stata estranea alla decisione, la Fondazione ufficialmente ha chiuso i battenti.

Ancora più strabiliante è l'elenco dei clienti, o presunti tali, fornito a Remondini. In tutto 24 nomi tra i quali spiccano i maggiori gruppi siderurgici europei, le amministrazioni di due Regioni italiane e persino due governi: uno europeo e uno africano. Da notare che, in una lettera inviata dalla Fondazione a Remondini, si parla di proseguire con i contatti all'estero, ma non sul territorio nazionale «a causa delle problematiche in Italia». Ma di quali «problematiche» si parla? E, soprattutto, com'è che una scoperta di questo tipo viene utilizzata quasi sottobanco per realizzare cose egregie (pensiamo soltanto alla produzione di energia elettrica e allo smaltimento di scorie radioattive), mentre ufficialmente non se ne sa niente di niente?

Interpellato sul futuro della scoperta da Remondini, il professor Nereo Bolognani, eminenza grigia della Fondazione Internazionale Pace e Crescita, ha detto che «verrà resa nota quando Dio vorrà». Sarà pure, ma di solito non è poi così facile conoscere in anticipo le decisioni del Padreterno. Neppure con la santa e illustre mediazione del Vaticano.

ENERGIA GRATIS. IL MONDO SI STA SVEGLIANDO

25 aprile 2013 ore 10:50 segnala





E cosa dire dell’elettromotore di Zamboni che da 140 anni si muove nel Clarendon Laboratory dell’Università di Oxford, senza che, in questi 140 anni, alcuna sorgente energetica abbia fornito energia per il mantenimento del suo movimento.
Pendolo di Zamboni



Pose un pendolo verticale sorretto da un perno, in mezzo al polo positivo e al polo elettrico negativo di due pile di Zamboni, disposte in modo che una avesse davanti il polo elettrico opposto dell'altra. L'alternanza di attrazione e repulsione elettromagnetica provocava l'oscillazione del pendolo.

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4c/ZABOPE_Zamboni_Pendel.gif

ELETTORI DEL PD

25 aprile 2013 ore 10:24 segnala

Da Appelloalpopolo



Cari elettori del PD, adesso DOVETE RENDERE CONTO. VOI DOVETE RENDERE CONTO. NON I DIRIGENTI DEL PD.


Che il PD fosse più liberista del PDL era stato dimostrato dalle privatizzazioni, dalla confessione di D'Alema: "siamo più liberisti di voi" e dal sostegno convinto a Monti.

Che il PD fosse meno laico della DC era stato dimostrato, sotto il governo D'Alema (Berlinguer Ministro dell'istruzione), quando per la prima volta furono dati soldi alle scuole private (la DC non lo aveva mai fatto).


Che il PD fosse più filo-atlantico del PDL era stato dimostrato da D'Alema che andò ad Aviano a veder partire gli aerei USA che bombardavano la Serbia; e dalla politica energetica contro gli interessi italiani ma (senza ragione) anti Putin e Gheddafi, per non dispacere agli USA e anzi per realizzare gli interessi di questi ultimi.


Che Bersani, D'Alema e Veltroni assieme non facessero un buon politico della prima repubblica (non pensiamo nemmeno a uno statista), lo dimostrano le loro sconfitte, le depressioni, le dimissione immotivate e, plasticamente, l'esito comico dell'attività svolta da Bersani negli ultimi mesi.

Ora la posizione del PD su Rodota' VI SCONVOLGE.


SONO SCONVOLTO CHE VI SCONVOLGA: A me non ha sconvolto e fin dal primo momento ho dichiarato ad amici e parenti: "il PD non ha nulla a che vedere con Rodotà".


Sono veramente sconvolto: IN CHE MONDO SIETE VISSUTI?

Non è il PD che deve rendere conto a voi delle sue scelte.
Siete VOI che DOVETE RENDERE CONTO. DOVETE SPIEGARE, PRIMA DI TUTTO A VOI STESSI: COME MAI ERAVATE DEL TUTTO INCAPACI DI CAPIRE IL MONDO IN CUI VIVEVATE E CHE AVETE SOSTENUTO?



Stefano D’Andrea

BOSTON: UNA PROVA GENERALE?

24 aprile 2013 ore 17:17 segnala




LINK VIDEO
http://www.youtube.com/watch?v=V5PCECrGHRg&feature=youtu.be

Ad oggi – una settimana
dopo l’attentato alla maratona - gli avvenimenti di Boston continuano ad avere molti punti oscuri mentre emergono nuovi elementi che contraddicono le spiegazioni del mainstream. Ma è soprattutto l’incredibile sceneggiata della caccia all’uomo a far pensare a qualcosa d’altro che non ad una semplice ricerca dei colpevoli.


di Piero Cammerinesi (corrispondente dagli USA di Coscienzeinrete Magazine e Altrainformazione)

Nella peggiore tradizione cinematografica cui Hollywood ci ha abituato, abbiamo assistito nei giorni scorsi allo spettacolo di una città – Boston – completamente blindata, con il coprifuoco, da cui nessuno poteva uscire né entrare. Proprio Boston – la città da cui è partita la rivoluzione americana contro il potere dei reali d’Inghilterra, sarà un caso? – il primo germe della Land of the Free, è diventata ostaggio di CIA ed FBI, sotto legge marziale e con irruzioni violente nelle case private. 9.000 uomini - comprese le famigerate forze speciali SWAT – pesantemente armati hanno paralizzato completamente la città in una caccia all’uomo in cui i ricercati sono stati indicati aprioristicamente come colpevoli dell’atto terroristico, dando così la stura a una nuova ondata di islamofobia.
Un esperimento di legge marziale e di occupazione militare di un’intera città.

I cittadini hanno potuto sperimentare come i diritti civili non abbiano alcun valore di fronte alle pretese motivazioni di sicurezza nazionale, cosa che si ripete ormai a scadenze regolari nella storia recente di questo Paese. Ma la scala in cui questa occupazione manu militari di Boston si è svolta è superiore a qualsiasi altra nel passato e fa pensare ad una prova generale di possibili operazioni future. Basta evocare una minaccia terrorista, straniera o domestica, reale o fittizia - come le famigerate weapons of mass destruction di Saddam che si rivelarono una colossale bufala – che la propaganda governativa rilanciata dai media mainstream batte la grancassa del patriottismo costi quel che costi. A quel punto il cittadino scopre di non aver più diritti civili, di essere di fatto prigioniero in casa propria e soggetto a qualsiasi possibile violenza da parte delle forze speciali che perquisiscono casa per casa alla ricerca del terrorista di turno.

Il Giornale OnlineQuanto ai due fratelli Tsarnaev, cui fin dall’inizio è stata gettata addosso la croce della colpevolezza, ora stanno emergendo fatti a dir poco inquietanti: in una intervista alla BBC (1) la madre di Tamerlan e Dzhokar sostiene che l’FBI – che li teneva d’occhio da ben 5 anni come presunti sovversivi – avesse sempre saputo benissimo dove fossero. Infatti emergono ora degli elementi seri a indicare come l’FBI sapesse già da tempo che Tamerlan Tsarnaev fosse un “islamico radicale” dal 2010, in quanto messa sull’avviso dal governo russo ancor prima del viaggio di 6 mesi del giovane ceceno nel suo Paese d’origine (2). Eppure l’FBI aveva dichiarato immediatamente dopo il massacro della maratona che ignorava l’identità dei due sospetti, chiedendo anzi alla popolazione di aiutare gli investigatori a trovare i colpevoli dell’attentato.

Il Giornale OnlineNon solo: la CBS ha riportato che l’FBI aveva addirittura negato di aver avuto qualsiasi contatto con i due fratelli. Messa successivamente alle strette dai giornalisti – viste le notizie che iniziavano a trapelare - l’agenzia investigativa ha dovuto confessare di averli interrogati già nel 2011, ammettendo alla fine di conoscerli bene e di averne seguito da tempo le mosse. I media russi hanno inoltre confermato che i servizi russi avevano nuovamente contattato l’FBI nel novembre dell’anno scorso a proposito di Tamerlan (3).

Anche il padre dei due fratelli, Anzor, afferma in un’intervista alla Reuter che agenti dell’FBI erano già venuti a casa loro a Cambridge, Massachusetts, almeno cinque volte a cercare Tamerlan. Vi sono, come si vede, ancora molti lati oscuri della vicenda e – conoscendo tristemente le recenti vicende di false flag stile Twin Towers e di patsies (capri espiatori) stile Oswald – essi resteranno oscuri ancora per lungo tempo, ma una cosa è certa: sia stato o meno un atto terroristico autentico - e non costruito ad arte con dei capri espiatori che erano in realtà agenti che facevano il doppio gioco come sostengono ora gli israeliani della Debka (4) – esso è stato usato dal governo come pretesto per una escalation ed una prova generale di applicazione di legge marziale e di repressione interna.

Cosa c’è dietro?

Un voler saggiare la reazione della popolazione verso un nuovo ‘pericolo islamico’? Il preparare la strada a nuove crociate contro stati-canaglia come quelle cui ci ha abituato tristemente l’era Bush?

I prossimi giorni ce lo diranno.

Il Giornale OnlineIl punto sembra essere comunque questo: la ‘War on terror’ deve venir alimentata regolarmente dal consenso popolare, così che milioni di americani ritengano indispensabile un apparato militar-poliziesco orwelliano mentre le corporation delle armi, delle ricostruzioni post-belliche e del petrolio continuano a fare profitti multimiliardari. Lo spettro del terrorismo viene sbandierato ad arte – quando non direttamente creato dai servizi – dai media, che sono il vero e proprio ministero della propaganda del regime, proprio per catalizzare i sentimenti di sdegno e di dolore del popolo davanti alle stragi di innocenti, come abbiamo ben potuto sperimentare anche noi in Italia con la nostra ‘strategia della tensione’.

Prima i sovietici, poi i vietnamiti ed ora gli islamici sono il nemico di cui ha bisogno il mostruoso apparato militare USA per poter tenere soggiogato il mondo e il proprio popolo, con la sospensione dell’Habeas Corpus, dei diritti civili, con gli assassini mirati con i droni e con il potere praticamente senza limiti assegnato all’‘Homeland Security’. Un conferma indiretta viene, d’altra parte, dalle stesse parole di quel generale Tommy Franck, che guidò l’invasione dell’Iraq nel 2003, alla ricerca di fantomatiche armi di distruzione di massa, secondo il quale le stragi di civili sono necessarie per dar vita alla consapevolezza della gente e per canalizzare l’appoggio popolare alla ‘guerra globale al terrorismo’ attraverso la militarizzazione del Paese, in modo da evitare altri episodi del genere. (5).

Cosa aggiungere a questa delirante dichiarazione di intenti?http://online.wsj.com/article/SB10001424127887324763404578433113880189762.html

UNA SCONCIA DEMONICRAZIA

24 aprile 2013 ore 13:01 segnala


Tre ferite alla Costituzione, la stampa complice; poi si chiedono perché non compriamo i quotidiani. Perché gli onesti lettori dovrebbero pagare per leggere le fandonie dei reggicoda della demonicrazia?

Il rientro di Napolitano nel Quirinale , da cui non è mai uscito, chiude l’ellisse di inganni e false garanzie democratiche. Il significato della nomina dei dieci saggi dell’acqua calda oggi è chiaro anche ai ciechi che non videro quando fu decretata: guadagnare tempo per il PD.

Quanti rilevano la mia doppia previsione errata, tanto su D’Alema quanto su Prodi hanno ragione. Mi sono tuttavia sinceramente rallegrato del doppio errore e prego i miei censori di tener conto che la voglia di autopreservazione di questa sconcia demonicrazia la costringe a imprevedibili funambolismi, mai visti in precedenza.

Le convergenze parallele di morotea memoria sono limpida acqua di fonte, rispetto alla merda di questa demonicrazia.

D’altro canto la prevsione sui marò l’ho centrata in pieno e anche la preminenza della conquista del Quirinale rispetto a quella di palazzo Chigi. Non potevo tuttavia sospettare che re Giorgio avrebbe preferito se stesso a qualunque altro candidato. Questo non significa che i disegni da me paventati non fossero in via di esecuzione; basti anzi osservare la conclusione che vanno preparando, per comprendere che sono capaci di tutto e di ben peggio.

Io rimango convinto che la cupola di M5S reciti una parte ben definita e abbia manovrato per rendere ripresentabili personaggi altrimenti inadatti anche alla custodia dei gabinetti pubblici. Non chiedetemi la prova, non è un omicidio di borgata ciò di cui parliamo; abbiamo a che fare con menti poltitiche diaboliche, che occupano il Palazzo da oltre mezzo secolo e da sempre avvelenano la Costituzione senza lasciare impronte. Gli effetti delle tossine iniettate lentissimamente, sono nascosti dalla stampa e si palesano solo mano a mano che la malattia s’aggrava: è un maleficio demoniaco contro gli italiani.

Berl definisce M5S:«Burattini, manovrati da uno squilibrato»; è un giudizio temerario, attagliabile al suo PDL di pochi mesi addietro. La situazione non migliora osservando che egli predica mentre s’accomoda nell’aereo per Washington, dove bacia la pantofola di quanti lo buttarono fuori da palazzo Chigi, dopo avergli massacrato il suo amico Gheddafi, sulla cui sorte egli maramaldeggiò. Egli va pellegrino a Washington, così come fece il carrista Giorgio Napolitano mentre torturavano Aldo Moro. Il guaio è che questo volta l’ostaggio è l’intero popolo italiano e i nostri risparmi; a questi, ai soldi, essi mirano.

Del PD occorre dire poco, dopo il lebbrosario spalancatosi davanti agli occhi di tutti. Ai fasti del Pci seguono gli agguati fra Bersani, D’Alema, Bindi e Renzi. Tutto dà la misura di che cosa produsse Tangentopoli, indirizzata piuttosto che a far piazza pulita, a disegnare maggioranze cotte e corrotte, gradite a via Veneto e al consolato statunitense di Milano, che s’intratteneva col più intransigente di Manettopoli, oggi consegnato all’oblio, dal quale noi tuttavia lo traiamo volentieri con la domanda che poniamo da anni: che faceva, lei, Antonio Di Pietro, nella scorta di Carlo Alberto Dalla Chiesa, poi assassinato come sappiamo?

La risposta non sembra interessare neppure il figlio del generale, ma noi la riponiamo.

Solo questo squallore politico può far sembrare normale la candidatura di Giuliano 3pensioni Amato alla presidenza del consiglio . L’alternativa, pensate un po’, sarebbe un tale Enrico Letta, Bildeberg boy, enfant prodige d’una famiglia double face: zio e nipote come il palettò rigirato di quanti da piazza Venezia si precipitarono a piazzale Loreto, pronti a tornare indietro se li avessero convocati. Se fra le fogne del fascismo napoletano, Botteghe Oscure e il Quirinale corre un filo lungo settant’anni, non occorre domandarsi perché oggi il trasformismo lampedusiano non necessita neppure di valzer e coreografie viscontiane per offrirsi, svelarsi, superare il partito e perfino il Bilderberg, per incardinarsi nella tribù, affinché tutto cambi perché loro restino, a spese nostre.

Fai conoscere questo articolo ai tuoi amici. Copia queste due frasi così come sono, incollale nel testo di una mail e mandale a tutti i tuoi amici.

Se questa è l’offerta demonicratica, non serve a nulla votare finché non si presenta uno che assicuri la costituzione d’un tribunale speciale, che giudichi quanti governarono questo povero paese negli ultimi venti anni e quant’altri finsero d’essere opposizione. Un tribunale che li giudichi con la severità un tempo usata agli agenti infiltrati, che pure combattevano una guerra a loro modo onorevole. Questi invece sono volgari ladri; quando non rubano soldi, rapinano spazi di democrazia per mutarli in potere e denaro; pagliacci che ballano sulle bare di dozzine di imprenditori suicidi, incuranti della disperazione, della disoccupazione a due cifre, inebriati leccando il fondo del trogolo delle migliaia di miliardi nostri regalati alla Germania, agli USA, alla Francia, alla Gran Bretagna, al nemico, di cui sono complici, prezzolati, lo sono stati, lo saranno ancora, vogliono esserlo a tutti costi, nostri costi, ovvio. Essi vogliono altri soldi, altri miliardi, senza rinunciare a un centesimo di quanto hanno già rubato. Questa è la demonicrazia sotto i nostri occhi.

http://www.pierolaporta.it/una-sconcia-sceneggiata/