Il corpo,poi,è a pezzi e debole e la testa non riesce più a ragionare.
Si è convinti di avere quella forza necessaria ma non si ha la voglia di usarla,e quindi si fa la parte dell’essere viziato e capriccioso. Giusto,giusto…almeno credo.
E più mi sforzo di capirmi,più io non mi capisco e non capisco gli altri,e così via...in continuazione,sempre così.
C’è la rabbia,la confusione,delle voglie che si insinuano nelle vene,c’è la tristezza,il dolore,la felicità. Un miscuglio di emozioni o sensazioni che colpisce un'unica,formidabile,me ravigliosa e schifosamente dolorosa volta.
E li non respiri più,il respiro si spezza e non riesci più a capire cosa provi. Non capisci se sei triste o se stai da dio.
E allora,mi sembra normale credo,è meglio non provare nulla. Restare seduta su una seggiola ore ed ore,a fissare l’orologio che ti avvisa che il tempo scorre ma non te ne rendi conto perché in fondo non te ne importa nulla del tempo.
Non ti importa e non vuoi sapere quanti secondi,minuti…quante ore passano,quanti giorni,quanti mesi passano dall’ultima volta che ti sei sentita così o così.
Tutto è così fottutamente confuso e schifoso,provi una rabbia incontrollabile dentro ma riesci a schiacciarla e tramutarla in indifferenza. Sembri insensibile a volte. Anzi,non è che lo sembri,a volte lo sei.
A volte potresti anche tagliarti un braccio che non te ne accorgeresti,a volte,invece,il solo sfiorarti con un dito ti farebbe gemere dal dolore.
Un dolore piacevole,perverso,crudele. La strada più dolce,la strada più comoda,la strada più veloce,la strada più meschina.
Guardala: è li,quella strada! Si,proprio li,davanti ai tuoi occhi!
Cos’è,hai paura? Ma a volte sogni di camminare là,vuoi forse negarlo?
È quella più comoda…quella più veloce…
Basta solo non guardare in faccia nessuno,solamente mandando tutto a puttane,e solo allora,poi,potrai finalmente prendere la strada più dolce.
Il sentiero appare agli occhi dolce,dal colore bianco,speranza.
Ma dall’altra parte…li,in quella strada,in fondo cosa c’è di bianco? Nulla.
Perché se imbocchi quella strada poi troverai solo tanto dolore,lacrime che scorrono veloci su facce che magari conosci,o che forse hai visto solo poche volte,e domande.
Perché perché perché.
Perché?
È solo una domanda…
Perché?
Rispondi,no?
Non lo so.
È ovvio…non si può ragionare a volte…è impossibile farlo…a volte! A volte,ho detto!
Codarda. Codarda,se prendi quella strada,codarda e vigliacca!
In fondo…perché no?
Ci sono modi e modi di combattere…così come ci sono modi e modi di non combattere,basta solamente scegliere.
Sai cosa vuoi,cosa cerchi,cosa desideri? Perfetto,complimenti a te,davvero. E allora?
Io non so,ma so –credo-,cosa voglio. No dai,scherzo,non lo so.
Vado a momenti e penso sia normale.
Normale…cosa è “normale” a questo mondo,poi? Io sono normale? Tu che stai leggendo queste stronzate,sei normale?
Sei normale,sono normale,siamo normali?
Siamo normali. Siamo bravi,siamo normali,siamo bravi dai.
Ho freddo,non ho sonno,e ho una fame terribile. Che cosa grandiosa!
Siamo bravi,siamo normali,siamo bravi
15 novembre 2010 ore 00:30 segnala11817679
Il corpo,poi,è a pezzi e debole e la testa non riesce più a ragionare.Si è convinti di avere quella forza necessaria ma non si ha la voglia di usarla,e quindi si fa la parte dell’essere viziato e...
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15/11/2010 00:30:59
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Commenti
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bydalanar 16 settembre 2011 ore 15:05
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