
Ci sono quei pomeriggi assolati in cui Venezia sembra bella come ai vecchi tempi cascate di glicini, frinire di cicale e il solito gatto che si gode il sole steso sulla vera di un pozzo,e silenzio che ti permette di sentire lo sciabordio dell'acqua dei canali,fa caldo e i barbari invasori che noi chiamiamo foresti ci danno tregua preferendo il mare alla gita in città.
Poi finisce la pace e ricomincia il caos orde di turisti discinti spesso maleducati mangiano seduti sui gradini delle case lasciano le loro immondizie li dove hanno mangiato senza pensare che li ci vive qualcuno a cui toccherà pulire le loro
schifezze,fanno i loro bisogni dappertutto senza rispetto per noi veneziani e per la bellezza e fragilità di questa antica città.
Poi arriva la tarda notte quando solo chi lavora è ancora in giro e dopo la musica dei caffè in piazza san marco torna il silenzio e tra cicaleccio di un grillo e dolce gorgoglio di un canale smosso da una brezza notturna ti sembra di sentire un flebile
grido di aiuto...Venezia piange violentata ,calpestata,disastrata.....coperta da immondizie come dopo il passaggio di un tornado, sembra dire vi prego salvatemi
non ce la faccio più ...e io piango con lei.......