Dal Romanista del 21 febbraio 2012
di TONINO CAGNUCCI
"Quando è uscito col volto rigato dal sangue sembrava un Pierrot guerriero: la più bella maschera di questo carnevale romanista. Quella della fatica. Fabio Borini è un mozzico, un lampo, un esempio. Ieri è stato l’errore di tutti i quotidiani visto che nessuno lo dava in formazione, più che mai ieri - e un po’ anche per questo - è stata la scelta di Luis Enrique. È così che la Roma ha vinto. In quel modo, con quel volto e con quelle caratteristiche: cattiveria, sudore, generosità, se possibile sangue. Un modo molto romano, come quella fantastica esultanza che s’è inventato Er più di Roma-Parma, una storia d’amore e di coltelli. Fabio Borini è sicuramente mejo di Celentano. Senza una pausa mai. L’aveva detto in settimana Sabatini: «Il lavoro dell’allenatore su cui la squadra si sta sintonizzando lo definirei una corda tesa allo spasimo, con forza, cattivera e abnegazione."
ER PIU'
21 febbraio 2012 ore 08:17 segnalabe2280b0-1813-4d83-a177-de38d29acca6
Dal Romanista del 21 febbraio 2012
di TONINO CAGNUCCI
"Quando è uscito col volto rigato dal sangue sembrava un Pierrot guerriero: la più bella maschera di questo carnevale romanista. Quella della fatica. Fabio Borini è un mozzico, un lampo, un esempio. Ieri è stato l’errore di tutti i quotidiani...

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21/02/2012 08:17:32
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