e solamente il sapere che mi stai pensando e che ancora mi dai importanza, mi fa uscire fuori di testa...mi da così fastidio che è come se ti sentissi dappertutto... come se tu mi stessi osservando da ogni angolo della mia vita, ed è inquietante

Fior Di Loto

In fondo
se ci pensi noi esseri umani non siamo fatti per guardarci negli occhi. Negli occhi.
No, possiamo guardarne soltanto uno per volta.
Uno solo alla volta. Sposti lo sguardo e perdi quel che avevi.
Dolceamaro non poterti vedere nell’anima fino in fondo
Non sarà mai abbastanza.
Mai completo. Sempre in cerca.
Perchè amare non è mai abbastanza

Afa della vita


è ciò che è dentro di me.
Mi ha incatenata a sè per sempre.
Sono come una schiava che tenta di liberarsi dalle catene.
Questo senso di soffocamento mi uccide.
L'angoscia che mi opprime mi distrugge l'anima.
Questa morsa esistenziale mi toglie il respiro.
Lottare contro qualcosa di impercettibile.
Ridicolo forse.
Ma io non sarò mai un vinto.
Caso mai un inetto.


Lentamente muore


Tempo fà cosi vivo,
così pieno della sua essenza divina.
Era li,
così ben custodito da te,
che ogni giorno lo alimentavi del tuo essere così perfetta,
Gli donavi calore...
Tempo fà così vivo.
Lentamente muore,
ora così terrificabilmentee vuoto,
privo di ogni protezione,
che ogni giorno lotta per stare vivo,
ma impossibile ormai spiegagli che tutto non è perduto.
Melglio non ingannarlo ancora,
e perciò,
Lentamente muore.

Charles Baudelaire

Spesso, per divertirsi, i marinai
catturano albatri, grandi uccelli di mare,
che seguono,indolenti compagni di viaggio,
la nave che scivola sugli amari abissi.

Appena deposti sulla tolda, questi
re dell' azzurro, vergognosi e timidi,
se ne stanno tristi con la grandi ali bianche
penzoloni come remi ai loro fianchi.
Che buffo e docile l' alato viaggiatore!
Poco prima così bello, com'è comico e brutto
Uno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro, zoppicando, scimmiottava l'infermo che volava
il poeta è come quel principe delle nuvole,
che snobba la tempesta e se la ride dell'arciere
poi, in esilio sulla terra, tra gli scherni
con le sue ali da gigante non riesce a camminare.



Vittima di un mondo che non mi appartiene