La Danzatrice Dalle Gambe Fini.... (scritto in10')
25 novembre 2008 ore 01:59 segnala
Un giorno mi trovai a passeggiare per le strade puzzolenti di pioggia della mia città. C'è chi ama rifugiarsi nei guardi e nella complicità di una montagna; chi si raccoglie in casa propria in musiche new age; ed altri che mettono su l'i-pod, una tuta, e vanno a perdere i loro pensieri passo dopo passo in una salubre corsetta. Molte sono le cose che si fanno per stare bene, dal mio canto, io amo camminare e vivere ogni minima goccia vitale che si respiri. Quel giorno attraversai dei quartieri nei quali non avevo mai solcato il passo. Di fronte ad un garage, dei ragazzini ne facero una porta, nel solito riempir di calci un pallone. Da un cortile limitrofo una timida musica classica si faceva spazio fra gli schiamazzi di un goal o di un'azione dubbia. La curiosità s'impossessò del mio futuro prossimo. Un lettore cd portatile emanava melodie, mentre le note di Chopin venivano diffuse nelle orecchie di quattro piccole scolarette dagli occhi di ammirazione, verso il centro. Nel mezzo una ragazzina volteggiava su quelle sonorità intime, frapponendosi agli occhi lucidi delle amichette. Sinuosa contorceva quelle gambe sottili avvolte da un panta-jazz chiaro. Sorrideva, compiacendosi del suo fluttuare armonioso e leggiadro, assecondando le note come una foglia d'autunno ai capricci del vento. La madre di quello splendido cigno danzante s'affacciò d'improvviso dal balcone, sbraitando come un'ossessa. Fermò quell'incanto danzante al pari di un cucchiaio sbattuto ripetutamente su di una pentola. Una parte di lei forse vorrebbe crederle, ma prevalse l'altra, più concreta e razionale, ridicolizzandola di fronte alle compagne e gettandola in lacrime, facendola correre via in casa, in preda alla vergogna. Frédéric Chopin continuava ad intersecar note che d'un tratto si fecero tristi, come degna descrizione di una poesia che al suo apice si trova priva di parole... Afonia disarmante che veniva rotta solo dai suoni di un pianto. Com'è triste non aver l'appoggio di chi ti vuole bene. Basito ripresi a camminare, ma negli occhi non riuscivo a lavare l'offesa di quelle gambe fini, dalle diamantate lacrime che brillavano su gote di speranza...
10254465
Un giorno mi trovai a passeggiare per le strade puzzolenti di pioggia della mia città. C'è chi ama rifugiarsi nei guardi e nella complicità di una montagna; chi si raccoglie in casa propria in musiche new age; ed altri che mettono su l'i-pod, una tuta, e vanno a perdere i loro pensieri passo dopo...

Post
25/11/2008 01:59:59
none
- mi piaceiLikeItPublicVote
Commenti
-
Mr.Jeams 26 novembre 2008 ore 01:34
-
snownera 27 novembre 2008 ore 18:34
-
andreuan 05 dicembre 2008 ore 20:26
Scrivi commento
Fai la login per commentare
Accedi al sito per lasciare un commento a questo post.
Blog Info
Visite totali: | 1.497 |
Post scritti: | 21 |
Scrive dal: | 28/04/2007 |
Coinvolgimento: | 0 (da valutare) |