urban spirit...
29 dicembre 2008 ore 02:51 segnala
lungo le linee tratteggianti di strade cui non ricordo il nome, che la mia anima cercava le risposte ai soliti assordanti perchè. se Battisti proferiva la facilità di Mogol nel cercare la morte a fari spenti nella notte, le mie suole impregnate d'alcool, battevano il centro del battistrada senza un perché, senza una meta. il bene ed il male erano concetti troppo ardui, e la mia cirrosi riusciva vagamente ad afferrarne la diversità. solcavo asfalto che di giorno impazzava d'automobili, monossidi, anidridi, sorrisi, frenesia, mentre le casse battevano scontrini, e la falsità umana si scambiava auguri e prosperità. ora ero solo. nella mia solitudine schiacciavo sogni putridi di donne scosciate a vender l'anima appoggiate ad un pino, pusher ignobili che chissà dove, spacciavano porte effimere di felicità... ma torniamo a me, un piccolo scribacchino stanco della ripetitività dei suoi giorni, lasciato a lenire le proprie ferite in wisky on the rocks di una stupida bettola per beoni, fino a notte inoltrata. tradito da una compagna immaginaria, ed usato come un lercio canovaccio a suo piacimento. ispirazione. amica di sempre, compagna d'avventure, sogno sbiadito in una vita d'incubo. perchè lasci un tuo amante a tribolare nel grigio dei suoi perché. perché? negli angoli di un mondo che stancamente si trascina ogni giorno, accompagni i dissacratori della tua arte nelle mansarde della gloria... perché? eppure ci siamo trovati bene insieme. barcollo. nel mio barcollare le tratteggiate linee si son fatte doppie, ora curvano, ora mi lasciano leggere "stop". è questa la fine? tu non sei amica di nessuno, non puoi essere evocata, non sei uno spirito che risponde alle chiamate esoteriche, tu sei libera... ed in questa libertà io ti cerco, vorrei scendere a patti con te, rendermi alla tua mercé, ma non c'è modo. passi attraverso la mia intimità a tuo personalissimo diletto, seducendo ed abbandonando le mie membra bramose di te, ma inebriandomi e compiacendo le tue voglie, mi lasci nel desiderio... mi sono lasciato cadere al suolo freddo della notte, solo le decorazioni natalizie sembrano assecondare il mio delirio, mentre le immagini si sovrappongono vorticose nei miei occhi. vorrei vomitare, ma cerco di resistere, nel tentativo di trattenere brandelli della tua magia nei miei neuroni, ma morfeo si fa largo nel mio presente... invano cerco di sfuggire alla sua cattura, ma non c'è nulla da fare. d'un tratto una forza mascolina mi tira in piedi, il mio corpo sembra piombo, e le ginocchia faticano a trattenerlo; solo la forza di un amico riesce ora a tirarmi verso l'ermetismo della mia realtà. ubriaco e furibondo verso te ed i pensieri che stupidamente non sono riuscito a trattenere, ho fallito ancora, ma ti troverò spirito urbano, fosse l'ultima cosa che faccio...
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lungo le linee tratteggianti di strade cui non ricordo il nome, che la mia anima cercava le risposte ai soliti assordanti perchè. se Battisti proferiva la facilità di Mogol nel cercare la morte a fari spenti nella notte, le mie suole impregnate d'alcool, battevano il centro del battistrada senza un...

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29/12/2008 02:51:59
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