È dire alla persona, non con parole, ma con gli occhi, con il viso, con il sorriso e tutto il corpo: tu sei importante per me, sei interessante, io sono contento che tu ci sia…
Non stupisce che il modo migliore di rivelarsi a se stessa, per una persona sia l’essere ascoltata da un’altra.
Ascoltare è innanzitutto tacere…
Avete mai notato come i “dialoghi” sono colmi di espressioni come: “E’ come quando io…” oppure “Mi ricordo quello che mi è capitato…”
Il più delle volte ciò che l’altro dice non è che un’occasione per parlare di sè stessi.
Ascoltare è iniziare ad arrestare il proprio cinema interiore, il proprio monologo portatile, per lasciarsi trasformare dall’altro.
È accettare che l’altro entri in noi come entrerebbe nella nostra casa per fermarsi un istante, sedersi sulla poltrona e rimanervi comodamente.
Ascoltare è veramente dimenticare le proprie preoccupazioni per donare tutto il proprio tempo all’altro.
È come una passeggiata con un amico: camminare con il suo passo, vicino ma senza dar noia, lasciarsi condurre da lui, fermarsi con lui, ripartire, per nulla, per lui.
Ascoltare non è tentare di rispondere, sapendo che l’altro ha in sè stesso le risposte ai propri interrogativi.
È rifiutare di pensare al suo posto, di dare consigli e persino di volerlo comprendere
Ascoltare è accogliere l’altro con riconoscenza così com’è, senza la pretesa di sostituirsi a lui per dirgli come deve essere.
È essere aperti, in forma positiva, a tutte le idee, a ogni argomento, esperienza, soluzione, senza interpretare, giudicare, lasciando all’altro il tempo e lo spazio per trovare la sua strada.
Avere premura per uno che sta soffrendo non consiste nel trovare una soluzione o dare una spiegazione alla sua sofferenza, ma significa dargli la possibilità di comunicarla e aiutare lui stesso a trovare la strada della liberazione. Imparare ad ascoltare qualcuno è l’esercizio più utile che possiamo fare per liberarci dalle nostre miserie…
Ascoltare è donare all’altro quello che forse nessuno ha ancora donato a noi: attenzione, tempo, una presenza affettuosa. È ascoltando gli altri che impariamo ad ascoltare noi stessi, il nostro corpo e tutte le sue emozioni; è il cammino per imparare ad ascoltare la terra e la vita, è diventare poeta, cioè sentire il cuore e vedere l’anima delle cose. Chi sa ascoltare non vive più nella superficialità: sa comunicare con la vibrazione interiore di ogni vivente.
André Gromolard
Io credo profondamente in quanto vi ho citato. In questo campo, non si inventa nulla. Solo le persone pazienti, altruiste, equilibrate, riescono a trasmettere serenità a chi sta loro parlando, a chi si sta con loro confidando….Il cosiddetto compagno, il cosiddetto amico, la persona con cui ci soffermiamo a parlare di volta in volta, assai raramente riescono ad “ascoltarci”. Spetta a noi allora, “sorprendere” il nostro interlocutore nel regalargli il vero rispetto, la vera amicizia, il vero amore. Come? ASCOLTANDOLO!!!