
A. Credi in Dio?
B. Non lo so.
A. Come non lo sai?
B. Non lo so.
A. E perchè non lo sai?
B. Perchè non lo conosco. Non ho le prove della sua esistenza.
A. Ma non hai le prove neanche della sua inesistenza.
B. No. Neanche queste.
A. Perchè non ti guardi intorno?
B. E perchè dovrei guardarmi intorno?
A. Dio è ovunque.
B. Ovunque, dove?
A. Ovunque.
B. Anche nei campi di battaglia,in quelli di sterminio,davanti ai roghi,ai patiboli,alle forche?
A. Si. Ma non chiedermi perchè.
B. Non posso non chiederti perchè. Dio è bontà infinita?
A. Si.
B. Dio è giustizia infinita?
A. E come potrebbe non esserlo?
B. Dio è misericordia infinita?
A. Si,per sua stessa essenza.
B. Devi ammettere che in quello che dici ci sono molte contraddizioni.
A. Dio stesso le ha volute.
B. Ma la perfezione non può contraddirsi.
A. Non può contraddirsi,ma tu non puoi negare che sia un mistero.
B. Voglio prove,voglio indizi.Voglio certezze.
A. Queste presuppongono l'onnipotenza dell'Uomo.
B. Se Dio lo è, perchè non dovrebbero esserlo le sue creature?
A. Perchè c'è un disegno superiore.
B. Questo lo dici tu.
A. Lo dicono anche i teologi e i filosofi.
B. Questi congetturano. Quelli sono dei sapientoni che spaccano il capello in quattro,giungendo a conclusioni cervellotiche che non mi hanno mai convinto e non mi convinceranno mai.
A. Ci sono certezze dogmatiche.
B. Niente è piu' assurdo e contestabile del dogma.Non credo alle verità rivelate.
A. E allora osserva,studia la natura. I suoi arcani,le sue metamorfosi. I suoi immutabili ritmi non ti fanno pensare a un supremo architetto,a un grande orologiaio,a un demiurgo sublime?. Chiamalo come ti pare.
B. Ammetto che la natura mi fa molto pensare.
A. A che cosa?
B. Al caso.
A. Ma il caso è esso stesso una necessità.
B. Non posso darti torto,ma la mia inquietudine non si placa,i miei dubbi non si dissipano.
A. Il Caso non può che essere la negazione del Caos.
B. Vuoi dire che il Caso è ordine?
A. Si, è ordine,ma noi non ce ne rendiamo conto. La nostra ragione è limitata e nla fede è dono di pochi. Hai mai visto una coccinella?
B. Ne ho viste tante.
A. E non hai visto la sua straordinaria complessità? Se non hai avuto questa fortuna,chiedi lumi ad un entomologo.
B. Lo farò.
A. Pensa all'uomo.
B. Preferirei pensare a una donna.
A. Non cambia.Pensa pure a una donna. Gli organi del suo corpo sono tutti coordinati,uno in funzione dell'altro. Il cuore batte,il fegato secerne la bile,gli occhi fanno vedere,le orecchie sentire,il naso fiutare gli odori.
B. Non solo. Senza il naso non porteremmo gli occhiali che ne cavalcano la gobba,tenendosi in equilibrio.
A. Tutto dovrebbe confermarti l'esistenza di Dio.
B. Comincio a dubitare del mio agnosticismo.
A. Dio dunque esiste.
B. Credo proprio di si.
Fin qui, il colloquio di Roberto Gervaso con se stesso, in un turbinio di domande e di risposte, ove due parole/concetto sono fondamentali. Mistero e Fede. Riconosciuto quanto sia permeata di mistero la presenza di Dio nella natura ed in noi, diamo atto a coloro che hanno una Fede cristallina, di essere privilegiati rispetto a tutti.
Vi ringrazio per la vostra pazienza nel leggere ed esprimo gratitudine e stima anche verso il nostro Gervaso. Così puntuale, attento e sintetico nella disamina dell'argomento principe che riguarda noi mortali. L'esistenza o meno di Dio.
TC :cuore
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