
Per gli stoici il vero valore dell’uomo, il baluardo e il fine della sua esistenza, è la virtu’. Una virtu’ severa, che non ammette eccezioni e deroghe, non tollera cedimenti. Chi la possiede puo’ sfidare il mondo e diventarne padrone. Gli strali della vita, che non risparmiano nessuno e su alcuni infieriscono con la piu’ sadica protervia, offendono i comuni mortali, mentre colpiscono lasciando indenni gli stoici, protetti dalla corazza della loro fede. Lo stoico vive nel mondo e insegna a rintuzzarne la virulenza e l’aggressività. Non si piega mai alle forze ostili che lo contrastano. Gli tiene testa con la volontà e la fermezza. Se deve soffrire soffre. Con la risolutezza e la dignità di chi non s’arrende e non recrimina. Sa che il carattere si tempra in mare aperto, quando i marosi e i gorghi improvvisi potrebbero inghiottirlo. I dolori non fanno soffrire lo stoico, perché la fede in se stesso spunta i loro perfidi aculei. Seneca, uno dei piu’ grandi stoici, scriveva a Lucilio, l’interlocutore ideale delle splendide Lettere: “Dentro di noi risiede uno spirito sacro, il quale osserva e controlla tutte le nostre azioni, quelle buone e quelle cattive, e si comporta con noi nello stesso modo in cui noi ci comportiamo con lui. Nessun uomo virtuoso può essere tale se in lui non c’è la presenza di un Dio. Chi potrebbe infatti elevarsi al di sopra della sorte senza l’aiuto della divinità? E’ lei che ci ispira alti e nobili princìpi (…). Quando vedi un uomo impavido di fronte ai pericoli, libero da passioni, tranquillo nelle avversità, che contempla gli uomini dall’alto come fanno gli dei, non ti pervade un senso di rispetto per lui? Non ti dici: ‘ Questa sua dote è troppo grande e troppo alta perché possa appartenere solo al corpo in cui si trova? Una forza divina è discesa in quest’uomo, una potenza celeste guida il suo spirito straordinario, equilibrato, che va oltre le cose esteriori, come se non contassero nulla, che se la ride dei nostri timori e dei nostri desideri. Un uomo simile non potrebbe mantenersi così saldo, senza l’aiuto di un Dio. Perciò la parte maggiore di lui non sta qui sulla terra, ma lassu’ da dove appunto è discesa”….
Senza nulla togliere alle epicuree, alle ermetiche, alle folli, alle platoniche, alle irrazionali, alle pragmatiche ed alle positiviste, io una stoica tendenzialmente me la sposo, mi piace avere tanti stoici tra le mie amicizie e…insomma, secondo me, “Stoico è bello!
TC :cuore