
Il negozio di bigiotteria che menziono si trova nella via principale di Amantea.
Con il passare dei giorni si abituarono ad essere provati e riprovati su tanti tipi di dita e tra una prova e l’altra impararono a conoscersi e ad amarsi gustando la felicità di essere vivi come persone vere dai sentimenti variegati e contrastanti come i loro colori,alcuni anelli venivano pagati e portati via ma loro si sentivano ormai al sicuro. Ad ogni prova sapevano che sarebbero stati rimessi nell’espositore. L’alba di un nuovo giorno li trovò abbracciati sullo stesso espositore , dormivano sereni,minimamente avrebbero immaginato, nonostante lo sapessero che prima o poi sarebbe successo, che era l’alba del giorno in cui l’avrebbero separati. Una bambina capricciosa e viziata varcò la soglia del negozio, era in compagnia del papà,doveva comprare dei fermacapelli . Li guardò e riguardò tutti prima di scegliere e mentre il papà pagava alla cassa lei vide Anellina e volle provarla. _ Papy me lo compri questo piccolo anellino ?_ disse la bambina _Ma è grande x te _rispose il babbo _No, guarda mi sta benissimo al dito medio …..lo voglio , lo voglio, lo voglio!!! _ Ariel chiese aiuto a Kiryos , non voleva andare via, non voleva lasciarlo, lotto ma tutto si rivelò inutile…… la bambina la portò via contenta…. E fu cosi che Kiryos perse il suo grande amore. Occorre un tempo straordinariamente breve per ritirarsi dal mondo,lui se se sentiva ormai fuori, i giorni passavano piatti senza nulla che lo scuotesse dal torpore in cui era precipitato. Kiryos avrebbe voluto distrarsi dal pensiero fisso della mancanza di Anellina,sapeva che mai più l’avrebbe rivista, che doveva reagire e trovare un altro motivo per continuare a vivere, un motivo per far risplendere di nuovo i suoi colori ma senza riuscirci. Nel paesino di mare la vita scorreva sempre uguale e l’estate volgeva alla fine . Ad un certo punto della mattinata entrò una donna , con decisione e frettolosamente scelse, pagò i suoi acquisti ed usci senza averlo degnato di uno sguardo. Albarosa ritornò di li a poco insieme ad un’amica, Margherita, scegliendo altri monili da portare via ma improvvisamente gli occhi di Kiryos incontrarono due occhi che si erano distratti a guardare lui mentre erano intenti a scegliere altra bigiotteria e la voce che ad essi appartenevano, la voce di Margherita esclamò: _ Ma guardaaaa!!! Come sono belli questi anelli !!! Questi piacciono alla gioia mia!!!_ Gli occhi che incontrò erano bellissimi di un colore indefinito,forse neri o castano scuri,forse un nero fumo,forse castano chiaro frammisto a verde ma di velluto e molto profondi,le si erano illuminati pensando alla Gioia sua e guardava proprio lui. Quello sguardo pieno d’amore fece sì che Kiryos ebbe un guizzo di vita , per la prima volta, da quando Anellina non era più al suo fianco, provava un’emozione. Albarosa disse: _ Hai ragione Margherita , sono bellissimi, non li avevo neanche visti prima _ Margherita lo prese con cura insieme ad altri anelli, li provò cosi come tante altre mani avevano fatto prima ma Kiryos rincontrò i suoi occhi e in quel preciso istante decise che voleva andare via con lei, con la persona che gli aveva fatto ritrovare interesse per la vita stessa. Margherita cercava la giusta misura dell’anello per il dito della sua Gioia, scelse Kiryos e lui ne fu felice, voleva andare via di li e ritornare a vivere ma…...Margherita rinunciò all’acquisto per paura di sbagliare la misura dell’anello e torno a posarlo con fare deluso. < che succede? Non mi vuole più ?. > pensò Kiryos < Dio mio… fa che mi porti con lei!!! > Non si dette per vinto , voleva aggrapparsi a tutti costi alla speranza di farsi portare via da li dalla donna che per la prima volta da quando Anellina non era più con lui, l’aveva distratto dal suo amore perduto, adesso improvvisamente aveva il cuore aperto ad un nuovo amore e non più dolente,doveva restare con Margherita a tutti i costi. < Meglio la morte che restare qui senza di lei > pensò e decise in un attimo. Il suo temerario cuore ricominciava improvvisamente a battere e dopo rocambolesche giravolte e scivolamenti si tuffò nel vuoto pur di non farsi rimettere nell’espositore. Si spiacque sentendo Margherita che si scusava per la sua caduta ma ogni cosa era lecita al suo fine, neanche la ferita riportata in piena fonte gli procurava dolore, era stordito dalla botta ma non si era rotto. Le voci dei presenti e il rumore del registratore di cassa arrivavano attutiti alle sue orecchie, era un momento magico per lui, era tornato nelle calde e gentili mani quasi da bambina di lei ….. era il massimo ,era avvenuto il colpo di fulmine, Cupido aveva scoccato la sua freccia……adesso che si era ancorato bene all’anulare della sua mano destra poteva permettersi anche di svenire….. L’Albarosa di un agosto assolato L’ultima parte alla prx :ok Buon inizio di settimana a tutti :staff :bacio Alba:rosa