
A metà anni ’80 l’estate degli italiani venne turbata da un fenomeno insolito: la radio trasmetteva parolacce a tutte le ore: orrore, fatela tacere ! E chi si permetteva di sconvolgere la tranquilla ipocrisia che regnava sotto gli ombrelloni? Radio Radicale. Ci risiamo, il solito Pannella! In realtà le cose erano andate in maniera ben diversa.
Radio Radicale aprì i microfoni all’Italia intera attraverso la segreteria telefonica. Qualcuno se lo ricorderà. Quell’inguaribile utopista di Pannella voleva realizzare una forma di democrazia aperta davvero a tutti, dando la possibilità di esprimersi e di suggerire argomenti da approfondire e problemi da risolvere ad ogni cittadino, indistintamente.
E invece, cosa successe?
Chiunque poteva lasciare un messaggio sulla segreteria telefonica che poi sarebbe stato mandato in onda senza censure. Argomento libero. Eppure ben presto tutti gli interventi vertevano solo su porcate e turpiloquio. Quindi erano gli italiani che dicevano parolacce, non Pannella! Quanto li sopravvalutavi, Marco! Queste sono bestie da mandare al macello! E’ proprio vero: l’essere umano è dominato dai più bassi istinti.
Se vogliamo, è un po’ quello che succede anche oggi con i social, se ci pensate. Anche quella è un’occasione sprecata! Abbiamo in mano uno strumento con potenzialità altissime, illimitate, ma lo utilizziamo soltanto per dire “Sei bellissima” nel migliore dei casi!
Avrebbe potuto essere un momento di confronto, di analisi, di approfondimento, di progettualità, di interazione autentica fra gli individui, a prescindere dal sesso.
In realtà il web è visto da tutti - uomini e donne - solo come un modo per rispondere all’unico interrogativo filosofico: Con chi scopo stasera?
Ma io vorrei capire che gusto provano a scambiarsi monosillabi freneticamente, a fare copia e incolla all’infinito? A inondare di volgarità gratuita il prossimo? Con tanti argomenti che si potrebbero trattare!
I social potrebbero essere un luogo ideale in cui ognuno potrebbe contribuire con le sue competenze alla crescita di tutti, senza conflitti né competizioni! E perché no? Un’occasione di ripensamento, di meditazione, di ricerca, di riflessione anche su filosofia o religione. Il web avrebbe potuto rivoluzionare il pianeta veramente, i rapporti umani, le gerarchie!
E invece guarda qua! Tutti che parlano o di amore eterno o, all’opposto, di sesso estremo. Possibile che non ci sia una via di mezzo? E soprattutto, possibile che non ci siano altri argomenti? Pensate che una volta mi permisi di scrivere ad un tipo che si lamentava perché soffriva di insonnia. Volevo dargli dei consigli, ma lui mi mise subito a tacere dicendo che “era etero”! E chi se ne frega che sei etero?
Io credo invece che in Italia tutti dovrebbero essere grati a Marco Pannella. Per le conquiste raggiunte grazie al suo impegno che non era soltanto folklore, come qualcuno ha detto. E’ stato uno dei più grandi laici del nostro paese. Anticlericale. Non violento.
Bisognerebbe riflettere su quanto ha influito concretamente il suo pensiero nella politica e sulla società italiana, pur appartenendo a un piccolo partito. Il divorzio e l’aborto oggi si danno per scontati ma non li avremmo mai avuti senza le sue battaglie. Quante storie erano finite da decenni, ma non si aveva il coraggio di dirselo? E si portava avanti questa finzione ipocrita all’infinito per illudersi di rispettare una promessa di eternità che si è fatta contro ogni logica. Ma perché una relazione dovrebbe durare per sempre? Non c’è niente su questo pianeta che duri per sempre!
Molto probabilmente, senza Pannella, in Italia ci sarebbe ancora il delitto d’onore! Ma vi rendete conto che fino agli inizi degli anni ’80 la legislazione italiana contemplava ancora il matrimonio riparatore? Roba da medio evo! E che dire della legge 194 sull’aborto che è e resta una norma di civiltà del nostro paese?
Contrariamente alla maggior parte dei politici che possono essere ricordati soltanto per aver promosso leggi che avvantaggiavano il proprio partito o propri esponenti entrati in politica soltanto per “correggere la fortuna” a proprio vantaggio, Pannella si batteva per cause giuste, civili, di progresso, di libertà. Senza un tornaconto personale. E sempre in modo non violento!
Attraverso i referendum portò gli italiani a raggiungere una nuova consapevolezza politica esponendosi sempre in prima persona anche con i suoi scioperi della fame. Pannella dimostrò di non essere legato alle logiche di partito, trasformando il Partito Radicale in un movimento transnazionale che si batteva anche su temi internazionali come la campagna ambientalista, quella anti-nucleare e l’abolizione della pena di morte a livello mondiale.
E poi si battè contro la corruzione e il carcere minorile! I ragazzi vanno rieducati, non ha senso metterli in carcere, altrimenti si dà soltanto nuova manodopera alla malavita. Non è difficile da capire! Il carcere minorile non è altro che un allevamento di futuri delinquenti. Bisogna puntare sul recupero dei ragazzi, stimolare la loro parte migliore, non costringerli a frequentare chi ha già preso la cattiva strada da tempo!
Ma un politico così, l’italietta bigotta e retrograda non se lo meritava! Oggi meno di ieri.