
Nei giorni scorsi Bruce Springsteen si è esibito a Milano in un concerto affollatissimo ed ha approfittato per fare degli apprezzamenti profondamente negativi su Donald Trump e la sua deriva autoritaria. Ha anche chiesto che le sue parole di spregio venissero tradotte e proiettate su un maxi schermo a beneficio di chi non conosce l’inglese.
Bisognerebbe ricordare alla rock star che in tutte le democrazie del mondo - da sempre - chi vince le elezioni è stato eletto dal popolo, quindi in America ci sono milioni di cittadini che si riconoscono in quel cafone e, nonostante il primo mandato disastroso e nonostante Trump arrivò ad aizzare i vichinghi contro il Parlamento che rappresentava, la maggioranza degli americani è corsa a votarlo ancora.
Quindi, invece di fare il paladino della civiltà quando si trova all’estero, quelle stesse parole di disprezzo Springsteen dovrebbe rivolgerle ai suoi cari concittadini che sono pronti ad eleggere Trump ancora, per la terza volta.
Non per niente, l’America è la terra dei record!
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