Leggo :
"Spegni tutto ciò che ti spegne"

Ma c'è sempre una lucina
che somiglia alla spia della riserva della macchina
è verde non gialla
ed esce sempre quando meno te lo aspetti
quando hai da fare altro
quando stavi pensando ad (un) altro
quando eri certa che si fosse spenta per sempre.
Così ti ricarichi di ricordi e di cose non dette
al punto che la lucina svanisce ed io torno a splendere.

Non voglio fermarmi.
Sentiresti il mio respiro.
A me è bastato un attimo per sentire il tuo.
Quindi corro,
corro via,
dietro la mia vita.
(orsomimanchitanto)

Ho sempre fatto di testa mia.
E le conseguenze derivate
me le sono sempre accollate.
Oggi come allora non mi pento
se non provo sentimento.
Ma chi mi ama lo sa
che non volevo stare là.

Ci siamo conosciute sul bus, a causa di un suo malore. Non ho esitato, sono scesa con lei ed ho aspettato che si sentisse meglio. Aki è apparsa nella mia vita così. Ci incontriamo quasi tutte le mattine e se capitiamo sedute vicine, lei prega sottovoce, mentre io in silenzio guardo il sole che arriva. Ha un viso stupendo, i suoi capelli non li ho mai visti perché porta sempre il velo, non le da fastidio neanche d’estate e ne va orgogliosa, dice che è una conferma della sua fede e che si sente più vicina a Dio. Spesso guarda le mie mani, lo smalto, lei ha delle mani molto belle e un giorno mi confidò di averlo messo una volta soltanto, ma soltanto per 5 giorni, la durata del suo ciclo mestruale, quando le donne musulmane non possono pregare. Per molte di loro indossare lo hijab non è un obbligo ma la manifestazione di un credo, e bisogna averne rispetto.

Alfredo Beaumont (Mastandrea) è un uomo tranquillo, pacato, buono e remissivo. Un giorno un incidente stravolge completamente la sua vita, diventa cattivo ed ostile al punto tale che la società si accorge improvvisamente di lui, le donne lo adorano, guarisce dai suoi mali e vince tutte le sue paure. E' proprio questo cambiamento radicale che lo trasforma in un vincente, in una società dove essere "migliori" significa schiacciare gli altri. Torre ci ricorda che per essere migliori non serve vincere sugli altri, ma scegliere chi vogliamo essere.
Mastandrea cederà il posto di Alfredo, ormai sono 20anni che lo porta in scena e curandone sempre la regia, passerà il testimone.
https://www.raiplay.it/video/2022/11/Sei-pezzi-facili---Il-teatro-di-Mattia-Torre---Migliore-04abe4af-4ee5-44b5-9152-1ef1aacc9129.html

Amleto²
Una sorpresa irriverente per chi a teatro si aspetta una tragedia, ma soprattutto per chi non conosce artisticamente Filippo Timi. Una gabbia, tre donne, Marilyn la bionda dentro, Ofelia che non riesce a cambiare il proprio destino e Gertrude sboccatissima pronta a soddisfare le voglie di tutti gli uomini.
Amleto è stanco ed annoiato così stravolge tutto il senso dei personaggi e rende omaggio alla follia.
Timi non è nuovo a questo tipo di ribellioni ed è talmente sensuale e bestia allo stesso tempo da coinvolgere uomini e donne nel suo delirio.
Nella scena finale Nothing Compares 2 U nella versione di Jimmy Scott, la fa da padrone, mentre Ofelia muore.

I cambiamenti fanno paura alla maggior parte delle persone che conosco.
Gente attaccata ad abitudini e modi di vivere che vanno avanti da anni ormai senza neanche sapere il perché si mantengano, nonostante l'evoluzione, il progresso, i cambiamenti sociali inducano per forza a cambiare qualcosa di noi.
Ecco con queste persone mi sento lontana anni luce nonostante la stessa età.
I cambiamenti che si susseguono nella mia vita, sia buoni che cattivi, sicuramente hanno migliorato il mio modo di vedere le cose, ma ho perso molte di quelle persone che si sono ostinate a rimanere ferme mentre io andavo avanti.