
Al matrimonio di due menti non sarò certo io
a trovare impedimenti:
non è amor l’amore che cambia quando trova un cambiamento,
che si allontana quando l’altro si allontana.
O no: è un faro fisso per sempre,
che guarda la tempesta senza esserne scosso;
l’amore è la stella di ogni nave vagabonda
e il suo valore è ignoto, per quanto il sestante la misuri.
Non è zimbello del tempo, sebbene rosse guance e labbra
finiscano per piegarsi alla sua falce che gira;
l’amore non cambia in brevi ore o settimane,
ma tiene la rotta fino all’orlo del Giudizio:
se qualcuno dimostra che tutto ciò è sbagliato,
allora è vero, io non ho mai scritto, e nessun uomo ha mai amato.
W. Shakespeare – Sonetto CXVI