Amore Cannibale

03 novembre 2012 ore 02:00 segnala
Graffia la pelle raschiandola via fino a sfilacciare ogni singolo muscolo

Graffia le ossa, le sbriciola fino a ridurle in polvere

Graffia l’anima, lo spirito e la mente...


Distrugge, anzi uccide: punta una pistola, preme il grilletto e spara

Esplosione

Infiniti frammenti di materia saltano per aria, schizzando esaltati in una danza orgiastica che non ha proprio nulla di osceno

Infiniti frammenti di materia saltano per aria e giocano a rincorrersi, per cercarsi continuamente, perdersi e ritrovarsi

Magia

Un gioco senza fine

Una sofferenza senza fine, fino a che il dolore diventa un piacere indimenticabile: corpi impacciati alla ricerca del proprio pezzo mancante

Perché da soli siamo imperfetti, incompleti, completamente sbagliati

Quando si è imperfetti in due invece è diverso, ci si compensa a vicenda, i vuoti si fanno lievi mancanze e le incertezze stupide indecisioni.


C'era una volta l'amore... ma ho dovuto ammazzarlo



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Graffia la pelle raschiandola via fino a sfilacciare ogni singolo muscolo Graffia le ossa, le sbriciola fino a ridurle in polvere Graffia l’anima, lo spirito e la mente... Distrugge, anzi uccide: punta una pistola, preme il grilletto e spara Esplosione Infiniti frammenti di materia saltano...
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03/11/2012 02:00:12
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Commenti

  1. ahxel 09 novembre 2012 ore 14:52
    Molto bello il pensiero e toccante l'esposizione, dimostra chiaramente che in te c'è dell'Arte pura che bussa con forza alla tua anima al fine di essere liberata; i soliti complimenti insomma!
    Io penso però, che il numero perfetto sia un numero intero, dispari e inferiore a tre.
    Un saluto
  2. VibriSs 09 novembre 2012 ore 23:28
    Alla fine, solo allora, libera sarò.
  3. ahxel 10 novembre 2012 ore 16:16
    "...sarò libera di pensare, al cielo che possiede il blu del mare.."
    D.W.
  4. VibriSs 10 novembre 2012 ore 18:31
    D.W. ?
    Griffith?
  5. ahxel 12 novembre 2012 ore 11:05
    Non è David Wark, d.w. è semplicemente un'abbreviazione per dire dal web, metto sempre questa cosa quando cito delle reminiscenze delle quali non ricordo l'autore (non sono nemmeno sicuro di averla letta sul web); mi pare che continui così:" Alla terra che possiede ogni singolo raggio solare, penserò al vento, contro il cui impeto è impossibile lottare... etc."
    Continua poi su questa scia parafrasando un ipotetico rapporto d'amore con la forza degli elementi (nella metafora rappresenta la forza dei sensi), dei quali solo il vento risulta il vero liberatore, egli ti trascina prepotentemente nel suo vortice di nuove adrenaliniche emozioni, e ti lascia stremato/a dopo il suo passaggio. Ti rimane la gioia per aver provato brividi mai neanche immaginati, l'amarezza del sapere che dipende tutto da lui, l'attesa e la speranza che un giorno il tuo "amore cannibale" torni a scuoterti l'anima.

    "Infiniti frammenti di materia saltano per aria, schizzando esaltati in una danza orgiastica che non ha proprio nulla di osceno
    Infiniti frammenti di materia saltano per aria e giocano a rincorrersi, per cercarsi continuamente, perdersi e ritrovarsi"

    Questo stralcio, mi ricorda una parte di un mio antico lavoro (l'umana energia)

    "...il destino dell’uomo, la sua ambivalenza: spirito e materia, anima e corpo, l’ossessione di elevarsi al di sopra della propria concretezza, della propria fisicità. Il naturale, doloroso slancio verso il superamento della rigidità delle forme, si traduce nel desiderio di una totale, religiosa fusione dello spazio, nella quale i volumi sono ancora presenti, ma hanno assunto una forma che evoca l’assenza e allo stesso tempo porta la traccia della nostalgia di se. Così l’abbraccio dell’umana energia con l’energia del cosmo, si complica, diventa una lotta che per la sua tensione all'inconsistenza, assomiglia ad una danza. Atomi e cellule si cercano, si respingono destinati a rimanere in bilico in un delicatissimo equilibrio ".
  6. VibriSs 14 novembre 2012 ore 22:54
    Ahxel, bella descrizione.

    Ho voltato pagina, passiamo al prossimo capitolo...
  7. Elazar 03 dicembre 2012 ore 00:54
    per questo l'amore è una grande imperfezione, bisogna essere almeno in due

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