Salento "Sulla MIA TAVOLA" i sapori di una volta
ricette, storia, cultura, usanze, eventi, tradizioni
Post aperto a tutti, chi ha o sa... ricette, usanze, storia e tradizioni, proverbi, o detti che riguardano la cucina Salentina... collaborate... grazie :bye :fiore :bye :fiore :bye
nell'augurarvi una felice nuova settimana... ecco la prima mia ricetta... dall'orto nel piatto, questa ricetta nn è solo Salentina, ma anche Calabrese (come la faceva la mia mamma) e anche in tante altre regione d'Italia
questa è una ricetta contadina, infatti una volta come anche mia madre li faceva con la pasta fatta in casa, orecchiette o minchiareddhi ( maccheroncini fatti a mano con un ferro), io li preferisco fatti con farina di farina grano duro
non disponendo di minchiareddhi, ho usato le mezze penne rigate
orecchiette minchiareddhi
**************************** MEZZE PENNE con BROCCOLI ****************************
per 4 persone:
1,500 gr. di broccoli fiore con piccole foglie tenere
3 acciughe sottolio
4 spicchi di aglio
peperoncino piccante (a seconda di come piace, per me mezzo)
mezzo bicchiere di olio di oliva extra vergine
sale q.b.
a chi piace formaggio pecorino
500 gr. di mezze penne rigate
dal mio piccolo orto biologico, le piante di BROCCOLI, pronti a essere raccolti
pulirli e lavarli. dividendo le foglie più grandi dai fiori
mettere a cuocere nell'acqua della pasta le foglie più grandi, 300 gr.
fare soffriggere l'aglio con le acciughe, fare sciogliere le acciughe
per chi vuole qui si può anche fare una variante... vedi sotto "variante con pomodoro"
aggiungere i fiori con le piccole foglie di broccoli già lavati, senza sgocciolarli, farli cuocere per 10 - 15 minuti
aggiungere la pasta al dente, farla amalgamare bene con i broccoli, per 5 mn., spegnere il fuoco, aggiungere un filo d'olio, a chi piace una bella mangiata di formaggio pecorino
variante con pomodoro.... aggiungere pezzi di pomodori freschi o pelati, aggiungere dell'acqua calda, quella che si cuoce la pasta, farli cuocere bene
:fiore :fiore :fiore BUON APPETITO :fiore :fiore :fiore
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********************* Cicureddhe cu le fave nette **********************
Piatto unico
Cicureddhe cu le fave nette
( cicorie selvatiche o coltivate con la purea di fave)
(dosi per 6 persone)
INGREDIENTI
- gr 500 di fave bianche secche
- cicorie selvatiche o coltivate da 1,5 a 2 kg (in questo caso ho usate le cicorie del mio orto)
- una cipolla media
- aglio
- una costa di sedano
- un pomodoro maturo
- olio extravergine d’oliva
- sale qb.
- (c'è chi mette anche una patata, io no)
COME SI PREPARA
la sera prima mettere le fave secche sgusciate a bagno in acqua fredda, le fave devono essere coperti almeno da tre dita d'acqua, mettere un cucchiaino di sale, alla mattina scolare le fave, sciacquarle sotto l’acqua corrente, metterle in una pentola di coccio (pignata) (mi raccomando il retino sotto la pignata sennò scoppia) e ricoprirle abbondantemente con l'acqua, aggiungere uno o due spicchi d’aglio, una
cipolla intera, un pomodoro togliendo prima i semi, una costa di sedano, il tutto tagliati a piccoli pezzi in modo che si disfano nella cottura, sale qb.
Far cuocere all'inizio a fiamma alta e mescolare spesso con un cucchiaio di legno, come inizia il bollore togliere gradualmente la schiuma che si va formando, man mano che il liquido si consuma aggiungere acqua bollente, abbassare la fiamma e continuare a mescolare energicamente fino a quando le fave si saranno ridotte in purè, spegnere il fuoco, scolare le cicorie che nel frattempo avrete fatto bollire in
abbondante acqua bollente salata, fate abbrustolire delle fette di pane casareccio.
Servire il purè di fave con a fianco le cicorie, con fette di pane abbrustolito, il tutto irrorato con un filo di olio extravergine d’oliva.
Raccomandazioni: se avete una pentola di terracotta (pignata) è meglio, mescolare sempre con cucchiaio di legno, il retino sotto la pignata, fare sciogliere bene le fave non usare frullatori o altri marchingegni.
***** in questo modo è come la facevano le mie nonne e poi la mia mamma.
La ricetta antica era solo con: Fave secche, Cicorie selvatiche, Sale e Olio extravergine di oliva.
:fiore :fiore :fiore BUON APPETITO :fiore :fiore :fiore
*************** Le RAPE ROSSE ****************
:fiore :fiore :fiore OLTRE che BUONE per il PALATO, FANNO BENE al CORPO :fiore :fiore :fiore
le rape rosse o barbabietole coltivate nel mio orto bio
UN PRODOTTO SANO ED ANTICO
Le rape rosse vengono anche chiamate barbe rosse, carote rosse o barbabietole rosse a seconda del dialetto regionale. Questa ampia varietà di nomi, sono la dimostrazione tangibile che già dall’antichità sono state coltivate ed apprezzate in tutte le regioni d’Italia.
Esse appartengono alla stessa famiglia delle barbabietole da zucchero. Sono ricche di fibre ed hanno un sapore leggermente dolciastro.
Contengono molte preziose sostanze che facilitano la digestione, il funzionamento del fegato e l’abbassamento del colesterolo. In presenza di irregolarità intestinali, emorroidi e meteorismo, la rapa rossa è l’alimento rinfrescante per eccellenza. Come tutte le radici, è ben provvista di sali minerali, in particolare magnesio, fosforo, calcio, potassio e ferro, che si rivelano molto utili sia per gli amanti dello sport sia per chi soffre di anemia.
Le rape rosse sono un vero concentrato di sostanze utili per la salute, tanto che nel 1983 alcuni ricercatori greci pubblicarono un articolo sulla rivista “International Journal of Cancer” sugli effetti favorevoli di una dieta che comprendeva la barbabietola rossa nella prevenzione del cancro del colon e del retto. Non sono stati comunque i primi a citarla, dato che già dal 1950 molti studiosi, soprattutto austriaci e tedeschi, hanno messo a punto estratti concentrati di molti ortaggi, il cui ingrediente principale era la barbabietola rossa, che venivano usati per curare varie patologie, come artriti, artrosi, osteoporosi, dermatiti.
Spesso è consigliata agli anemici e questo è dovuto alla presenza nella sua polpa di particolari sostanze chiamate antocianosidi (responsabili del colore) che hanno la capacità di aumentare la vitalità dei globuli rossi.
La polpa trova impiego anche in cosmesi: ridotta in purea è una maschera di bellezza adatta anche a ridurre gli arrossamenti della pelle. I pigmenti rossi della barbabietola macchiano le mani con facilità. Per eliminare le macchie è sufficiente il succo di mezzo limone.
Le origini della barbabietola rossa o rapa rossa (beta vulgaris) si possono individuare nel neolitico, reperti archeologici dimostrano la presenza della rapa rossa già nel 2000 a.C.
Le proprietà officinali di questo ortaggio erano ben note ai romani, i quali la impiegavano come calmante della febbre. esso contiene infatti nelle sue foglie e nella radice molte sostanze medicinali attive, minerali ed oligominerali, indicate in caso di anemia, carenza di minerali o alterazioni del sistema nervoso.
Il suo ricco contenuto di tannini ed altri elementi è particolarmente efficace sugli organi interni come intestino, pancreas, fegato e bile, permettendo il buon funzionamento di questi organi con l'eliminazione di eventuali grassi in eccesso.
www.raperossebenedetti.it
per 4 persone
ingredienti
barbabietole (rape) rosse 500 g
olio d'oliva
menta fresca, 15 - 20 foglie
capperi sotto sale
ulive verdi, 5
pepe nero macinato (per chi lo desidera)
Preparazione
1) Lavate le rape (barbabietole) rosse, tagliate la lunga radice e le foglie in modo che resti solo il tubero; fate lessare in un tegame a vapore (io li cuocio così per nn perdere sapore e le proprietà), oppure in acqua bollente... leggermente salata per circa 20 - 25 minuti (a vapore un 5 - 10 minuti in più) fino a quando saranno diventate tenere, sono cotte quando un spiedino di ferro o di legno entrerà con facilità nella polpa,
2) Mentre si cuociano preparate il trito, con le foglie di menta fresca, i capperi sotto sale messi a bagno un 15 minuti prima, risciacquateli più volte e le ulive, mettete il trito in una ciotolina con dell'olio extravergine d'oliva, (per chi lo desidera) pepe nero macinato mescolate e lasciate a macerare finchè bisogna condire le rape.
3) Quando le rape sono cotte lasciate raffreddare, pelatele e tagliatele a fette (vedi foto), conditele con li trito già preparato, lasciatele un 10- 15 minuti a insaporirsi, da servire come antipasti, contorni, dopo il secondo, ( io di solito se mangio il primo li mangio come secondo, oppure solo le rape con del buon pecorino fresco, o la ns. deliziosa caciotta Leccese).
4) Per chi nn ha l'orticello come me, deve acquistarle da l'ortolano oppure oggi si trovano già cotte in confezioni sotto vuoto, non resta quindi che pelarle e condirle.
5) Io cuocio sempre a vapore anche le foglie quelle più belle e più giovane , le potete mettere insieme alle rape oppure prima di mettere le rape, da ricordare che il tempo di cottura dal momento che l'acqua bolle neanche 5 minuti, fanno tanto bene al ns. corpo
le rape rosse o barbabietole - le foglie pronte da servire
le rape rosse o barbabietole - pronte da servire
6) Un CONSIGLIO d'AMICO a tutti quelli che magari nn possono piacere tanto e ai giovani, FATE lo SFORZO di MANGIARLE e vi posso garantire che il vs. corpo vi ringrazierà, SE le MANGIATE 2 meglio 3 volte a SETTIMANA vi garantisco che EVITERETE tanti rischi di AMMALARVI e tanti FARMACI con tanti EFFETTI COLLATERALI, care MAMMINE fateli mangiare ai vs BIMBI anche come purea con solo un filo d'olio extravergine biologico.
fate una ricerca su GOOGLE: barbabietole rosse, rape rosse , qui trovate tante ricette: http://www.agenziasg.com/ricette/ricercaingrediente.asp?q=barbabietole&ricerca=ricetta&submit.x=1&submit.y=1
:fiore :fiore :fiore BUON APPETITO :fiore :fiore :fiore