La rosa non fiorita

02 giugno 2008 ore 14:59 segnala

La vita spesso volte ci pone davanti a situazioni strane,che tu stesso non riesci a capire,perchè non vuoi capire ,perchè hai paura che ciò che potresti vivere non è adatto a te,quante volte abbiamo rinunciato ad un sogno,un semplice sogno che può essere la nascita di un amore,un amore che hai cercato a lungo, e che nel momento in cui stava fiorendo hai lasciato andare,come il vento che fa cadere le foglie da quegli alberi ,gli stessi alberi che ci hanno visto baciare per la prima volta,su quella panchina che ancora oggi ricorda i nostri sguardi ,i nostri sorrisi,le nostre corse contro il tempo,quell'amore mai ammesso ma che forse era nato,ma mai vissuto intensamente,tutta colpa dei nostri inutili pensieri ,della paura di illuderci e di illudere, e sbattevamo ogni volta su quei muri che noi stessi avevamo alzati,per paura che era solo un sogno,come quel giorno ,perchè quello era un sogno,il sogno di una ragazzina che aspettava il suo principe azzurro ,su quel cavallo bianco mai arrivato,si,perchè lui non ne aveva bisogno,gli bastava un suo sorriso per volare,per arrivare da lei,sedersi accanto e baciarla come se tutto quello che era stato vissuto era solo il frutto della loro immaginazione,eppure le strade si divisero,quel sogno era finito,finito come quell'estate che aveva diviso le loro strade.
Ma il destino ha voluto che i loro sguardi si incrociassero ancora una volta,e tu fai di tutto per far che ciò accada,fai di tutto per far in modo che quel sogno possa continuare,perchè è degno di essere vissuto,perchè deve essere vissuto,perchè così doveva essere,e così è stato.
E non importa che sia ricominciato fuori la sua scuola,l'importante che lei era lì,erano di nuovo insieme,su un altra panchina ,un nuovo bacio,un altra scintilla ,quel sogno cominciava a prendere vita,cominciava a prendere quel dolce profumo di una rosa,e quel fiore cresceva giorno per giorno,il telefono cercava di raccontare ogni loro emozione,quel fiore era l'ultimo pensiero prima di addormentarsi,perchè anche nella lontananza erano uniti,e non importava che le loro emozioni rubavano ore e ore alla notte,a loro non importava perchè loro continuavano a vivere il loro sogno,anche la luna volgeva il suo sguardo riflesso,sui quei sorrisi ,su quelle carezze astratte,quella stessa luna che ha visto il nostro sogno infrangersi,perchè l'assemblea delle stelle aveva deciso così,aveva deciso che non bastavano delle frasi scritte su un diario per rimediare a quell'errore fatto troppo presto,fatto nel preciso momento in cui quella rosa stava per fiorire,e lui ci sta male,perchè aveva creduto in lei ,aveva creduto in quell'amore che forse era nato,ma tutto è morto ,quella rosa si appassì nell'arco di pochi secondi,anche il mare piangeva per quel fiore caduto così presto ,quella notte bianca diventò un incubo perchè lei aveva tradito la sua fiducia, aveva distrutto quel giocattolo fino ad allora perfetto.
E poi passano le settimane ,ed il giocattolo è sempre lì,gettato al vento ,non è bastato ricostruirlo per poche ore,quelle ore che li hanno visti di nuovo abbracciati,di nuovo di fronte a quel mare, lo stesso mare che li ha visti divedere un altra volta ,che li ha fatti emozionare per l'ultima volta insieme,perchè quel sogno era realmente finito,di quel sogno rimane il sottile rimpianto di non essersi impegnato fino in fondo affinchè potesse divenire realtà,il rimpianto di non poterlo più vivere,perchè quel sogno è morto per sempre,perchè lei ne ha iniziato un altro, e tu rimani lì fermo,a volare sui ricordi,quei ricordi che resteranno per sempre indelebili nella loro mente,perchè neanche un nuovo amore potrà cancellare quei momenti,perchè su quelle panchine, resterà per sempre il profumo di quella rosa non fiorita…