Il tempo.. ha scalzato il tempo
il vecchio sostituito dal nuovo
già vecchio.
Il ferro battuto è ormai freddo
le forme del viso.. scolpite
incespicano negli occhi verdi.
Tutto intorno si muove immobile
e mi lancia occhiate perplesse,
come a domandarsi chi sono.
E me lo chiederei anch'io
se non fossi già troppo impegnato
a chiedermi chi sono loro.
Cosce lunghe e sinuose, talvolta
buffamente abbuffate, infilate a forza
in gonne strette allargate
che svolazzano ancheggiando di sabato.
Culi che si muovono chiapposi altalenanti
oltraggiano i pudori e viziano fumando
anelando di essere presi, toccati.
Incollati sotto schiene perverse
che lasciate nude a parabola
improvvisamente scapolano emergenti.
Lisci e morbidi ondeggianti
le accarezzano smorfiando
strofinandosi solleticandole.
Biondi rossi corvini capelli
incastonano visi di ceralacca
fintati di ciglia e smussature.
Labbra slurpate e sleccate
morbidosamente sgualcite perfette
pronte per un dente smagliante.
Seni in piedi da soli che sbalzano
sobbalzano, rimbalzano fieri
spuntoni drizzati altezzosi e alteri.
Il ventre scolpito di fresco
umetta umori ombelicanti
fino a drizzarsi il pelo.
Le unghie graffiano come uncini
raschiano s'incastrano scrivono
urlano e beccheggiano ansimando.
Tutto su Tacchi a spillo.

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