
Avevo 6 anni.
Uno dei primi nitidi ricordi: mio padre (classe 1909 antifascista militante) che piange.
Prima ed unica volta in cui lo vidi versare lacrime.
Non capivo.
Cosa poteva essere successo?
Anni dopo trovai in un cassetto i quotidiani di quel giorno:
10.12 CARNEFICINA iIN PIAZZA LOGGIA
BOMBA IN PIAZZA LOGGIA: OTTO PERSONE UCCISE E CENTINAIA FERITE
Da allora, ogni 28 maggio, rivedo l'orrore sul viso della persona che aveva attraversato due guerre.
Rivedo l'incredulità.
Lo sgomento.
La rabbia.
L'impotenza.
Ma non la rassegnazione.
Non la sconfitta.
Due anni fa sulla targa che ricorda l'eccidio è comparsa questa scritta:

Perchè in questi 39 anni non sono bastati un'infinità di processi per arrivare ad un barlume di verità sui mandanti ed esecutori.
Perchè ogni 28 maggio quelle otto persone muiono nuovamente.
Perchè vogliono che tutto affondi nell'oblio.
Ma non succederà.
MAI.