
Sono più di trent’anni che ci ricasco tutte le volte.
E tutte le maledette volte mi ripeto che non ne vale la pena.
Non per questa cosa.
Dovrei essere cresciuto ormai.
Dovrei esserci abituato.
E invece.
Il giorno prima comincia l’attesa.
La scaramanzia, io che sono razionalità fatta persona, cresce e mi avviluppa.
Il giorno stesso faccio fatica a concentrarmi.
Conto le ore che mancano.
Immagino i probabili scenari.
Finalmente inizia.
Sono un fascio di nervi tirati.
La frequenza cardiaca si alza.
Trance allo stato puro.
Delusione o gioa selvaggia.
Intrecciati inesplicabilmente.
Una volta finita ricomincio il mantra.
Non puoi.
Non devi farti assoggettare così.
Non tu che leggi Auster o Roth.
Ma non c’è nulla che possa fare.
Tutto ricomincerà da capo.
Quando il Milan giocherà un’altra partita.
P.s.: che cazzo vi aspettavate?
Buonasera e vaffanculo.