La riconosci per la strada guardandola semplicemente negli occhi. La riconosci perchè, anche mentre ride, c’è sempre un velo di tristezza in quegli occhi. Ha tanto amore dentro che potrebbe esplodere. Ha tanto amore dentro da far paura. Perchè nessuno si è mai sentito all’altezza di amarla. Amare come ama lei. Che in fondo non fa niente di speciale, ma si vede che il suo è un amore diverso. La riconosci, perchè c’è sempre un velo di tristezza in quegli occhi. Perchè lei lo sa, che sarà difficile trovarne uno che avrà il coraggio di restare. Lei però non smette, perchè non può. Non smette di cercare, non smette di credere. Perchè ce n’è troppo di amore in lei.

Bricioledibiscotto
Illustrazione: Sasha Salmina

Ma tu pensa...
Alla fine anche chi ti abbandona fa qualcosa di buono: ti ricorda che sei viva, perfino senza di lui.
Ti toccherà fare più shopping, perdere numerose ore di sonno, andare a ballare e sentirti morire, ubriacarti, mangiare troppo, mangiare troppo poco, guardare film improponibili, leggere libri di sopravvivenza, confidarti anche con l’aspirapolvere.
Ti toccherà aprirti agli altri, ti toccherà toccare occhi nuovi, abbracciare tua madre, farti l’amore. Ti toccherà soffrire, ti toccherà ricominciare.
Ti toccherà anche amare di nuovo, pensa un po’.
Ma tu pensa...
Pensa che quando finisce un amore inizi tu.

Susanna Casciani

Mi mancano troppe tante cose
Mi mancano da morire
E non c’è nulla che possa sostituirle
Nulla che possa colmare i vuoti, annullare le distanze, coprire gli spazi, cancellare il tempo
Nulla che possa cancellare i lividi, far dimenticare, annullare i segni
Nulla che possa curare gli effetti dei pugni e degli schiaffi al cuore
E per questo spesso mi manca il respiro
Mi manca l’aria
E per questo non ci sono maschere
Mentre mi guardo allo specchio e mi vedo
Mentre aspetto una cura che non c’è
Lod
(Web)

C’era tutto questo silenzio
Che faceva un rumore enorme
Che stordiva la mente
E lasciava nel cuore
Tanta malinconia
Che faceva urlare
Parole senza voce
E lasciava dentro
La voglia di non ascoltare
Che faceva correre
Senza camminare
Perché non c’era un posto
Un luogo
Dove andare
(Web)
I Zoe

Inizia la danza
Dell’indifferenza
Se ti stanno trattando come non meriti
Se ti stanno ignorando
Se hanno dimenticato che tu ci sei
Inizia la danza
Del disamore
Se al tuo amore
E al tempo che dedichi loro
rispondono con distacco
E senza darti tempo o attenzione
Inizia la danza
Dell’assenza
Se la tua presenza non conta
Anzi, viene tollerata
Oppure non calcolata
Inizia la danza
Del rispetto per te
Se non ti hanno portato rispetto rispondendo con sufficienza
Alle tue richieste silenziose
di tempo e di affetto
Inizia la danza
Della cura
Abbi cura di te
Abbraccia i tuoi sogni
e la tua tenerezza
Ama la bambina che giace
In un angolo remoto del tuo cuore
Proteggi la sua fragilità
Unisci i frammenti e i pezzetti
di anima ferita
E fanne un tutto unico e prezioso
Fanne la tua ricchezza
Inizia la danza
(Web)

Sono passionale
Ma mi piacciono le tinte tenui
Il bianco e il nero
La voce bassa
Le emozioni sussurrate
Le attese silenziose
Sono passionale
Ma amo il rumore dei temporali
L’odore della terra bagnata
I biscotti centellinati davanti ad una tazza di latte quando fa buio e l’inverno è arrivato
Sono passionale
E sono capace di fare cazzate
Cazzate folli
Quando amo alla follia
Quando voglio sentire una voce
che amo e che non sento da tempo
Quando mi stanco di aspettare qualcosa che stenta ad arrivare
Sono passionale
E dentro i colori sono forti
A volte sgargianti
A volte imbrattati
A volte confusi
Dalla nebbia delle mie paure
Sono passionale
E vorrei vivere ogni giorno
come se fosse l’ultimo
E vorrei essere abbracciata e coccolata
E vorrei essere amata
E vorrei essere apprezzata
E vorrei essere la prima persona
a cui pensano le persone che amo
Sono passionale
E sono capace di una folle felicità
E anche di fortissimi dolori
Sono passionale
Per me la vita senza amore
Non vale la pena di essere vissuta
Anche se mi racconto bugie immense
E mi dico che se l’amore non c’è più
Sto bene la stesso
Sono passionale
Anche nei periodi più spartani
Amo il vino buono
e i dolci dopo l’amaro in bocca
Anche quando sono a dieta
Amo le abbuffate dopo il digiuno
Il silenzio dopo il rumore inutile
Le carezze dopo i pugni delle delusioni
E anche se non me lo dico
sempre e non lo confesso agli altri
Dentro di me
avverto sempre una grandissima fame
Fame di amore
I Zoe
(Web)

Le assenze non se ne vanno mai.
Si nascondano in ogni luogo .
Anche dentro un ricordo, un dolce, un libro.
Le assenze spesso sono nascoste dentro un odore, oppure dentro un rumore o una musica.
Le assenze esistono perché ci servono. Perché sono quanto di più caro abbiamo, perché fanno riferimento a persone o a situazioni che ci hanno reso felici.
Le assenze nascono da una dipendenza.
La dipendenza dalla felicità.
Esse ci ricordano che siamo stati felici, in un tempo più o meno lontano e in un luogo più o meno vicino.
E senza di loro saremmo tutti un po’ soli.
Senza di loro non avremmo prova della felicità.
Senza di loro nulla ci darebbe conferma di avere amato e di essere stati amati.
Ilaria Zoe
(Web)

Penso a chi non mi ha amata
A chi avrebbe potuto esserci se solo mi avesse voluta bene.
A chi ha manifestato sorrisi falsi e di convenienza.
A chi non c’è stato mai, mentre io da imbecille pensavo ci fosse.
Penso a tutto ciò e provo solo nausea.
Nausea e senso di liberazione.
Nausea e stupore.
E alla fine mi pongo una domanda semplice: come ho fatto a non accorgermi di niente?
E la risposta che mi do è la seguente: percepivo tutto ma non volevo vedere.
Quindi facevo finta di niente.
Adesso ho visto.
I veli si sono tolti.
La verità si è svelata.
Le piccolezze e miserie emergono.
C’erano e non le vedevo.
Non volevo vederle.
Adesso tutto è chiaro.
Adesso vedo.
Ma non voglio più guardare ancora questo spettacolo odioso.
Voglio vedere il sole non le ombre.
Voglio ricominciare con la luce.
Voglio ricominciare a sorridere.
Lod (web)

Alla fine ti stanchi.
Ti aspetti la discesa.
Invece un’altra salita.
Che non sai dove porta.
Un’altra salita.
Senza carezze, senza abbracci.
Un’altra salita da sola.
Alla fine ti stanchi.
Ti fermi.
Respiri male.
Sei stanca.
Alla fine rischi di non farcela.
Ti fermi e indietreggi.
E guardi la strada già fatta.
E guardi un deserto pieno di sassi e di buche.
Alla fine vorresti dormire.
Non capire.
Dimenticare.
Alla fine ti stanchi.
E sai che non la reggi.
Un’altra salita non la fai.
Alla fine ti stanchi.
Ansimi e ti fermi...
(web)

Oggi sto male.

Ho lontanissima la percezione degli altri, come se mi giungessero da un’altra dimensione.

In questo stato, nulla potrebbe entrare nel mio cerchio magico.

Niente e nessuno.

Eppure, è proprio adesso che ho bisogno di aiuto.

Alda Merini