23 MARZO 1944

23 marzo 2009 ore 15:38 segnala
23 marzo 1944 via Rasella (Roma)

Massimo....PRESENTE

09 marzo 2009 ore 21:50 segnala
10/03/2001                                                                                                                                      10/03/2009


MASSIMO MORSELLO
PRESENTE!




GRAZIE!

04 novembre 2008 ore 10:32 segnala
Ci sarebbero molte cose da dire a quei ragazzi che sacrificarono la propria vita per la PATRIA, ma mai nessuna parola sarà mai sufficente per ripagarli.
Grazie di aver dato il vostro sangue per noi!





ORGOGLIOSI DI ESSERE VOSTRI FIGLI!

Presente!

28 ottobre 2008 ore 14:58 segnala
Camerata Mario Zicchieri.....PRESENTE!

Roma, 29 OTTOBRE 1975 una canea urlante attacca una sede del MSI in via Gattamelata, quartiere Prenestino. Dalla massa partono dei colpi di arma da fuoco. Mario Zicchieri cade sotto il piombo assassino. Aveva 16 anni.
Sei mesi esatti dopo la morte di Sergio Ramelli, quando sembrava già di aver toccato il fondo di ogni aberrazione nella violenza politica, arriva da Roma un’altra notizia shock.
E’ il pomeriggio del 29 ottobre 1975 quando un gruppetto di ragazzi si accinge ad aprire, come tutti i pomeriggi, la sezione Prenestino del MSI in via Erasmo da Gattamelata. Stanno chiacchierando voltando le spalle alla strada quando arriva un’auto, un finestrino si abbassa, ne esce la canna segata di un fucile che esplode pochi, rapidi colpi, centrando in pieno il gruppo di ragazzi. La micidiale scarica di pallettoni uccide sul colpo Mario Zicchieri, detto “Cremino” per la sua corporatura esile, studente-lavoratore di 16 anni e ferisce Mario Lucchetti … 15 anni.
Così, sulla scena “politica” fa la sua comparsa per la prima volta il fucile a canne mozze di chiaro ascendente mafioso e la vile strategia omicida che ricorda i gangster americani degli anni 30. Ma l’azione (lo si scoprirà quindici anni dopo a seguito delle confessioni dei brigatisti Seghetti e Morucci) era stata studiata a tavolino “per incutere timore ai militanti di destra i quali, nonostante le ripetute aggressioni subìte, non davano segni di cedimento”.
Zicchieri è la più giovane vittima di quegli anni assurdi e ancora oggi vengono i brividi pensando che si era avvicinato alla destra solo da pochi mesi, sull’onda emotiva dell’uccisione di Mantakas.
Per lui non ci fu giustizia, come per la maggior parte dei camerati assassinati. Gli esecutori materiali del delitto sono ancora tra noi…






GIUSTIZIA PER GABBO!!

24 settembre 2008 ore 14:37 segnala
11 NOVEMBRE 2007, autogrill Badia al Pino (AR), un poliziotto, credendosi un novello "RAMBO" uccide senza motivo un tifoso laziale, ma prima di essere un tifoso laziale, era un ragazzo, quel ragazzo si chiamava GABRIELE SANDRI; dopo quasi un anno quel ragazzo è vivo solo nei ricordi delle persone che non lo dimenticheranno mai, mentre il novello "RAMBO" continua a servire lo stato italiano come poliziotto nella POLFER!!!
Questa è l'Italia, un "criminale" che continua la sua vita di tutti i giorni, mentre un ragazzo di appena 28 anni viene assassinato senza motivo.
Domani ad arezzo inizierà il processo per quella morte assurda, un processo in cui si spera che quel poliziotto venga giustamente punito, per rendere finalmente giustizia a Gabriele.

Tutti coloro che volessero presenziare al tribunale di Arezzo per l'udienza preliminare di giovedì 25, per rispetto a Gabriele, alla sua famiglia e per evitare che una seconda volta sia distolta l'attenzione da ciò che è accaduto a Gabriele per la solita invettiva anti-ultras, sono pregati di assistervi in un silenzio che URLERA' GIUSTIZIA!

 

11.11.2007 CHI DIMENTICA E' COMPLICE

ONORE AI CADUTI DELLA R.S.I.

08 settembre 2008 ore 11:13 segnala
...Settembre 1943 non tutti gli italiani hanno tradito!

onore a voi morti vittoriosi!

Con l’infame atto di resa dell’ 8 settembre 1943 nell’Italia che si divise vogliamo ricordare con orgoglio quella parte sana e valorosa d’italia,ovvero coloro che immolarono la loro giovane vita per difendere la patria dallo straniero e cancellare la vergogna del tradimento.
Nell’ora più buia della storia italiana sorgevano a difesa della patria uomini liberi, alzando al cielo la bandiera tricolore con l’aquila repubblicana impugnavano le armi al grido " per l’onore d’italia! " e combatterono una guerra già persa per riscattare l’onore d’italia e lavare l’onta del tradimento. Grazie a loro sacrificio oggi non dobbiamo vergognarci di essere italiani.
Nella sconfitta militare splende luminosa la vittoria di questi uomini virtuosi espressione della migliore gioventù italiana che sono riusciti a salvare l’onore della nostra patria.

Mi è arrivato tramite e-mail

12 agosto 2008 ore 19:21 segnala
"Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio. Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.

Oggi tra le mail, ho trovato questo messaggio, ho deciso di condividerlo con voi che leggerete. E' molto toccante e purtroppo è anche molto reale.