La puzza sotto il naso .....

23 maggio 2025 ore 10:43 segnala

La puzza sotto il naso… nasce dal porcile.

Hai mai detto di qualcuno che “tiene la puzza sotto ’o naso”?

Che si crede superiore, raffinato, inavvicinabile?

Ecco, sappi che quell’immagine viene — ironia delle ironie — dal mondo dei maiali.

Sì, proprio loro.

Perché quando un maiale non gradisce qualcosa, o quando vuole sottrarsi a un odore sgradito, solleva il muso all’insù con aria infastidita.

Un gesto che ricorda, in modo incredibile, quello di chi si dà arie da aristocratico.

Così nasce questa espressione: da un comportamento animale trasformato in giudizio sociale.

Curioso, no?

Chi si crede “troppo” per gli altri, finisce per imitare — inconsapevolmente — il gesto del più “terreno” degli animali.

Un piccolo promemoria:

i veri signori non hanno mai bisogno di naso all’insù.

Basta il cuore al posto giusto.
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« immagine » La puzza sotto il naso… nasce dal porcile. Hai mai detto di qualcuno che “tiene la puzza sotto ’o naso”? Che si crede superiore, raffinato, inavvicinabile? Ecco, sappi che quell’immagine viene — ironia delle ironie — dal mondo dei maiali. Sì, proprio loro. Perché quando un maiale...
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23/05/2025 10:43:18
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Capirsi.......

18 maggio 2025 ore 08:10 segnala

Ci affanniamo spesso a spiegare, a chiarire, a cercare di farci capire.
Crediamo che con le parole giuste, con la pazienza, con l’insistenza, riusciremo a sciogliere incomprensioni, a far vedere agli altri quello che per noi è così evidente.
Ma la verità è che non sempre è possibile.
La "leggerezza", allora, diviene la nostra grande risorsa: sapere quando parlare e quando tacere, quando insistere e quando lasciare andare.
La leggerezza non è disinteresse, né resa.
È la libertà di non farsi risucchiare dalla frustrazione, di non caricare sulle spalle pesi che non ci appartengono.
È la forza di guardare avanti senza rancore, con la mente sgombra e il cuore più leggero.
Perché alla fine, il vero coraggio non è trattenere, ma lasciare andare ciò che non ci porta più da nessuna parte.
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« immagine » Ci affanniamo spesso a spiegare, a chiarire, a cercare di farci capire. Crediamo che con le parole giuste, con la pazienza, con l’insistenza, riusciremo a sciogliere incomprensioni, a far vedere agli altri quello che per noi è così evidente. Ma la verità è che non sempre è possibile...
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Il peso del rancore

28 aprile 2025 ore 08:55 segnala

IL PESO DEL RANCORE
C’era una volta una formica che andava canticchiando, caricata con un enorme frutto di bosco, quando uno scarabeo le bloccò il cammino ridendo del suo carico e del suo lavoro.

Non era la prima volta che lo faceva.

La formica non gli diede peso, lo aggirò e continuò per la sua strada.

Qualche giorno dopo, lo scarabeo rimase intrappolato nella resina appiccicosa di un albero e chiese aiuto.

Alcuni animali, che erano stati vittime delle sue prese in giro e dei suoi modi maleducati, non si avvicinarono.

La formica, però, gli porse una lunga briciola d’erba e lo scarabeo riuscì a liberarsi dalla resina.

Grato, l’insetto le chiese perché lo avesse aiutato nonostante si fosse sempre preso gioco dei pesanti carichi che lei trasportava.

Allora la formica rispose:
«Posso trasportare fino a 20 volte il mio peso, ma c’è un carico troppo pesante per me, che non posso né voglio portare: il rancore.

Per questo cerco di non farlo mai restare sulla mia schiena, perché ho bisogno di essa per trasportare cose che sono molto importanti per la mia sopravvivenza».....
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« immagine » IL PESO DEL RANCORE C’era una volta una formica che andava canticchiando, caricata con un enorme frutto di bosco, quando uno scarabeo le bloccò il cammino ridendo del suo carico e del suo lavoro. Non era la prima volta che lo faceva. La formica non gli diede peso, lo aggirò e contin...
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Il mondo reale.....

19 ottobre 2024 ore 09:40 segnala

Facebook, TikTok e Instagram furono catapultati nel mondo reale e dopo alcuni anni si riunirono per discutere della loro nuova vita a casa della loro vecchia madre Social.
"Cosa avete imparato figli miei?".
Facebook si schiarì la voce e disse:"Prima di tutto che per essere amico non basta schiacciare un pulsante. Non si può essere amico di tutti. Ho capito che c'è una bella differenza tra amico e conoscente e che a causa mia le persone hanno un po' dimenticato questa distinzione. Là fuori ho visto che chiamano amico chi ti comprende, chi ti resta accanto, chi ti abbraccia, chi sa leggerti nel cuore senza che tu debba dire niente. Ho capito, madre, che gli amici veri sono fuori di me".
"Bene. E tu, Tik Tok, che mi dici?".
"Sono stato in alcune case anche quando nessuno stava registrando e mi sono accorto che in video puoi mostrarti in un modo e poi un attimo dopo essere altro. Ho compreso che con me le persone si illudono di essere felici ma non lo sono, che la felicità va cercata nelle piccole cose della vita, anche le più piccole e insignificanti".
"Instagram?".
"Madre, io ho scoperto come sono belle le cose reali senza filtri, senza ritocchi. Ho capito che la bellezza è ovunque intorno a noi, che lei nasce nella semplicità, vive nelle imperfezioni, nei colori spenti, nelle rughe di un viso, nelle pieghe dell'anima".
"Avete compreso molte cose, figli miei, avete visto con i vostri occhi quanto le persone a volte possano a causa nostra avere l'illusione di vivere pienamente le loro esistenze ma essere in realtà sole in mezzo a miliardi di altre persone".
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« immagine » Facebook, TikTok e Instagram furono catapultati nel mondo reale e dopo alcuni anni si riunirono per discutere della loro nuova vita a casa della loro vecchia madre Social. "Cosa avete imparato figli miei?". Facebook si schiarì la voce e disse:"Prima di tutto che per essere amico non b...
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19/10/2024 09:40:39
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Essere sicuri di se stessi..... Non mi e mai piaciuto....

18 ottobre 2024 ore 12:57 segnala

A me la storia dell’essere sicuri di sé a tutti i costi non mi ha mai convinta. Del dimostrare di non avere incertezze o punti deboli perché altrimenti si rischia di essere esposti e attaccati.
Se questo è il rischio non siamo sbagliati noi, è sbagliato il posto in cui siamo.

A me piacciono le persone che si mettono in dubbio, che sono curiose, ampie, che fanno domande; che non predicano ma ascoltano e chiedono. Chi non giudica un cammino diverso dal proprio, ma lo benedice.
Mi piace chi non nasconde di saper tremare di fronte ad alcune cose, chi dice “non lo so”, quando non lo sa. Chi impara da tutti.
Mi piacciono le persone umili, quelle che profumano di terra bagnata e fertile. Io le scelgo. Resto con loro e torno da loro.
Dagli altri imparo, ma non li scelgo.

Siamo tutti in cammino. Tutti. Nessuno escluso.
Chi dimostra di essere arrivato, si è invece smarrito.
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« immagine » A me la storia dell’essere sicuri di sé a tutti i costi non mi ha mai convinta. Del dimostrare di non avere incertezze o punti deboli perché altrimenti si rischia di essere esposti e attaccati. Se questo è il rischio non siamo sbagliati noi, è sbagliato il posto in cui siamo. A me ...
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Cara me.....

17 ottobre 2024 ore 07:46 segnala
Cara me

ti scrivo perché ogni tanto il coraggio che hai non ti basta. Non mollare, lo sai che puoi contare solo sulle tue forze. Di cosa ti stupisci ancora? Hai imparato a camminare da sola, a rialzarti da sola ... ed hai smesso già da parecchio tempo di credere nel prossimo. Malgrado di errori che hai commesso, non ti sei mai tirata indietro, non ti sei mai pentita, non hai mai cercato scuse ... ed ora non scusare nessuno!
Tu sai sorridere come pochi, perché quel sorriso non ha mai secondi fini, ti parte sempre dal cuore anche quando quel cuore ti esplode nel petto. Ascoltami almeno questa volta ... non permettere a nessuno di spegnerlo e nemmeno di spegnerti.
VIVI perché i rimpianti sono peggio della morte. VIVI E DIMENTICA perché tu non hai bisogno di nessuno per sentirti serena. VIVI, DIMENTICA E IMPARA: la maggior parte delle persone conosce solo il valore delle cose e trattano le persone come oggetti, come ripieghi, come fossero niente ... tu no ... tu conosci il valore delle emozioni, anche di quelle che per timore fingevi di non avere.
Npn cambiare per nessuno! Vivi e continua ad emozionarti per le piccole cose, per i gesti inaspettati, per tutti quei dettagli che fanno la differenza tra ciò che è passato e che non potrà più ritornare, ed un futuro che ti aspetta e che meriti di vivere sorridendo come forse non hai ancora fatto. Buona fortuna, guerriera ... e non dimenticarti ... non arrenderti ...
abbi cura di me....
SEMPRE :cuore
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Cara me ti scrivo perché ogni tanto il coraggio che hai non ti basta. Non mollare, lo sai che puoi contare solo sulle tue forze. Di cosa ti stupisci ancora? Hai imparato a camminare da sola, a rialzarti da sola ... ed hai smesso già da parecchio tempo di credere nel prossimo. Malgrado di errori...
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C'era un tempo.....

16 ottobre 2024 ore 17:56 segnala

C’era un tempo in cui non esistevano
i messaggi, ma c’erano sguardi
che dicevano tutto,
dove non esistevano i “mi piace”,
ma le persone si conoscevano
e si salutavano per strada.
C’era un tempo in cui il consiglio
di un padre era più prezioso
di qualsiasi ricerca su Google,
e la storia di un nonno era più vera
di qualsiasi voce su Wikipedia.
C’era un tempo in cui non esisteva
la posta elettronica, ma ricevevi
biglietti, cartoline e lettere d’amore.
Tempi in cui nessuno ti insultava,
nascosto nell’anonimato
di un social network,
e il bancone di un bar
era il luogo dove si discuteva
con argomenti, rispetto
e condividendo un bicchiere di vino.

C’era un tempo in cui le persone
non apparivano per ciò che non erano,
dove non esistevano Photoshop
né filtri e gli anni si occupavano
di disegnare le rughe sul viso.

Sì, rimpiango quei tempi in cui
tutto era più semplice, più vero,
e ci vibrava il cuore e non il telefono...
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« immagine » C’era un tempo in cui non esistevano i messaggi, ma c’erano sguardi che dicevano tutto, dove non esistevano i “mi piace”, ma le persone si conoscevano e si salutavano per strada. C’era un tempo in cui il consiglio di un padre era più prezioso di qualsiasi ricerca su Google, e l...
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Il mio uomo cactus....

08 agosto 2024 ore 07:48 segnala
Il mio uomo cactus…

Era un uomo che portava sulla sua pelle e nella sua anima le cicatrici di un'infanzia senza amore, una vita di aridità emotiva. Fin da bambino aveva imparato a proteggersi dal mondo con un'armatura di spine, mostrando un esterno duro e distante.

Lei era fragile, dolce, estremamente protetta, l'orchidea coccolata di un dolce giardiniere. Lo vide così, distante, inaccessibile, indomabile e, nonostante il buon senso, decise di conquistarlo, anche se ogni avvicinamento significava una reale possibilità di essere ferita.

Non fu facile. Tuttavia, lei vedeva oltre il suo esterno... Vedeva il bambino che ancora cercava affetto, l'uomo che temeva di consegnarsi o essere amato. Non aveva mai imparato ad abbracciare, era goffo nell'amare.

Con il passare del tempo, lui iniziò ad aprirsi, lasciando che lei scoprisse i fiori nascosti nel suo deserto. In sua compagnia, lui trovò un'oasi, un luogo dove poteva essere se stesso senza paura del rifiuto. Lei lo chiamò il suo "uomo cactus" e divenne l'acqua che placava la sua sete di affetto, che idratava e ammorbidiva le sue dure spine. Lei lo faceva sentire amato, lo faceva sorridere, lo faceva dimenticare...

Lui era cresciuto senza carezze né parole gentili, senza gli abbracci che scaldano l'anima, e improvvisamente una dolce orchidea corse il rischio di abbracciarlo e lui, il vinto, si lasciò domare.
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Il mio uomo cactus… Era un uomo che portava sulla sua pelle e nella sua anima le cicatrici di un'infanzia senza amore, una vita di aridità emotiva. Fin da bambino aveva imparato a proteggersi dal mondo con un'armatura di spine, mostrando un esterno duro e distante. Lei era fragile, dolce,...
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Se pensi di innamorarti....

29 luglio 2024 ore 10:22 segnala
Se pensi di innamorarti e convivere con qualcuno, diventa un osservatore attento.

Perché? Perché ti innamori di un corpo, ma ti sposerai con un carattere.

Osserva il suo carattere, le sue abitudini, la sua vita spirituale, il suo stato di coscienza. Nota se sa gestire bene le sue finanze, come si comporta, come si relaziona con i suoi genitori, fratelli e anche con eventuali figli. Osserva come socializza con gli altri, come gestisce la rabbia, la gelosia, la sessualità, come agisce sotto pressione, come assume le sue responsabilità e i suoi impegni. Valuta come cura la sua integrità, la sua purezza e la sua costanza nel desiderio di vivere consapevolmente, come si prende la responsabilità della sua vita, delle sue azioni, delle sue emozioni e dei suoi sentimenti.

Il fidanzamento non serve per scoprire il corpo, ma per scoprire il carattere. Perciò, se ti innamori, osserva bene, più e più volte, il suo carattere.
Prima di prendere una decisione così importante come quella di convivere con qualcuno, esercitati nell’osservazione del carattere. Così proteggerai il tuo cuore e, di conseguenza, la tua tranquillità e il tuo futuro.
Uomini e donne, allo stesso modo.
Da....Matrimonio.
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Se pensi di innamorarti e convivere con qualcuno, diventa un osservatore attento. Perché? Perché ti innamori di un corpo, ma ti sposerai con un carattere. Osserva il suo carattere, le sue abitudini, la sua vita spirituale, il suo stato di coscienza. Nota se sa gestire bene le sue finanze, come...
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L ipocrisia dei figli.....

28 luglio 2024 ore 12:02 segnala
.... L'IPOCRISIA DEI FIGLI.....
Dona a chi fa male..
. Nella relazione con i tuoi genitori, non prendere in considerazione se i tuoi fratelli decidono di aiutare o meno.
Perché glielo do? Se i miei fratelli non contribuiscono, perché devo contribuire?
Di conseguenza devi tenere presente che dare ai tuoi genitori SENZA ASPETTARE CHE GLI ALTRI CONTORTI sarà sempre importante, il brutto è che in questa vita non tutto è denaro.
È una compagnia accanto a lei, una conversazione a colazione, pranzo o cena, un aiuto a casa, vedere e rivedere di cosa ha bisogno il tuo papà o la tua mamma..
Chiedi cosa serve, cosa posso aiutarti, prenderti un giorno di ferie per goderti un pomeriggio mite parlando mentre gustavi un buon caffè e ti concedi la compagnia dei tuoi adorabili nipotini.
Ma molti pretesti:
- Non ho soldi.
- LEI O LUI HA LA PENSIONE
- Non sono il suo unico figlio.
- Non ho tempo per vederli.
- HO MOLTO LAVORO
- È difficile per me andare.
VIVONO LONTANO
L'assurdo è che quando li vedi nella bara, a questo punto hai o cerchi i soldi, sì hai tempo..
Rinuncia al lavoro e non ti costa andare alla veglia e al funerale; solo in questa situazione se hai tutto il tempo del mondo..
Per stare con loro, quando la persona amata NON PUÒ PIÙ VEDERTI, SENTIRTI, O ABBRACCIARE O BACIARE
Ricorda questo:
Che con la gratitudine che aiuti i tuoi genitori sia la stessa che i tuoi figli faranno per te..
Il modo in cui li tratti oggi sarà lo stesso che riceverai domani dai tuoi..
Onora tuo padre e tua madre, che è il primo comandamento con una promessa; affinché ti vada bene, e che tu abbia lunga vita sulla terra..
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.... L'IPOCRISIA DEI FIGLI..... Dona a chi fa male.. . Nella relazione con i tuoi genitori, non prendere in considerazione se i tuoi fratelli decidono di aiutare o meno. Perché glielo do? Se i miei fratelli non contribuiscono, perché devo contribuire? Di conseguenza devi tenere presente che dare ai...
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28/07/2024 12:02:35
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