Includere...

28 aprile 2024 ore 10:40 segnala


Oggi, per la prima volta In assoluto, ho fatto un allenamento con una squadra di basket composta da "atleti" normodotati e atleti con diversi tipi di disabilità...al di là del fatto che l'attività fisica evidenzia in modo sempre più impietoso l'avanzare degli anni, ho alcune considerazioni del tutto personali da fare...

Primo: accoglienza: dopo circa 5 secondi dalla mia presentazione al gruppo, praticamente ero già uno di loro...una accoglienza e una capacità di includere l'altro che raramente si trovano.

Secondo: impegno...questa parola così poco spesso agita, era invece palpabile. Ognuno per come poteva, per come riusciva, con tutti i limiti del caso, ci ha messo tutto e forse, in alcuni casi, anche di più.

Terzo: gioia. si respirava nell'aria, quella gioia di chi sta con gli amici e soprattutto fa le cose che fanno tutti senza nessun tipo di differenza. Raramente, anche nei contesti di aggregazione "ricreativa" ho riscontrato tale gioia.

Quarto: rispetto. Nonostante i cattivissimi allenatori che ci hanno fatto sudare 7 camicie, mai una lamentela, mai un gesto fuori posto...sempre e solo rispetto per i coach e per incompagni

Quinto: uguaglianza. Nessuno era più bravo degli altri, tutti si era giocatori della stessa squadra, ognuno col suo ruolo ma senza altri tipi di distinzione.

Sesto: amicizia. Oggi ho avuto il piacere di goderne la forma più bella.

In una fase del nostro paese dove qualcuno osa affermare che studenti disabili dovrebbero essere confinati in classi composte solo da loro, ho avuto conferma che l'inclusione, la condivisione e l'impegno comune non solo fanno bene a quei ragazzi, ma ne fanno ancor di più a noi "normali"...è uno scambio di esperienze, un'opportunità incredibilmente potente per diventare tutti migliori...e se questo è un mondo al contrario, beh Dio benedica le cose capovolte perché sono quelle che danno senso al nostro essere umani.
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28/04/2024 10:40:21
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Commenti

  1. Heikkisha 28 aprile 2024 ore 13:09
    Questo dovrebbe essere la normalità e non l'eccezione...
  2. Zero.gioie 28 aprile 2024 ore 19:00
    Già...
  3. Fiore.diCampo2012 28 aprile 2024 ore 20:19
    Se ho capito bene, il generale al quale tu fai riferimento ha detto che bisognerebbe fare un distinguo tra le varie disabilità in modo da poterle meglio gestire, in strutture adeguate e con personale preparato..... non si parla di mettere ''tutti i disabili'' insieme nella stessa classe.
    E cmq, provare per credere a fare lezione in una classe con, per esempio, un disabile che urla o emette suoni a voce alta, credetemi, non è facile nè per gli studenti, nè per l'insegnante.
  4. Zero.gioie 29 aprile 2024 ore 01:29
    Comprendo il tuo punto di vista. Mi chiedo solo se queste difficoltà non sono figlie di una scuola inadeguata (e non parlo di insegnanti) a gestire al meglio certe situazioni. Io ci sono stato in una classe con anxhe ragazzi disabili (mentali), ma non era un dramma. Poi ovviamente bisognerebbe entrare nello specifico di ogni situazione, ma il concetto generale che sta passando non è la soluzione a mio modo di vedere le cose

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